Assegno unico 2026, il calendario dei pagamenti e gli importi aggiornati

L'Inps ha reso note le date di accredito dell'Assegno unico e universale per tutto il 2026. Gli importi sono aumentati con la rivalutazione

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Mirko Ledda

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Scrive sul web dal 2005, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

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L’Inps ha pubblicato le date di accredito per il 2026 dell’Assegno unico e universale per i figli a carico. Il prossimo anno i percettori vedranno anche gli importi rivalutati in base all’inflazione e alla propria fascia Isee aggiornata. Da febbraio arrivano infatti gli aumenti, mentre a marzo ci sarà il conguaglio degli arretrati.

Ricordiamo che la misura è erogata automaticamente per chi già la percepisce, a patto di far aggiornare l’indicatore della situazione economica equivalente.

Il calendario dei pagamenti dell’Assegno unico 2026

L’Inps ha confermato le finestre di accredito per le prestazioni in corso, che non subiscono variazioni. Gli importi dell’Assegno unico e universale saranno accreditati secondo queste date:

  • tra il 21 e il 22 gennaio 2026;
  • tra il 19 e il 20 febbraio 2026;
  • tra il 19 e il 20 marzo 2026;
  • tra il 20 e il 21 aprile 2026;
  • tra il 20 e il 21 maggio 2026;
  • tra il 18 e il 19 giugno 2026;
  • tra il 20 e il 21 luglio 2026;
  • tra il 18 e il 19 agosto 2026;
  • tra il 21 e il 22 settembre 2026;
  • tra il 21 e il 22 ottobre 2026;
  • tra il 19 e il 20 novembre 2026;
  • tra il 16 e il 17 dicembre 2026.

Il calendario è valido per i pagamenti ordinari e non include eventuali anticipi straordinari o slittamenti tecnici dovuti a variazioni nella domanda o controlli interni effettuati dall’Inps.

La prima rata in assoluto (vale a dire per chi presenta domanda nel 2026) arriva nell’ultima settimana del mese successivo a quello di inoltro della richiesta, insieme a eventuali conguagli a credito o a debito.

Gli aumenti per il 2026: nuovi importi e fasce Isee riviste

Dal 1° gennaio 2026 scatta un adeguamento automatico che ritocca l’importo dell’Assegno unico e le soglie Isee:

  • l’importo massimo mensile per figlio sale a 204,4 euro (era 201 euro nel 2025);
  • l’importo minimo arriva a 58,5 euro (era 57,5 euro).

La soglia Isee minima per ottenere il massimo passa a 17.520,19 euro, mentre la soglia massima cresce fino a 46.720,53 euro – fascia in cui l’assegno si attesta a 58,5 euro.

Gli adeguamenti interessano anche le maggiorazioni per disabilità:

  •  122,7 euro mensili per figli non autosufficienti (da 120,6 euro);
  • 111 euro per disabilità grave (da 109,1 euro);
  •  99,4 euro per disabilità media (da 97,7 euro).

Le famiglie con più di tre figli vedranno aumentare la maggiorazione per i figli successivi al secondo fino a circa 99,1 euro al mese nella fascia Isee più bassa.

La maggiorazione per madri con meno di 21 anni passa da 23 euro a circa 23,3 euro mensili.

Quando arrivano gli aumenti e i conguagli

Come già detto, i nuovi importi rivalutati vengono erogati a partire da febbraio 2026, mentre con la mensilità di marzo 2026 le famiglie ricevono il conguaglio con gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2026.

Questo significa che marzo non sarà una mensilità come le altre: includerà sia la rata ordinaria sia l’allineamento economico dei primi due mesi dell’anno.

Perché bisogna aggiornare l’Isee

Non serve ripresentare la domanda se la prestazione è già attiva: l’Inps applica tutto in automatico. Resta però fondamentale l’Isee 2026 aggiornato, perché determina l’importo effettivo spettante.

Senza l’Isee aggiornato, l’assegno viene comunque pagato ma al minimo, e soprattutto senza arretrati se la Dsu non viene rinnovata nei tempi utili indicati annualmente dall’Istituto.