Euro 7, il Parlamento Ue ha votato per il rinvio del regolamento

Il regolamento Euro 7 introduce limiti più stringenti sulle emissioni dei veicoli a motore e per le emissioni derivanti dall'usura di pneumatici e freni

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

La resa del Parlamento europeo sui nuovi standard Euro 7 è una battuta d’arresto per la lotta contro l’inquinamento atmosferico. La decisione, che ha abbassato i limiti emissivi per auto, furgoni e mezzi pesanti, è stata fortemente criticata dalle associazioni ambientaliste, che la considerano un’indebolimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione europea.

La lobby delle auto ha avuto un ruolo decisivo nella sconfitta di questa battaglia. Le associazioni del settore hanno fatto pressioni sui governi e sui parlamentari europei per ottenere un’allentamento delle norme, sostenendo che i limiti proposti dalla Commissione europea erano troppo restrittivi e avrebbero messo a rischio l’occupazione nell’industria automobilistica.

La decisione del Parlamento europeo ha anche diviso la maggioranza politica di Ursula von der Leyen. I socialisti e i verdi hanno votato contro la proposta, mentre i partiti di centrodestra, in particolare il Partito popolare europeo, hanno sostenuto la posizione della Commissione.

La decisione del Parlamento europeo avrà conseguenze significative per il futuro dell’industria automobilistica europea. La nuova Euro 7, che entrerà in vigore nel 2025 per auto e furgoni e nel 2027 per i veicoli pesanti, sarà meno stringente rispetto a quella proposta dalla Commissione europea. Ciò significa che le case automobilistiche avranno meno incentivi a investire in tecnologie pulite, come le auto elettriche.

La decisione del Parlamento europeo è un passo indietro nella lotta contro l’inquinamento atmosferico. L’Unione europea dovrà trovare nuovi modi per ridurre le emissioni dei veicoli, se vuole raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e al 2050.

Rinviata l’entrata in vigore degli standard Euro 7

La Commissione Ambiente ha suggerito di mantenere le attuali norme Euro 6 fino al 1° luglio 2030 per auto e furgoni e fino al 1 luglio 2031 per autobus e camion, posticipando di cinque anni rispetto alla proposta della Commissione. Il testo approvato in plenaria, con 329 voti favorevoli, 230 contrari e 41 astenuti, prevede lo slittamento del nuovo regolamento, rispetto alla proposta originale, di almeno due anni per le auto e almeno quattro per i mezzi pesanti. Il Parlamento Ue richiede che sia stabilita, entro un anno dall’entrata in vigore, tutta la normativa complementare. Si concederebbero poi due anni di tempo ai costruttori di veicoli leggeri (auto e furgoni) e quattro anni a quelli di veicoli pesanti per adeguarsi. Per i piccoli costruttori di veicoli leggeri la Commissione aveva già previsto una deroga e l’entrata in vigore resta fissata al 1 luglio 2030, anche se gli europarlamentari propongono un’ulteriore proroga (al 1 luglio 2031) per i piccoli costruttori di veicoli pesanti. Respinti due emendamenti presentati dalla destra che volevano mettere in dubbio lo stop alle auto inquinanti a partire dal 2035 introducendo un regime speciale per i carburanti neutri e per i biocarburanti.

Nuovo Regolamento sulle Emissioni: Divergenze e Critiche in Europa

Il nuovo regolamento propone un aggiornamento dei limiti attuali per le emissioni di scarico, concordando con la Commissione europea su livelli come ossidi di azoto, particolato, monossido di carbonio e ammoniaca. Tuttavia, il Consiglio Ue desidera mantenere i limiti di emissione della normativa Euro 6 per auto private e furgoni, riducendo quelli per autobus, pullman e veicoli commerciali pesanti. Il testo recentemente adottato introduce una suddivisione ulteriore delle emissioni in tre categorie per i veicoli commerciali leggeri, basata sul peso, e propone limiti più rigorosi per le emissioni misurate in laboratorio e in condizioni di guida reali per autobus e veicoli pesanti.

In linea con le indicazioni della Commissione Envi, il Parlamento Ue cerca di allineare le metodologie di calcolo e i limiti per le emissioni di particelle dei freni e il tasso di abrasione dei pneumatici agli standard internazionali in sviluppo presso la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite. Il testo prevede anche requisiti di prestazione minima più elevati per la durata delle batterie di auto e furgoni rispetto a quelli proposti dall’esecutivo Ue.

Secondo l’organizzazione non governativa Transport & Environment, il pacchetto Euro 7 “non apporta miglioramenti significativi alle protezioni contro l’inquinamento atmosferico rispetto al suo predecessore Euro 6. La normativa manterrebbe gli stessi limiti di protossido di azoto (NOx) per le automobili a benzina dell’Euro 6“. In questo contesto, il voto parlamentare di ieri riflette adeguatamente la crescente cautela delle forze politiche nei confronti delle proposte normative ambientali avanzate dall’esecutivo comunitario, a sette mesi dalle prossime elezioni europee.

Euro 7: cosa prevede il nuovo regolamento sulle emissioni dei veicoli

Il nuovo regolamento Euro 7, approvato dal Parlamento europeo, introduce una serie di misure per ridurre le emissioni dei veicoli a motore. In particolare, il regolamento:

  • Aggiorna i limiti attuali per le emissioni di scarico, come ossidi di azoto, particolato, monossido di carbonio e ammoniaca. I nuovi limiti saranno più stringenti per tutti i tipi di veicoli, a motore a combustione interna e elettrici
  • Introduce nuove misure per ridurre le emissioni di pneumatici e freni. Queste misure includono l’uso di pneumatici con minore attrito e l’adozione di sistemi di frenatura più efficienti
  • Aumenta la durata della batteria per i veicoli elettrici. I nuovi requisiti di prestazione minima garantiranno che le batterie dei veicoli elettrici durino almeno 8 anni o 160.000 km.

Le nuove misure del regolamento Euro 7 sono volte a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre le emissioni di gas serra provenienti dal trasporto stradale.

La Commissione europea aveva proposto l’entrata in vigore del nuovo regolamento Euro 7 a metà 2025 per le auto e a metà 2027 per i camion. Tuttavia, il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno concordato un rinvio di due anni per i veicoli pesanti.

In particolare, i nuovi modelli di auto e di furgoni dovranno adeguarsi alle nuove regole 24 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento, mentre nuovi autobus e autocarri di peso superiore a 3,5 tonnellate avranno 48 mesi di tempo.