Arriva l’energia pulita e illimitata dal calore della crosta terrestre

Quaise Energy, startup del MIT, ha progettato un nuovo sistema di trivellazione per raggiungere i 20 km di profondità e produrre energia geotermica

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Quaise Energy, una startup del MIT, ha in programma di realizzare una trivella a onde in grado di perforare di 20 km la crosta terrestre in modo da ottenere energia geotermica praticamente illimitata e soprattutto green.

Grazie a un recente finanziamento di 40 milioni di dollari, Quaise Energy si appresta ora a trasformare in realtà i progetti realizzati nelle sue sedi di Boston e Houston. Il sistema pensato dalla startup, prevede di perforare la roccia superficiale grazie all’utilizzo di onde millimetriche ad alta potenza. Questo permetterebbe di superare i limiti delle trivelle meccaniche che sono influenzate dalla pressione e dall’intenso calore generato dalla profondità della crosta terrestre.

Le normali trivelle in metallo, infatti, si rompono o si sciolgono oltre una certa profondità, ovvero quando calore e pressione diventano eccessivi per essere gestiti. L’obiettivo di Quaise Energy è quello arrivare a sostituire le attuali centrali elettriche a combustibili fossili, come ad esempio il carbone, e utilizzare i quasi 500° C provenienti dalla crosta terrestre.

La startup del MIT prevede di installare e mettere in funzione la sua prima trivella entro il 2024. La sua tabella di marcia prevede di realizzare i primi pozzi in gradi di generare fino a 100 megawatt di energia geotermica entro il 2026 e per il 2028 di proporre in tutto il mondo una vera e propria fonte di energia pulita in grado di sostituire le centrali elettriche a combustibili fossili.

Lo sfruttamento dell’energia geotermica

L’energia geotermica è già in uso in alcune parti del mondo, in luoghi in cui sacche di fonti di calore naturale sono vicine alla superficie e in luoghi facilmente accessibili. Il problema sta nel fatto che, per essere sostenibili, devono anche essere sufficientemente vicini a una rete elettrica. Questo rende le centrali geotermiche piuttosto rare.

A differenze di altre fonti di energia rinnovabili, come quella eolica e quella solare, quella geotermica è in grado produrre energia totalmente affidabile 24 ore su 24. Infatti, se non c’è il sole o non soffia il vento, non viene prodotta energia, quella geotermica sfrutta il calore delle rocce che sono sempre calde nella crosta terrestre.

Attualmente, la geotermia fornisce solo lo 0,3% per il consumo energetico globale, ma Quaise Energy sostiene che il suo sistema sia in grado di risolvere i problemi legati allo sfruttamento di energia geotermica e prevede di aumentare in breve tempo la percentuale sopracitata.

L’energia geotermica è in grado di fornire molta più energia utilizzando meno risorse. Per questo, per abbracciare appieno la transizione verso l’energia pulita, è necessario investire per realizzare progetti come quello di Quaise Energy.

La soluzione della startup, infatti, permette di guardare con ottimismo al futuro del nostro pianeta perché permetterà di sfruttare una fonte di energia completamente green e illimitata.

Per sfruttare l’energia geotermica è però necessario perforare la crosta terrestre molto più in profondità di quanto permetta l’attuale tecnologia. L’attuale record di profondità appartiene al Kola Superdeep Borehole in Russia che è riuscita a raggiungere la profondità di 7 km, questa però, secondo Quaise Energy, non è sufficiente. Secondo i suoi studi, infatti, è necessario arrivare a una profondità di 20 km per raggiungere rocce sufficientemente calde in grado di alimentare enormi centrali elettriche.

Il problema è che, quando una trivella supera il primo strato superficiale, temperature e pressione iniziano ad aumentare in maniera vertiginosa. Questo porta al danneggiamento della trivella e impedisce una maggiore perforazione.

Il progetto di Quaise Energy

La soluzione di Quaise Energy è di non servirsi delle classiche trivelle, ma di utilizzare una tecnologia ad impulsi, ispirata alla fantascienza, in grado di vaporizzare le rocce che incontra lungo il suo percorso.

Questo nuovo sistema di perforazione a onde millimetriche utilizza una tecnologia che esiste ormai da un decennio, ma che prima d’ora non era mai stata realizzata su scala commerciale.

Si tratta di una forma di “perforazione di energia diretta” e utilizza onde ad alta frequenza che, riscaldando la roccia che incontra lungo il suo percorso, è in grado di arrivare al punto di scioglimento e vaporizzazione della roccia.

Quaise Energy prevede di utilizzare un girotron per alimentare la sua piattaforma di perforazione. Si tratta di un tubo a vuoto a fascio lineare ad alta potenza che genera onde elettromagnetiche e onde millimetriche.

Essere in grado di perforare in profondità la superficie e, in qualsiasi luogo del pianeta, senza utilizzare costose trivelle, facilmente danneggiabili, rappresenta un punto di svolta per l’energia rinnovabile. Infatti, consentirebbe di realizzare ovunque delle centrali geotermiche e permetterebbe di rimpiazzare le attuali centrali di energia a combustibili fossili.

Il finanziamento ricevuto, permetterà a Quaise di accelerare il processo di sviluppo del suo progetto e di iniziare la costruzione della prima trivella a onde. Questa tecnologia permetterebbe l’accesso a una fonte di energia di gran lunga superiore rispetto a quella eolica e solare e garantirebbe alle generazioni future di vivere in un mondo alimentato da un’abbondante energia pulita.

L’azienda prevede di utilizzare la sua tecnologia di perforazione per riconvertire le attuali centrali elettriche a combustibili fossili. Questo permetterebbe si risparmiare sui costi delle infrastrutture e di utilizzare l’attuale forza lavoro dell’industria petrolifera e del gas per accelerare il passaggio a un’industria energetica sostenibile.