L’11 dicembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Montagna, istituita dalle Nazioni Unite nel 2003. Questa giornata ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo sviluppo sostenibile delle regioni montane e sulla biodiversità di un ecosistema fondamentale per la salute del pianeta.
La biodiversità delle montagne è un patrimonio prezioso che va tutelato. Le montagne ospitano una grande varietà di specie animali e vegetali, che svolgono un ruolo fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema.
Gli alberi delle foreste montane, ad esempio, assorbono l’anidride carbonica dall’atmosfera e contribuiscono a mitigare il cambiamento climatico. I ghiacciai, invece, forniscono acqua potabile e irrigazione per le popolazioni montane e per le aree a valle.
Tuttavia, la biodiversità delle montagne è minacciata da diversi fattori, tra cui il cambiamento climatico, la deforestazione e l’urbanizzazione.
Il cambiamento climatico sta provocando il riscaldamento delle temperature e l’aumento del livello del mare, con conseguenze negative per gli ecosistemi montani. La deforestazione, invece, sta riducendo la superficie delle foreste montane, che rappresentano un importante habitat per la fauna e la flora. L’urbanizzazione, infine, sta portando alla crescita delle città e delle infrastrutture nelle aree montane, con conseguenze negative per la qualità dell’ambiente.
Indice
Cos’è la Giornata Internazionale della Montagna
La Giornata Internazionale della Montagna è stata istituita con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo sviluppo sostenibile delle regioni montane e sulla tutela della loro biodiversità. La giornata è stata istituita ufficialmente dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2003, dopo aver dichiarato il 2002 “Anno internazionale della montagna”. L’evento è coordinato a livello globale dalla Fao, l’organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura, che ogni anno propone un tema specifico legato alle sfide e alle opportunità delle aree montane. Per il 2023, il tema scelto è il ripristino degli ecosistemi di montagna, nell’ambito dell’iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite sul Ripristino degli Ecosistemi 2021-2030.
Cos’è il Decennio delle Nazioni Unite sul Ripristino degli Ecosistemi 2021-2030 e perché è importante
Il Decennio delle Nazioni Unite sul Ripristino degli Ecosistemi 2021-2030 è un’iniziativa volta a mobilitare azioni globali per prevenire, arrestare e invertire la degradazione degli ecosistemi in tutto il mondo. È stato dichiarato con l’obiettivo di accelerare gli sforzi internazionali per affrontare la perdita di biodiversità, il cambiamento climatico e migliorare la salute generale del nostro pianeta.
L’importanza di questo Decennio risiede nella consapevolezza crescente della necessità di preservare gli ecosistemi terrestri, acquatici e marini per garantire la sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare, il benessere umano e la resilienza alle sfide ambientali. Il ripristino degli ecosistemi contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici, preservare la biodiversità, proteggere le risorse idriche e promuovere la sostenibilità delle comunità locali.
Attraverso il coinvolgimento di governi, organizzazioni non governative, settore privato e comunità locali, il Decennio mira a promuovere pratiche sostenibili, a facilitare la riparazione degli ecosistemi degradati e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza critica del ripristino ambientale. In sintesi, è uno sforzo congiunto per proteggere il nostro pianeta e assicurare un futuro più sostenibile per le generazioni a venire.
Perché è importante la Giornata Internazionale della Montagna
La Giornata Internazionale della Montagna è importante perché le montagne sono ecosistemi fondamentali per la vita sul pianeta. Le montagne ricoprono il 27% della superficie terrestre e ospitano il 15% della popolazione mondiale. Le montagne forniscono servizi ecosistemici essenziali, come l’acqua dolce, l’energia, il cibo, la biodiversità, il turismo, la cultura e il benessere. Le montagne sono anche fonti di conoscenza, innovazione e resilienza, grazie alla ricchezza e alla diversità delle culture e delle pratiche locali che vi si sono sviluppate nel corso dei secoli. Tuttavia, le montagne sono anche tra gli ecosistemi più vulnerabili e minacciati dai cambiamenti climatici, dalla perdita di biodiversità, dalla deforestazione, dall’inquinamento, dall’urbanizzazione, dallo sfruttamento delle risorse naturali e dai conflitti. Questi fattori mettono a rischio la sopravvivenza e il benessere delle popolazioni montane e di quelle a valle, che dipendono dalle montagne per la loro sicurezza alimentare, idrica ed energetica. La Giornata Internazionale della Montagna vuole quindi promuovere la consapevolezza, il dialogo, la cooperazione e l’azione per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle montagne, in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Lo stato di salute delle montagne e dei ghiacciai nel mondo, in Europa e in Italia
Lo stato di salute delle montagne e dei ghiacciai nel mondo è preoccupante, a causa degli impatti negativi dei cambiamenti climatici e delle pressioni antropiche. Secondo il rapporto “The State of Mountain Glaciers in the Anthropocene” del 2021, i ghiacciai montani hanno perso il 23% della loro massa dal 1961 al 2016, con una velocità di fusione che si è raddoppiata negli ultimi 20 anni. Questo fenomeno ha conseguenze drammatiche sia per le montagne che per le aree a valle, in termini di riduzione della disponibilità di acqua, aumento del rischio di alluvioni, frane e valanghe, perdita di habitat e di specie, alterazione dei cicli biogeochimici, diminuzione della produzione agricola e della sicurezza alimentare, minaccia alla salute umana e al patrimonio culturale. In Europa, i ghiacciai alpini sono tra i più colpiti, con una riduzione media dello spessore del ghiaccio di 34 metri dal 1997 al 2020. Le Alpi hanno perso il 6% del loro volume residuo solo nel 2020, definito annus horribilis dal punto di vista climatico, per le scarse nevicate durante l’inverno, la sabbia proveniente dal deserto del Sahara e le temperature estive anomale. In Italia, la situazione non è migliore, con più di 200 ghiacciai scomparsi da fine Ottocento e una perdita media annua di superficie glaciale del 3,5% dal 2000 al 2019. Tra i ghiacciai più a rischio ci sono quelli della Marmolada, del Gran Paradiso, del Monte Bianco e del Monte Rosa, che stanno subendo una rapida regressione e frammentazione, con effetti negativi sia sull’ambiente che sull’economia e sul turismo delle regioni montane.
Come possiamo contribuire a salvare le montagne e i ghiacciai
Per salvare le montagne e i ghiacciai, è necessario agire su due livelli: mitigazione e adattamento. La mitigazione consiste nel ridurre le emissioni di gas serra e il consumo di risorse naturali, attraverso la transizione verso un modello energetico basato sulle fonti rinnovabili, l’efficienza e il risparmio energetico, la mobilità sostenibile, l’agricoltura biologica e la riduzione degli sprechi e della plastica. L’adattamento consiste nel rendere le comunità e gli ecosistemi montani più resilienti ai cambiamenti climatici, attraverso la gestione integrata delle risorse idriche, la prevenzione e il monitoraggio dei rischi naturali, la conservazione e il ripristino della biodiversità, la valorizzazione delle culture e delle tradizioni locali, la promozione di un turismo responsabile e di qualità, la partecipazione e la cooperazione tra gli attori territoriali. Tutti possiamo contribuire a salvare le montagne e i ghiacciai, con le nostre scelte quotidiane, il nostro impegno civico, il nostro sostegno alle iniziative e alle organizzazioni che si occupano di proteggere e valorizzare le aree montane. La Giornata Internazionale della Montagna è un’occasione per informarsi, sensibilizzarsi e agire in favore delle montagne, che sono il nostro bene comune e il nostro futuro.