Ciascuno di noi ha il potere di ridurre il proprio impatto ambientale adottando gesti apparentemente semplici, ma di grande rilevanza. Anche durante le festività natalizie, periodo in cui i consumi tendono ad aumentare significativamente, è possibile adottare comportamenti eco-sostenibili.
Dalla selezione dei regali all’illuminazione, dalla decisione tra un albero vero o artificiale al menù della cena, abbiamo la possibilità di ridurre lo spreco di risorse ed energia, limitare la produzione di rifiuti e orientarci verso scelte alimentari più sostenibili.
Indice
1 – Albero di Natale sostenibile
Se in casa si dispone già di un albero sintetico, l’opzione migliore è prolungarne l’uso il più possibile. Nel caso diventi inutilizzabile, assicurarsi di smaltirlo correttamente: se di dimensioni considerevoli, portarlo all’isola ecologica; altrimenti, nel contenitore dell’indifferenziata. Nel caso si desideri sostituirlo con un’altra opzione sintetica, si può considerare l’acquisto di un albero usato da mercatini locali.
Un’alternativa sostenibile è l’acquisto di un albero vero da un vivaio, optando per specie come l’abete rosso, abete bianco, ginepro, pungitopo, corbezzolo, alloro, melograno o agrumi. Per garantirne una durata maggiore, mantenere l’albero lontano da fonti di calore e annaffiarlo regolarmente. Anche durante le festività, cercare di mantenere temperature interne moderate per risparmiare sull’energia.
Dopo le festività natalizie, evitare sbalzi termici e posizionare l’albero in una zona intermedia come una veranda o un garage illuminato prima di esporlo a temperature esterne più basse. Se si è scelto un abete, considerare che potrebbe crescere troppo per un piccolo spazio esterno. È possibile restituirlo al vivaio o donarlo a associazioni cittadine che si occupano del suo reimpianto in zone adatte. Mai piantarlo autonomamente in natura per evitare danni al patrimonio genetico dei boschi.
Se si è scelto un’altra varietà di albero, conservarlo in un vaso ampio per godere di un albero “a km 0” nei prossimi anni. Alla fine della sua vita, assicurarsi di smaltirlo all’isola ecologica, dove potrà essere trasformato in compost.
2 – Idee per decorazioni natalizie sostenibili
Le decorazioni natalizie possono essere un tripudio di plastica che spesso finisce in discarica dopo pochi anni. Per ridurre il nostro impatto ambientale, possiamo scegliere decorazioni sostenibili, realizzate con materiali naturali o riciclati.
Ecco alcune idee:
- Riutilizzare materiali di scarto: vecchi giornali, tappi di sughero, ritagli di stoffa e spago possono essere trasformati in decorazioni originali e creative
- Raccogliere materiali naturali: rametti, foglie colorate, ghiande, fiori secchi e bucce di frutta possono essere utilizzati per creare un albero di Natale 100% naturale o dei bei centri tavola
- Acquistare decorazioni vintage: in un negozio di seconda mano possiamo trovare decorazioni uniche e retrò, che possono durare per molti anni
- Scambiare decorazioni con amici e parenti: è un modo divertente per risparmiare e dare nuova vita alle decorazioni che non usiamo più
Queste sono solo alcune idee per decorare la nostra casa in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Con un po’ di creatività, possiamo dare un tocco natalizio alla nostra casa senza sprecare risorse.
3 – Come illuminare la casa a Natale in modo sostenibile
Per ridurre i consumi energetici senza rinunciare all’atmosfera natalizia, esistono opzioni sostenibili per l’illuminazione. Per gli esterni, la scelta di luci dotate di un pannello fotovoltaico consente di sfruttare l’energia solare: 4-6 ore di esposizione al sole possono garantire 8-12 ore di illuminazione. Per l’albero e il presepe, optiamo per luci a led e accendiamoli solo di sera, spegnendoli quando non sono necessari o durante la notte. Inoltre, per un approccio ancora più eco-friendly, sostituire le tradizionali batterie con quelle ricaricabili, che hanno una durata media di 2-5 anni e possono essere ricaricate centinaia di volte.
4 – Come confezionare i regali di Natale in modo sostenibile
Evitiamo le tradizionali confezioni regalo, poiché molte di esse non sono riciclabili (come carta velina, carte plastificate o glitterate, buste metallizzate). Optiamo per materiali sostenibili come iuta, vecchi giornali, fumetti, sacchetti o ritagli di stoffa non utilizzati. In Giappone, l’arte di confezionare regali con scampoli di stoffa o foulard è nota come furoshiki, offrendoci la possibilità di creare pacchetti unici ed eleganti senza generare sprechi.
