L’impennata dei finfluencer, rivoluzione o rischio? Come sta cambiando il modo di investire

I finfluencer cambiano il modo di investire con contenuti virali, ma portano con sé sia opportunità che rischi per gli investitori più giovani

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Negli ultimi anni, l’emergere dei finfluencer ha trasformato il panorama degli investimenti personali. Queste figure, a metà strada tra broker e creatori di contenuti sui social media, stanno acquisendo un’influenza sulla gestione delle finanze dei consumatori.

Utilizzando piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube, i finfluencer promuovono prodotti finanziari, servizi bancari e criptovalute, attirando l’attenzione di un pubblico sempre più vasto e giovane.

Ma questo nuovo fenomeno rappresenta un’evoluzione positiva verso una maggiore educazione finanziaria o cela pericoli nascosti? Soprattutto, quali rischi comporta affidarsi ai loro consigli?

Chi sono i finfluencer? Una nuova frontiera per il settore finanziario

I finfluencer si presentano spesso come individui che hanno ottenuto successi straordinari attraverso gli investimenti, e condividono le loro storie personali di successo per guadagnare credibilità e fiducia. Il loro appeal risiede nella capacità di rendere la finanza accessibile, rompendo le barriere che tradizionalmente circondano il mondo degli investimenti.

La popolarità dei finfluencer è esplosa negli ultimi anni, diventando parte integrante di un’industria dell’influencer marketing globale che ha raggiunto un valore di mercato stimato a 104 miliardi di dollari nel 2022. Questi creatori di contenuti riescono a raggiungere milioni di persone attraverso piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube, spesso guadagnando cifre a sei zeri.

Secondo un rapporto di CreditCards.com, i giovani della Generazione Z sono quasi cinque volte più propensi a cercare consigli finanziari sui social media rispetto agli adulti di età superiore ai 40 anni. Questo dato sottolinea l’importanza crescente delle piattaforme digitali come fonte primaria di informazioni finanziarie per i giovani.

Perché la Generazione Z sceglie i finfluencer

I giovani investitori, soprattutto quelli di età compresa tra i 18 e i 25 anni, si rivolgono sempre più ai finfluencer per ottenere consigli su come risparmiare e investire in modo efficace. Uno studio del Cfa Institute evidenzia come le persone della Generazione Z preferiscano ottenere informazioni online e abbiano meno accesso ai consulenti finanziari tradizionali.

“I finfluencer ora svolgono un ruolo sempre più significativo nell’educare i giovani sulla finanza”, ha dichiarato alla Cnbc Rhodri Preece, consulente finanziario certificato e responsabile della ricerca al Cfa Institute. Secondo Preece, i finfluencer offrono contenuti educativi coinvolgenti e gratuiti, rendendoli accessibili a una vasta audience di giovani.

La mancanza di educazione finanziaria nelle scuole spinge molti giovani, in particolare la Generazione Z, a cercare informazioni sui social media. Questo fenomeno ha portato a un aumento della domanda di contenuti finanziari facilmente comprensibili. Per esempio, Humphrey Yang, ex consulente finanziario e noto finfluencer, crea video che semplificano concetti complessi come i conti pensionistici e i prezzi delle azioni, ottenendo milioni di visualizzazioni.

Radhika Duggal, docente di business e chief marketing officer di Super, ha spiegato alla Bbc come la crisi economica attuale abbia portato i giovani a cercare sicurezza finanziaria attraverso i consigli degli influencer. La mancanza di istruzione formale su argomenti economici spinge i giovani a colmare questa lacuna attraverso contenuti accessibili e personalizzati.

Concetti finanziari semplificati: il caso del “cash-stuffing”

Un esempio di concetto finanziario reso popolare dai finfluencer è il “cash-stuffing“, un metodo di budgeting che prevede la suddivisione del denaro contante in buste o cartelle per diverse spese, riducendo il rischio di spese eccessive. Sebbene non sia una novità nel campo finanziario, questa pratica è stata riscoperta dai giovani utenti dei social media grazie alla sua semplicità ed efficacia.

Connor Campbell, esperto di finanza presso NerdWallet UK, ha affermato che i finfluencer hanno contribuito a migliorare l’alfabetizzazione finanziaria presentando consigli economici in modo accessibile e rilevante per le nuove generazioni. La capacità di questi creatori di spiegare concetti complessi utilizzando un linguaggio semplice ed esempi tratti dalla cultura popolare ha avvicinato molti giovani al mondo della gestione finanziaria.

