La modernizzazione del sistema dei trasporti dell’UE diventa un elemento chiave imprescindibile a cui dare attuazione per sostenere la transizione verso una mobilità più pulita, più verde e più intelligente, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.
Indice
Cambierà il modo in cui ci spostiamo
Il settore dei trasporti deve ridurre le proprie emissioni del 90% puntando sull’incremento della connettività, sulla facilitazione dell’uso del trasporto ferroviario e delle vie navigabili interne in termini di numero di passeggeri e merci, garantendo, al contempo, infrastrutture di rifornimento alternative e nuove tecnologie digitali, che valorizzino il trasporto multimodale.
Un sistema di trasporti intelligente, che abbraccia le tecnologie digitali e la condivisione dei dati, vuole garantire viaggi efficienti e sicuri per tutti e far sì che le città collegate dalle infrastrutture siano, contestualmente, luoghi che puntano a favorire una mobilità urbana sostenibile, ovvero accessibile, inclusiva, intelligente, sicura, che offre soluzioni a zero emissioni per le flotte urbane, compresi i taxi e i servizi di ride-hailing, l’ultimo miglio delle consegne urbane, e la costruzione e l’ammodernamento di hub multimodali.
E’ fondamentale che la mobilità sia a disposizione e alla portata di tutti, che le regioni rurali e remote siano meglio collegate, accessibili alle persone a mobilità ridotta e alle persone con disabilità e che il settore offra buone condizioni sociali, opportunità di riqualificazione e posti di lavoro interessanti.
Il pilastro europeo dei diritti sociali costituisce il punto di riferimento per garantire che le transizioni verdi e digitali siano socialmente eque e giuste.
Il trasporto ferroviario e i sistemi di trasporto intelligenti
Il trasporto ferroviario resta uno dei modi di trasporto più sicuri e più puliti ed è, pertanto, al centro della politica europea volta a rendere più sostenibile la mobilità dell’UE.
Per tale ragione, la Commissione europea ha accolto con soddisfazione l’accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta presentata nel 2021 relativa alla revisione della direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS).
L’accordo politico raggiunto deve ora essere adottato ufficialmente. Una volta che il Parlamento europeo e il Consiglio avranno completato questo processo, le nuove norme saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.
La direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS) si configura, dal 2010, come lo strumento di cui si avvale l’UE per garantire la diffusione coordinata di sistemi di mobilità intelligente in tutta l’UE.
Il progressivo ampliamento delle soluzioni digitali trova nel settore trasporti terreno fertile per modernizzare l’intero sistema, rendendolo più efficiente, sicuro, protetto, affidabile, confortevole, ma anche atto a migliorare la competitività globale attraverso catene logistiche efficienti e resilienti.
La direttiva riveduta consentirà:
- di elaborare tempestivamente dati di alta qualità a disposizione di servizi quali i pianificatori di viaggio multimodali e i servizi di navigazione
- di creare un sistema dei trasporti più intelligente e interoperabile, che renderà possibile una gestione più efficace del traffico e della mobilità, permettendo agli utenti di combinare al meglio i modi di trasporto più sostenibili
- di ampliarne l’ambito di applicazione per includervi servizi emergenti, quali i servizi multimodali di informazione, prenotazione e emissione dei biglietti, la comunicazione tra veicoli e infrastruttura e la mobilità automatizzata
- di agevolare la diffusione degli ITS cooperativi (C-ITS), che consentono ai veicoli e alle infrastrutture stradali di comunicare tra loro, ad esempio per trasmettere un avvertimento in caso di eventi imprevisti, come un ingorgo
- di garantire la sicurezza sulle strade, mantenendo una relazione di fiducia tra i veicoli dotati di C-ITS e l’infrastruttura stradale C-ITS in tutta l’Unione
- di incrementare la digitalizzazione dei processi
- di incrementate la digitalizzazione delle informazioni, come quelle relative a limiti di velocità, lavori stradali e nodi di accesso multimodale, e di fornitura di servizi essenziali quali le informazioni sulla sicurezza stradale.
I vantaggi per gli utenti dei trasporti comprenderanno anche:
- informazioni in tempo reale
- infrastrutture stradali digitali e intelligenti
- sistemi più precisi di adattamento intelligente della velocità
- trasformazione in realtà della mobilità multimodale connessa e automatizzata
Le tappe fondamentali di una trasformazione radicale
Sono state definite diverse tappe fondamentali volte a delineare il percorso di avvicinamento del sistema europeo dei trasporti agli obiettivi di mobilità sostenibile, intelligente e resiliente.