Un’alternativa divertente è nascondere i regali non incartati in casa, trasformando la scoperta in una divertente “caccia al regalo”. Questi piccoli gesti non solo rendono il processo di donare più sostenibile, ma aggiungono anche un tocco di originalità e creatività alle tue festività.
5 – Un regalo di Natale speciale
Moltissime specie animali si trovano in pericolo e hanno urgente bisogno del tuo sostegno. Optando per l’adozione simbolica di una specie a rischio, disponibile sul sito del WWF è possibile contribuire ai progetti globali di conservazione della ONG volti a proteggerle.
Questo è solo un esempio, ma sono diversi i progetti simili, come la possibilità di donare un albero. Ad esempio, tramite il sito Treedom sono diverse le piante che si possono regalare e ognuna di esse contribuisce ad abbattere le emissionioni di CO2 e migliora la vita delle persone che se ne prendono cura. Gli alberi, infatti, vengono piantati direttamente dai contadini locali di ddiverse parti del mondo e portano vantaggi ambientali, sociali ed economici.
6 – Da scarti a delizie: come trasformare i prodotti di recupero in regali golosi
Non c’è bisogno di comprare dei regali costosi e impersonali per fare felici i nostri amici e parenti. Possiamo infatti usare la nostra creatività e la nostra cucina per trasformare i prodotti di recupero o gli scarti in delle delizie da gustare. Con le bucce, i gambi, le foglie e i semi di molti alimenti che acquistiamo possiamo preparare delle conserve, dei dolcetti, degli infusi, della frutta candita o al miele, delle salse, degli snack, delle spezie, delle polveri e degli ortaggi sott’olio. Basta seguire delle semplici ricette e dare sfogo alla nostra fantasia. Poi possiamo riempire dei barattoli di vetro che abbiamo in casa, decorarli con delle etichette di carta scritte a mano e creare dei cestini da regalare. In questo modo, faremo dei regali personalizzati, golosi e zero sprechi.
7 – Regali di Natale sostenibili: esperienze da vivere in compagnia
Regalare un’esperienza da vivere in compagnia è sempre un’idea meravigliosa. Il periodo natalizio può diventare l’occasione perfetta per instaurare nuove tradizioni familiari sostenibili, dedicando tempo di qualità con i nostri cari.
Tra le molte idee possibili, si possono considerare attività come il birdwatching, le passeggiate in parchi, oasi e aree naturalistiche, i trekking fotografici, la raccolta dei rifiuti o anche corsi all’aperto come teatro, giardinaggio o escursioni. Numerose applicazioni e associazioni locali offrono proposte di attività all’aperto, suggeriscono luoghi da visitare e aiutano a identificare la biodiversità locale.
Le vacanze natalizie offrono un’ottima opportunità per organizzare viaggi, e non è sempre necessario andare oltreoceano per scoprire luoghi unici e magici. Esistono numerosi itinerari di mobilità dolce, accessibili in treno, in bicicletta o attraverso piacevoli camminate adatte a tutti i livelli di escursionisti. Il contatto con la natura non solo offre benefici positivi sulla salute, abbassando i livelli di ansia e stress, ma crea anche ricordi indelebili con i propri cari.
8 – Come apparecchiare la tavola con stile e rispetto per l’ambiente
Per apparecchiare la tavola di Natale in modo elegante e sostenibile, possiamo seguire alcuni semplici consigli. Iniziamo dalla tovaglia: scegliamo una tovaglia di cotone o lino, che possiamo lavare e riutilizzare, invece delle tovaglie usa e getta di carta o plastica. Non importa se non ne abbiamo una abbastanza grande: possiamo abbinare diverse tovaglie per creare un effetto mix and match molto carino. Lo stesso vale per i tovaglioli e le stoviglie: possiamo usare quelli e quelle che abbiamo in casa, anche se sono diversi tra loro, seguendo il gusto degli esperti di home decor. Se abbiamo un bel servizio completo vintage, magari quello della nonna o della nostra famiglia, il Natale è l’occasione per rispolverarlo e evitarne le stoviglie usa e getta. Se proprio non possiamo farne a meno, scegliamo quelle certificate come compostabili, così da gettarle nell’organico. Se non abbiamo stoviglie ereditate, perché non acquistare un servizio di seconda mano o chiederlo in prestito a un amico? Per il segnaposto, usiamo spezie, erbe aromatiche, ritagli di giornale o un disegnino fatto a mano e per un tocco di luce calda alla tavola, aggiungiamo qualche candela in cera naturale certificata. In questo modo, faremo un regalo all’ambiente e ai nostri ospiti.