Analisi delle performance: competenze in discussione

Uno studio del Swiss Finance Institute ha messo sotto la lente d’ingrandimento la competenza dei finfluencer. Utilizzando l’analisi dell’alfa per valutare il ritorno sugli investimenti al netto dei fattori di rendimento tradizionali, i ricercatori hanno suddiviso i finfluencer in tre categorie: abili, mediocri e dannosi. Solo il 28% di questi influencer ha dimostrato di portare un valore positivo, mentre il 56% ha contribuito a perdite finanziarie per i propri follower.

Possiamo fidarci dei fininfluencer?

Nonostante i benefici potenziali, alcuni esperti mettono in guardia contro i rischi associati ai consigli finanziari provenienti dai social media. Sempre Connor Campbell avverte che molti finfluencer non hanno una formazione finanziaria formale, il che può portare a decisioni sbagliate da parte dei follower. Il fenomeno della “fear of missing out” (fomo), cioè la paura di perdere un’opportunità che altri stanno sfruttando, può spingere le persone a prendere decisioni finanziarie avventate basate su consigli non verificati.

La Financial Conduct Authority (Fca) del Regno Unito ha messo in guardia riguardo a promozioni online che attirano clienti vulnerabili o indebitati verso consigli finanziari fuorvianti. Queste preoccupazioni si estendono anche ai rischi associati a investimenti in criptovalute, spesso promossi da influencer famosi senza una chiara valutazione dei rischi.

Episodi come quello che ha coinvolto Kim Kardashian nel promuovere Ethereum Max, una criptovaluta il cui valore è crollato del 97% entro gennaio 2022, evidenziano i rischi di affidarsi a personalità dei social media per consigli finanziari.

Per chi non lo sapesse, ecco un breve riassunto. Nel 2021, Kim Kardashian ha promosso la criptovaluta EthereumMax su Instagram, dichiarando di essere coinvolta in un progetto che sembrava promettente. Dopo la sua promozione, il valore della criptovaluta è aumentato rapidamente, ma è successivamente crollato, perdendo circa il 97% del suo valore. Questo ha portato a una causa legale in cui gli investitori hanno accusato Kim Kardashian e altri promotori di manipolare il mercato per gonfiare artificialmente il prezzo.

La causa poi è stata respinta. Ma quando celebrità di grande visibilità promuovono una criptovaluta, possono influenzare le decisioni d’investimento dei loro follower. Questo è dovuto al fatto che molte persone potrebbero vedere queste promozioni come raccomandazioni o segnali di affidabilità, senza considerare i rischi associati o fare ricerche adeguate.

In generale il consiglio è quello di guardare i loro contenuti e farsi un’idea generale, ma di affidarsi poi a un professionista prima di spendere i propri soldi in investimenti, soprattutto se non si conosce la materia. Anche perché non bisogna mai dimenticare che la maggior parte delle volte i fininfluencer propongono dei prodotti sotto pagamento, e quindi hanno un interesse di natura economica nella sponsorizzazione di quei prodotti finanziari.

Contenuti affidabili o truffe?

James Beckett, un finfluencer britannico, critica i consigli di investimento poco realistici che circolano online e vorrebbe promuovere metodi di risparmio e investimento più sicuri e affidabili. Beckett sottolinea che l’attenzione dei social media spesso si concentra su schemi di arricchimento rapido e che molti influencer cercano di aumentare il loro seguito promuovendo contenuti sensazionalistici.

Beckett ritiene che i finfluencer possano svolgere un ruolo positivo nell’educazione finanziaria, offrendo una via d’accesso al mondo della finanza senza i costi elevati associati ai consulenti finanziari tradizionali.

“In ogni settore ci sono buoni e cattivi influencer”, dice Beckett alla Bbc. “Mentre i creators più rumorosi tendono a diventare virali, è possibile trovare ottimi contenuti finanziari sui social media da persone che desiderano sinceramente aiutare. I finfluencer non dovrebbero essere evitati completamente”.

Attenzione ai “fuffaguru”: il caso dei vip di Love Island Uk

Diversi dai fininfluencer ci sono poi quelli che vengono chiamati “fuffaguru”, che sono delle personalità con un certo seguito che propongono guadagni incredibili in pochissimo tempo. Purtroppo, non esiste la ricetta per diventare ricco a tempo record, a meno che non si è talmente fortunato da vincere il jackpot al Superenalotto con una scheda da due euro (in quest’ultimo caso ci sono più probabilità che un asteroide colpisca la terra).