Entro il 2030:
- almeno 30 milioni di veicoli a emissioni zero saranno in circolazione sulle strade europee
- 100 città europee saranno a impatto climatico zero
- il traffico ferroviario ad alta velocità raddoppierà
- i viaggi collettivi programmati inferiori a 500 km dovrebbero essere neutri in termini di emissioni di carbonio all’interno dell’UE
- la mobilità automatizzata sarà diffusa su larga scala
- saranno pronte per il mercato navi a emissioni zero
Entro il 2035:
- saranno pronti per il mercato aeromobili di grandi dimensioni a emissioni zero
Entro il 2050:
- quasi tutte le automobili, i furgoni, gli autobus e i veicoli pesanti nuovi saranno a emissioni zero
- il traffico merci su rotaia raddoppierà
- il traffico ferroviario ad alta velocità triplicherà
- la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) multimodale, attrezzata per trasporti sostenibili e intelligenti con connettività ad alta velocità, sarà operativa sulla la rete globale
Mobilità sostenibile
Il Green Deal europeo invoca una riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti per consentire all’UE di diventare un’economia a impatto climatico zero entro il 2050, lavorando nel contempo per raggiungere l’obiettivo “inquinamento zero”.
Per realizzare questo cambiamento sistemico è necessario:
- rendere più sostenibili tutti i modi di trasporto
- rendere le alternative sostenibili ampiamente disponibili in un sistema di trasporto multimodale
- porre in essere i giusti incentivi
Per raggiungere questi obiettivi devono essere sfruttate tutte le leve politiche, ovvero:
- le misure volte a ridurre significativamente l’attuale dipendenza dai combustibili fossili, sostituendo i parchi veicoli esistenti con veicoli a basse e a zero emissioni e promuovendo l’uso di carburanti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio
- un’azione decisiva per orientare più attività verso modi di trasporto più sostenibili, in particolare aumentando il numero di passeggeri che viaggiano su rotaia e i pendolari che utilizzano i mezzi pubblici e modalità di trasporto attive, nonché trasferendo una notevole quantità di merci sulle rotaie, sulle vie navigabili interne e sul trasporto marittimo a corto raggio
- rendere tutti i modi di trasporto più sostenibili promuovendo la diffusione di veicoli a basse e a zero emissioni, nonché carburanti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio per il trasporto su strada, per vie navigabili, aereo e ferroviario
- sostenere la ricerca e l’innovazione (R&I) su prodotti e servizi competitivi, sostenibili e circolari
- garantire che l’industria fornisca i veicoli e i carburanti giusti
- predisporre le infrastrutture necessarie e incentivare la domanda da parte degli utenti finali.
Alcune tappe fondamentali
Per ridurre l’attuale dipendenza da combustibili fossili:
- entro il 2030 saranno in funzione almeno 30 milioni di automobili e 80 000 autocarri a emissioni zero
- entro il 2050 quasi tutte le automobili, i furgoni, gli autobus e i veicoli pesanti nuovi saranno a emissioni zero
- le navi oceaniche a emissioni zero e gli aeromobili di grandi dimensioni a emissioni zero saranno pronti per il mercato rispettivamente entro il 2030
Per garantire il passaggio a modi di trasporto più sostenibili di un maggior numero di attività:
- entro il 2030 i viaggi collettivi programmati inferiori a 500 km dovrebbero essere neutri in termini di emissioni di carbonio all’interno dell’UE
- il traffico ferroviario ad alta velocità raddoppierà entro il 2030 e triplicherà entro il 2050
- entro il 2030 in Europa vi saranno almeno 100 città a impatto climatico zero
- il traffico merci su rotaia aumenterà del 50 % entro il 2030 e raddoppierà entro il 2050
- il trasporto per vie navigabili interne e il trasporto marittimo a corto raggio aumenteranno del 25 % entro il 2030 e del 50 % entro il 2050
- entro il 2030 il trasporto intermodale su rotaia e su vie navigabili interne sarà in grado di competere in condizioni di parità con il trasporto esclusivamente su strada nell’UE
Realizzare una mobilità intelligente vuol dire che:
- entro il 2030 il trasporto multimodale di passeggeri senza soluzione di continuità sarà facilitato dalla biglietteria elettronica integrata e il trasporto merci sarà privo di supporti cartacei
- entro il 2030 la mobilità automatizzata sarà diffusa su larga scala
Dati e intelligenza artificiale per una mobilità intelligente
L’UE sta instaurando condizioni favorevoli per lo sviluppo di nuove tecnologie e di nuovi servizi, oltre a tutti gli strumenti legislativi necessari per la loro convalida.
