Idrogeno e rinnovabili, il Mediterraneo motore della transizione verde globale

Il Centro studi SRM di Intesa Sanpaolo ha presentato a Bruxelles il Med & Italian Energy Report 2024, che analizza la transizione energetica nel Mediterraneo tra sicurezza, sostenibilità e rinnovabili.

Foto di Danilo Supino

Danilo Supino

Data journalist

Data journalist specializzato in economia, Medio Oriente e analisi sportive senza dimenticare la Storia. Spiega la realtà con grafici, mappe e dataviz.

Pubblicato: 28 Gennaio 2025 16:30

Al Parlamento Europeo di Bruxelles è stato presentato il Med & Italian Energy Report 2024 che analizza il ruolo cruciale del Mediterraneo nella transizione energetica globale. Curato da SRM e dal Politecnico di Torino, il rapporto mette al centro la sicurezza delle forniture, la crescita delle rinnovabili e il potenziale dell’idrogeno verde, evidenziando come l’Italia stia rafforzando il suo ruolo di hub strategico tra Europa e Nord Africa. Sullo sfondo, le tensioni geopolitiche e l’urgenza di accelerare la decarbonizzazione rendono il Mediterraneo un crocevia decisivo per il futuro energetico europeo.

Mediterraneo: un crocevia tra crisi geopolitiche e opportunità energetiche

Gli ultimi 3 anni hanno cambiato radicalmente i pesi dei rapporti energetici. La regione euro-mediterranea è oggi una delle più rilevanti per le dinamiche energetiche globali, ma anche una delle più esposte alle tensioni geopolitiche. Il conflitto Russia-Ucraina ha trasformato il panorama delle forniture: l’Algeria è diventata il principale fornitore di gas dell’Italia, coprendo il 38% delle importazioni nel 2023, mentre la quota russa è crollata al 4,2%. Le tensioni nel Mar Rosso, aggravate dal conflitto in Medio Oriente, hanno ridotto del 90% i transiti di GNL attraverso il Canale di Suez nel 2024, aumentando i costi di consegna.

Nonostante queste sfide, il Mediterraneo offre enormi opportunità: meno dell’1% della superficie del Nord Africa sarebbe sufficiente per generare energia fotovoltaica in grado di coprire sia la domanda locale sia quella europea. Con riserve pari all’86,7% del gas naturale mediterraneo e al 94,5% del petrolio greggio, i paesi nordafricani sono centrali per il futuro energetico dell’Europa.

Italia: hub energetico per rinnovabili e idrogeno verde

Grazie alla sua posizione strategica e alle infrastrutture avanzate, l’Italia è un ponte naturale tra Europa e Nord Africa. Nel 2024, il 41,2% della domanda elettrica nazionale è stata soddisfatta da fonti rinnovabili, il valore più alto di sempre. L’incremento del fotovoltaico (+19,3% sul 2023) e dell’eolico (+8,4%) ha contribuito a coprire il 18,6% del fabbisogno elettrico nazionale.

Il report evidenzia il ruolo dei terminali GNL italiani, con Piombino e Porto Levante tra i più rilevanti. Il prossimo avvio di una piattaforma galleggiante a Ravenna nel 2025 rafforzerà ulteriormente la capacità di diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

L’Italia guida anche lo sviluppo dell’idrogeno verde: il progetto SoutH2 Corridor, che collegherà Europa e Nord Africa, punta a trasportare idrogeno prodotto da fonti rinnovabili e coprire il 40% degli obiettivi europei del piano REPowerEU. I porti italiani, che movimentano il 35% del commercio energetico mediterraneo, sono al centro di questa trasformazione. Trieste, principale gateway per il greggio, e Napoli, leader per il GNL, stanno implementando modelli green per la decarbonizzazione delle attività portuali.

Porti green e shipping sostenibile: il motore della decarbonizzazione

I porti del Mediterraneo stanno assumendo un ruolo strategico nella transizione energetica globale. Secondo il report, entro il 2026 il 52,6% delle navi sarà alimentato da carburanti alternativi come GNL, metanolo e idrogeno. Trieste, Piombino e Augusta sono esempi di porti italiani che stanno integrando soluzioni innovative per favorire la decarbonizzazione del settore marittimo.

Progetti di fotovoltaico ed eolico offshore stanno trasformando i porti in hub energetici digitali e sostenibili. Oltre al trasporto di energia fossile, i porti stanno diventando centrali per l’integrazione delle rinnovabili, contribuendo a ridurre le emissioni e migliorare l’autonomia energetica.

Il Mediterraneo, con i suoi snodi strategici come lo Stretto di Hormuz e il Canale di Suez, resta essenziale per il commercio globale di energia. Tuttavia, il futuro è segnato dall’adozione di modelli green port, che uniscono innovazione e sostenibilità per guidare la transizione energetica.

Il Med & Italian Energy Report 2024 evidenzia come il Mediterraneo, con le sue risorse naturali, infrastrutture e opportunità di innovazione, sia al centro della transizione energetica globale. L’Italia, con i suoi investimenti in rinnovabili, idrogeno verde e porti sostenibili, si posiziona come leader in un futuro energetico più sicuro, interconnesso e sostenibile.