C’è un fatto recentissimo in Inghilterra che ha destato scalpore. Celebrità dei reality show britannici come Lauren Goodger, Eva Zapico, Yazmin Oukhellou e Scotty T sono state accusate di promuovere investimenti non autorizzati su Instagram. Le star avrebbero sponsorizzato uno schema di trading di valuta estera attraverso un account chiamato @holly_fxtrends, senza le necessarie autorizzazioni.

Il caso, considerato una novità dalla Financial Conduct Authority, evidenzia i rischi associati a queste manipolazioni, con molti investitori che subiscono perdite. Gli imputati, che sono stati definiti finfluencer, sono accusati di comunicare attività di investimento senza autorizzazione legale. Alcuni, come Emmanuel Nwanze, hanno dichiarato la propria innocenza. Le udienze sono ancora in corso.

Consigli per una navigazione sicura: il lato positivo della medaglia

Per navigare in sicurezza nel mondo dei consigli finanziari online, il Cfa Institute suggerisce di verificare le qualifiche dei finfluencer e di essere consapevoli delle loro possibili motivazioni finanziarie. Bisogna poi confrontare le informazioni offerte sui social media con fonti affidabili e verificare le credenziali dei consulenti finanziari tramite siti ufficiali come il Cfp Board, la Financial Industry Regulatory Authority (Finra) e la U.S. Securities and Exchange Commission (Sec). Insomma, bisogna fare uno studio approfondito a monte.

Al di là dei consigli sugli investimenti o fiscali, FinTok, la parte finanziaria di TikTok, si rivela un alleato prezioso per affrontare argomenti finanziari complessi, come la riduzione del debito, l’interesse composto e il risparmio per obiettivi a lungo termine.

Sebbene i social media siano spesso criticati, possono anche rappresentare una fonte di informazioni positive e costruttive. Nel contesto dell’educazione finanziaria, le piattaforme digitali offrono un‘opportunità unica per diffondere conoscenze utili e pratiche tra coloro che ne hanno più bisogno.

Le informazioni contenute nei social media, se utilizzate con moltissima attenzione, possono avere un impatto positivo, aiutando le persone a gestire meglio le proprie finanze in un periodo in cui molti fanno fatica ad arrivare a fine mese.

Preoccupazioni regolamentari: Usa ed Europa in allerta

Negli Stati Uniti, la crescente popolarità dei finfluencer ha attirato l’attenzione della Securities and Exchange Commission (Sec), preoccupata per il potenziale danno derivante da consigli finanziari non autorizzati. Secondo la legislazione federale, chiunque offra consulenza finanziaria dietro compenso deve essere registrato presso la Sec. Allo stesso modo, l’Autorità europea degli strumenti finanziari (Esma) ha avvertito i risparmiatori dei rischi di basarsi esclusivamente su fonti non regolamentate come i social media.

Paesi come Spagna, Francia e Regno Unito hanno già adottato misure stringenti per regolamentare il fenomeno. In Francia, ad esempio, nuove leggi vietano la promozione di specifici prodotti finanziari tramite influencer, mentre nel Regno Unito sono state imposte restrizioni simili. Alcune piattaforme social, tra cui TikTok, hanno adottato politiche per garantire che i finfluencer dichiarino chiaramente gli scopi pubblicitari dei loro contenuti.

Cosa stabilisce la legge in Italia per i fininfluencer

In Italia, la normativa specifica per i finfluencer non è ancora stata formalizzata, ma le regole esistenti per la promozione di prodotti finanziari e bancari si applicano anche a questa nuova forma di marketing. Gli istituti finanziari italiani sono sempre più inclini a utilizzare i finfluencer per raggiungere un pubblico più ampio, ma devono rispettare rigorose norme pubblicitarie per evitare violazioni.

Maria Luigia Franceschelli e Elisabetta Zepperi, esperte legali di Hogan Lovells, spiegano a Vanity Fair che i finfluencer devono attenersi al Codice del Consumo, al Codice di Autodisciplina Pubblicitaria e ad altre normative rilevanti. Queste normative richiedono trasparenza e accuratezza, con particolare attenzione a evitare che i contenuti pubblicitari ingannino il pubblico riguardo ai rischi associati ai prodotti finanziari.