Sarà possibile aspettarsi la comparsa e un uso più diffuso di droni per applicazioni commerciali, di veicoli autonomi, del sistema Hyperloop, di aeromobili a idrogeno, di veicoli aerei privati elettrici, del trasporto elettrico per vie navigabili e della logistica urbana pulita.
La Commissione sostiene pienamente la diffusione di droni e aeromobili senza equipaggio e svilupperà ulteriormente le norme pertinenti, anche per quanto riguarda lo U-space, al fine di renderlo idoneo a promuovere una mobilità più sicura e sostenibile.
La Commissione:
- adotterà anche una “Strategia 2.0 per i droni” che definirà possibili modalità per guidare l’ulteriore sviluppo di questa tecnologia e il relativo contesto normativo e commerciale
- lavorerà per facilitare le prove e le sperimentazioni e per adeguare l’ambiente normativo all’innovazione, in modo tale da sostenere la diffusione di soluzioni sul mercato
- guiderà la ricerca e la diffusione di tecnologie innovative e sostenibili nei trasporti.
Per realizzare la trasformazione digitale del settore dei trasporti, l’UE deve garantire che siano posti in essere gli abilitatori digitali fondamentali, tra cui i componenti elettronici per la mobilità, le infrastrutture di rete, le risorse cloud-to-edge, le tecnologie e la governance dei dati, nonché l’intelligenza artificiale.
L’UE dovrebbe, inoltre, rafforzare le sue capacità industriali correlate alla catena di approvvigionamento digitale, includendo la progettazione e la produzione di componenti, piattaforme software e la tecnologia dell’Internet delle cose per elettrificare e automatizzare ulteriormente i trasporti e la mobilità.
L’UE deve anche garantire il massimo livello di prestazioni dell’infrastruttura digitale, in particolare attraverso il 5G, che offre un’ampia gamma di servizi e aiuta a raggiungere livelli più elevati di automazione in diverse applicazioni di mobilità. Ulteriori sforzi sono, inoltre, necessari per raggiungere l’obiettivo di una copertura ininterrotta nei principali assi di trasporto in tutta Europa con le infrastrutture di connettività 5G, come stabilito nel piano d’azione per il 5G.
L’intelligenza artificiale (AI) sta diventando determinante per l’automazione dei trasporti in tutti i modi di trasporto, avendo come fulcro le tecnologie e i componenti digitali.
La Commissione prevede un ecosistema di AI di eccellenza e fiducia, che sarà modellato con i finanziamenti alla ricerca, all’innovazione e alla diffusione mediante i programmi Orizzonte Europa ed Europa digitale. In tale contesto la Commissione sosterrà le strutture di prova e
sperimentazione sull’AI per la mobilità intelligente.
Cos’è TEN-T
TEN-T è una rete di ferrovie, vie navigabili interne, rotte marittime a corto raggio e strade a livello dell’UE, che collega 424 grandi città a porti, aeroporti e terminali ferroviari.
Per realizzare i collegamenti mancanti e modernizzare l’intera rete sarà necessario:
- esigere che le principali linee ferroviarie TEN-T per il trasporto di passeggeri consentano ai treni di circolare a velocità pari o superiori a 160 km/h entro il 2040, creando così collegamenti ferroviari ad alta velocità competitivi in tutta l’Unione
- garantire lungo i canali e i fiumi buone condizioni di navigazione, senza restrizioni dovute ad esempio al livello delle acque, per un numero minimo di giorni all’anno
- chiedere un maggior numero di terminali di trasbordo, una migliore capacità di movimentazione presso i terminali merci, tempi di attesa ridotti ai valichi di frontiera ferroviari, treni più lunghi per trasferire quantità più elevate di merci verso modi di trasporto più puliti e la possibilità di trasportare autocarri per ferrovia lungo tutta la rete. Per garantire che la pianificazione infrastrutturale risponda a esigenze operative reali, la proposta crea anche 9 “corridoi di trasporto europei” che integrano ferrovie, strade e vie navigabili
- considerare il 2040 come nuovo termine intermedio per anticipare il completamento di parti principali della rete prima della scadenza del 2050
- esigere che tutte le 424 grandi città lungo la rete TEN-T elaborino piani di mobilità urbana sostenibile per promuovere una mobilità a emissioni zero e per incrementare e migliorare i trasporti pubblici e le infrastrutture per gli spostamenti a piedi e in bicicletta.
Entro il 2030 la Commissione sosterrà l’avvio di almeno 15 progetti pilota transfrontalieri per testare l’approccio del piano d’azione prima dell’entrata in vigore dei nuovi requisiti TEN-T.