L’assegno di mantenimento si azzera dopo il divorzio, la nuova sentenza

Una sentenza del tribunale di Cagliari ha stabilito che il divorzio comporta la fine di tutti gli accordi di separazione, incluso l'assegno di mantenimento

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

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Con una sentenza, il tribunale di Cagliari ha completamente cancellato la continuità tra l’assegno di mantenimento maturato dagli accordi di separazione e quello conseguente al divorzio. La sentenza stessa di divorzio azzera l’assegno e stabilisce un nuovo punto di partenza da cui calcolare l’eventuale compensazione dovuta a uno dei due ex coniugi.

La decisione si basa sul fatto che la separazione e il divorzio sono due istituti completamente distinti e che gli assegni di mantenimento derivati dall’una e dall’altra hanno scopi differenti. La conseguenza però è che moltissime persone rischiano di trovarsi ora senza assegno di mantenimento all’improvviso.

La sentenza del tribunale di Cagliari

La sentenza n. 1315 del 28 agosto 2025 del tribunale di Cagliari riguardava le richieste di un uomo, che si è opposto alla richiesta della ex moglie del proseguimento del pagamento dell’assegno di mantenimento stabilito in sede di separazione legale.

I giudici hanno stabilito che i due assegni non sono lo stesso strumento, e che quindi la sentenza di divorzio annulla automaticamente ogni accordo di separazione. Alla donna è stato quindi sospeso l’assegno di mantenimento, che verrà ricalcolato secondo nuovi parametri, se sarà stabilita la persistenza del diritto a ottenerlo.

A seguito di questa sentenza quindi, non servirà più nessuna rinuncia esplicita o nessuna clausola negli accordi di separazione perché gli assegni di mantenimento derivati dalla separazione vengano annullati una volta che la coppia ha raggiunto una sentenza di divorzio. La ragione portata dai giudici a sostegno di questa sentenza è che la separazione è comunque un istituto legato al matrimonio. Senza matrimonio, questa perde ogni valore legale.

Le conseguenze sull’assegno di mantenimento

A partire dalla pronuncia di questa sentenza quindi, nessun accordo di divorzio consensuale che non specifichi espressamente la presenza di un assegno di mantenimento fornirà alcun sostegno economico al coniuge economicamente più debole.

Una differenza importante, visto che l’interpretazione precedente e la credenza diffusa tra la popolazione supportavano l’idea che un accordo economico raggiunto durante la separazione valesse anche dopo il divorzio.

Perché separazione e divorzio sono diversi

La ragione per cui i giudici hanno preso questa decisione sta nella differenza tra separazione e divorzio. La prima prevede infatti che il matrimonio, anche se solo sulla carta, sia ancora valido. Due persone separate non possono sposarsi con altre persone, per esempio.

In questo contesto, l’assegno di mantenimento è uno strumento che serve a garantire che i due coniugi mantengano lo stesso tenore di vita prima e dopo la separazione, visto che il vincolo del matrimonio continua. L’assegno derivato dal divorzio invece, ha uno scopo assistenziale e si calcola in base a:

  • il contributo dato alla vita familiare;
  • le prospettive economiche future;
  • l’età dei coniugi;
  • la condizione patrimoniale post-matrimoniale.