Ora la vernice dei palazzi purifica l’aria dallo smog

Esistono vernici ecologiche chiamate fotocatalitiche in grado di "mangiare" lo smog e rendere l'aria più pulita: come funzionano

Uno dei problemi maggiori delle grandi città è ormai l’inquinamento dell’aria, che spesso richiede misure di emergenza per abbassare il livello delle polveri sottili.

Se per risolvere il problema è certamente necessario eradicare la causa e quindi agire sulle emissioni di gas inquinanti delle grandi industrie, rimane una necessità immediata quella di trovare soluzioni che aiutino ad affrontare l’emergenza. Uno studio, tra i tanti effettuati da esperti e studiosi, ha portato alla realizzazione di un prodotto che potrebbe portare a risultati di rilievo.

Il prodotto consiste nelle vernici fotocatalitiche, pitture in grado di purificare l’aria da agenti inquinanti, trasformando questi ultimi in sostanze innocue. Il tutto tramite l’azione della luce. Se adoperate sulle facciate dei palazzi, contribuiscono a ridurre sensibilmente il livello di inquinamento, “mangiando lo smog”.

Nelle vernici fotocatalitiche, viene sfruttata l’esposizione alla luce solare: questa avvia un processo detto fotocatalisi, paragonabile alla fotosintesi clorofilliana delle piante. La fotocatalisi permette l’assorbimento di biossido di azoto, biossido di zolfo, monossido di carbonio, benzene, ammoniaca, formaldeide e particolato atmosferico PM10, tra i principali responsabili dei danni all’ambiente e all’uomo. Le sostanze prodotte da scarichi delle auto, fabbriche e riscaldamento domestico vengono trasformati in sali minerali innocui. Ciò che permette la trasformazione è il biossido di titanio, che una volta fissato tramite tecniche specifiche e brevettate, svolge la funzione di catalizzatore sotto effetto dei raggi UV.

Stando ai dati dei produttori, un palazzo di sette piani tinteggiato con vernici fotocatalitiche potrebbe in 12 ore purificare l’aria dallo smog prodotto da 70 auto a gasolio, euro 6. Anche il CNR ha studiato gli effetti delle nuove eco pitture: secondo le analisi, un metro quadrato di superficie verniciata con prodotti fotocatalici può “mangiare” in un’ora il 90% degli agenti inquinanti presenti in 80 metri cubi di aria.

OItre a purificare l’aria, le pitture fotocatalitiche sono anche in grado di contrastare il deposito di sporcizia, muffe e batteri. Negli ambienti chiusi inoltre sarebbero in grado di abbassare le temperature, portando ad un risparmio sull’uso dei condizionatori.

Tullio Zazzara è direttore della divisione dedicata alle vernici fotocatalitiche di Harpo Group, una delle prime realtà a sviluppare la nuova eco vernice, e spiega: “Il processo di “purificazione” dell’aria che si attiva grazie alle pitture fotocatalitiche di Harpo group è insieme molto semplice e molto complesso. L’energia solare attiva le particelle del fotocatalizzatore per neutralizzare le sostanze inquinanti. Ad esempio, gli ossidi di azoto assorbiti sulla superficie vengono convertiti in nitrato di calcio”.

La pittura “mangia-smog” di Harpo Group è stata utilizzata per realizzare l’abitazione ecologica “Gaia”, in provincia di Milano. La “prima casa ad emissioni zero” ha ottenuto riconoscimenti da Legambiente e dal Ministero dell’Economia. Ha una certificazione di classe A+, non ha caldaie o canne fumarie ed ha utilizzato ascensori e lampade a basso consumo energetico, oltre ad essere verniciato in modo ecologico.

Le eco vernici sono utili “per dare alle facciate una protezione permanente contro l’azione disgregante dell’acqua, delle piogge acide e soprattutto dello smog, pur mantenendo elevata la traspirabilità e l’idrorepellenza della muratura. Il sistema di pitturazione garantisce un’efficace azione anti-inquinamento e anti-sporcamento con la trasformazione degli inquinanti atmosferici in sostanze idrosolubili o inerti, senza che le stesse permangano nella pittura sporcandola” ha spiegato Zazzara.

E tra un patto sul clima non onorato e l’altro, avvengono anche piccoli passi che rendono il futuro sempre più vicino e l’aria più pulita. Basta una vernice.