Per rendere il Natale eco-friendly anche a tavola, si può sperimentare un menù biologico con prodotti locali e di stagione, riducendo l’uso di carne. Dall’antipasto al dolce, la tradizione italiana offre piatti vegetariani che accontentano i palati più esigenti. Ad esempio, le erbette spontanee diventano una base straordinaria per piatti gustosi. La pratica del foraging, che consiste nel recuperare tradizioni e utilizzare erbe spontanee in cucina, sta guadagnando popolarità anche nei ristoranti di lusso, portando un tocco di originalità alla cucina.
È bene ricordare sempre di rispettare i regolamenti regionali per il raccolto e di seguire le buone pratiche di prelievo per preservare la natura. Se si vuole mantenere la tradizione del pesce, è possibile optare per specie di stagione meno conosciute ma altrettanto saporite e a basso impatto ambientale.
Per brindare in modo sostenibile, è possibile offrire vino e bollicine biologiche. Si possono anche creare cocktail a spreco zero utilizzando gli scarti di cucina come bucce di frutta e verdura, insieme a spezie, per preparare bevande aromatiche e gustose. Per l’acqua, evitare la plastica e utilizzare bottiglie di vetro con acqua di rubinetto, oppure riciclare bottiglie di vetro vintage o da vecchi alcolici. Un approccio consapevole che rende la tavola natalizia non solo deliziosa ma anche sostenibile.
10 – Come acquistare vestiti in modo sostenibile
L’industria della moda è una delle più inquinanti al mondo. Per ridurre il nostro impatto ambientale, possiamo adottare alcuni comportamenti sostenibili quando acquistiamo vestiti. Per farlo, dobbiamo prestare attenzione a ciò che acquistiamo e a come lo usiamo. Ecco alcuni consigli pratici per scegliere i nostri capi con criterio e curarli nel tempo.
- Leggiamo le etichette: Scegliamo capi prodotti con fibre naturali, come cotone, lana, lino, canapa, seta, che sono biodegradabili e non inquinano le acque con microfibre in plastica. Evitiamo i materiali sintetici, come poliestere, nylon, acrilico, che derivano dal petrolio e sono difficili da riciclare
- Preferiamo il cotone bio: Il cotone convenzionale richiede molta acqua e sostanze chimiche per la sua coltivazione, che danneggiano l’ecosistema e la salute dei lavoratori. Il cotone bio, invece, è coltivato senza pesticidi né fertilizzanti artificiali, rispettando i cicli naturali della pianta e le condizioni di lavoro dei contadini
- Facciamoci guidare dalle certificazioni: Esistono diversi marchi che attestano la qualità ecologica e sociale dei prodotti tessili. Ad esempio, il Global Organic Textile Standard (GOTS) e l’Organic Content Standard (OCS) garantiscono che i capi sono realizzati con fibre naturali di origine biologica. La certificazione Oeko-Tex, invece, assicura che i capi non contengono sostanze tossiche per l’uomo e per l’ambiente
- Laviamo i nostri vestiti con cura: Per preservare la bellezza e la durata dei nostri capi, laviamoli solo quando necessario, a basse temperature, a pieno carico e con la quantità giusta di detersivo. Se possibile, usiamo detersivi ecologici, che non contengono fosfati, cloro, coloranti o profumi sintetici. Evitiamo l’uso dell’asciugatrice, che consuma molta energia e rovina i tessuti, e stendiamo i capi all’aria aperta
- Ripariamo i nostri capi rovinati: Se un capo si buca, si strappa o si scucia, non buttiamolo via, ma proviamo a ripararlo. Possiamo usare ago e filo, toppa, cuciture creative o chiedere l’aiuto di un sarto. In questo modo, daremo nuova vita al nostro capo e risparmieremo denaro e risorse.
- Ricicliamo o doniamo i nostri capi inutilizzati: Se un capo non ci piace più o non ci sta bene, non lasciamolo in fondo all’armadio, ma diamogli una seconda chance. Possiamo riciclarlo, trasformandolo in qualcos’altro, come una borsa, una coperta, un cuscino o un accessorio. Oppure possiamo donarlo a qualcuno che ne ha bisogno, come una persona in difficoltà, un’associazione benefica o un mercatino dell’usato.
- Acquistiamo capi di seconda mano o vintage: Per rinnovare il nostro guardaroba, non dobbiamo per forza comprare capi nuovi. Possiamo trovare capi di qualità, originali e a buon prezzo nei negozi di seconda mano o vintage, che offrono una vasta scelta di stili e di epoche. In questo modo, contribuiremo a ridurre lo spreco di tessuti e a valorizzare la cultura del riuso.