Carta e cartone, nel 2023 differenziata da record, superate le 3,7 milioni di tonnellate

La media pro-capite nazionale sfiora i 64 kg, Veneto e Sicilia con il miglior incremento percentuale, + 10 %, il Sud continua la sua crescita: +42.000 tonnellate

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Nel 2023, la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia ha registrato una crescita significativa, aumentando di quasi il 3% rispetto all’anno precedente. Questo incremento ha portato a un risultato senza precedenti: oltre 3,7 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte. Tale progresso si è riflesso positivamente anche sul tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici, che ha raggiunto il 92,3 %. Questo dato non solo supera ampiamente gli obiettivi fissati dall’Unione europea per il 2030, stabiliti all’85 %, ma li anticipa di ben sei anni, dimostrando l’efficacia del sistema di gestione dei rifiuti in Italia.

I dati raccolti sottolineano la solidità e l’efficienza del sistema di raccolta e riciclo in Italia. Questo sistema può essere paragonato a un alveare ben organizzato, in cui ogni componente svolge un ruolo essenziale: dai Comuni, ai gestori dei servizi ambientali, passando per l’intera filiera del riciclo di carta e cartone, fino ai cittadini. Il contributo dei cittadini è stato particolarmente rilevante, con una media di circa 64 kg di carta e cartone conferiti pro capite, un risultato che non ha precedenti nella storia della raccolta differenziata in Italia.

Il successo non è limitato solo al nord e al centro del Paese, ma si estende anche al sud, dove si è registrato un risultato record con una media di 50 kg per abitante. Questo traguardo evidenzia come la consapevolezza e l’impegno verso la sostenibilità ambientale stiano crescendo uniformemente su tutto il territorio nazionale.

Il miglioramento della raccolta differenziata di carta e cartone rappresenta non solo un importante passo avanti verso un’economia circolare, ma anche una testimonianza del cambiamento culturale in atto nel Paese. I cittadini italiani stanno dimostrando una sempre maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali e un impegno concreto nel ridurre l’impatto ambientale dei propri rifiuti. Questo spirito di collaborazione e responsabilità collettiva è essenziale per raggiungere e superare i futuri obiettivi di sostenibilità.

Gli italiani e il valore della raccolta differenziata, un impegno condiviso per un futuro sostenibile

La scelta grafica per la copertina di questo rapporto, con due api stilizzate su uno sfondo verde, ha un motivo preciso. L’ape non è solo un simbolo della biodiversità e della vita sul pianeta, ma rappresenta anche l’operosità e la dedizione meticolosa. Analogamente, il sistema italiano di raccolta e avvio a riciclo degli imballaggi cellulosici può essere paragonato a un alveare, una struttura complessa e modulare dove ogni componente svolge un ruolo specifico per raggiungere un obiettivo comune.

Nel 2023, la raccolta differenziata comunale di carta e cartone ha superato i 3,7 milioni di tonnellate, con un incremento di circa 107 mila tonnellate rispetto all’anno precedente (+2,9 %). Questo risultato equivale alla raccolta complessiva delle regioni Valle d’Aosta, Umbria e Basilicata messe insieme. È un successo attribuibile all’impegno collettivo di molte “api operaie” italiane, ciascuna delle quali svolge un ruolo fondamentale nel garantire la rinnovabilità e la circolarità della gestione degli imballaggi cellulosici post consumo.

Nell’alveare del riciclo di carta e cartone, gli italiani stanno diventando sempre più consapevoli della loro missione. Il dato medio nazionale di raccolta pro capite nel 2023 è di quasi 64 kg per abitante, mentre nel Sud Italia si raggiunge la media di 50 kg per abitante. Questo dato è particolarmente significativo, considerando che solo cinque anni fa la media nel Mezzogiorno era ben al di sotto dei 40 kg. La crescita avvenuta in questo periodo testimonia la maggiore consapevolezza e impegno anche in contesti più complessi.

I numeri di questo rapporto confermano che la corretta gestione dei rifiuti è diventata una pratica sempre più consolidata nella quotidianità degli italiani. Questo comportamento virtuoso non solo migliora la qualità della vita delle comunità, ma riflette anche una crescente attenzione ai temi ambientali. La raccolta differenziata è infatti un indicatore importante del senso civico, capace di portare benefici concreti alla comunità e di mobilitare ogni individuo a fare la propria parte. Questo trend è in linea con le osservazioni dell’Osservatorio Ipsos, realizzato in partnership con Comieco dal 2001.

Riciclo degli imballaggi cellulosici, superati gli Obiettivi Ue del 2030

Il 2023 è stato un anno complesso, segnato dalla pressione dell’inflazione sui consumi e dagli effetti della crisi energetica sul settore cartario. Gli imballaggi cellulosici immessi al consumo sono scesi a poco più di 5 milioni di tonnellate, un calo del 6,6 % rispetto al 2022. In sintesi, la produzione cartaria totale si è ridotta di oltre 1,2 milioni di tonnellate (-14 %). Anche l’import di prodotti cellulosici lavorati è diminuito, con una contrazione di 760 mila tonnellate (-10,5 %), così come l’export (-11,8 %).

Nonostante ciò, il consumo interno di carta recuperata è passato da 5,4 milioni di tonnellate nel 2022 a 5 milioni di tonnellate nel 2023. Questo calo è stato compensato dalla crescita dell’export, che è aumentato di oltre 700 mila tonnellate, con l’India e i paesi del sud-est asiatico come principali mercati di sbocco. La carta recuperata continua a essere la principale fonte di fibra cellulosica per l’industria cartaria nazionale.

Per quanto riguarda gli imballaggi, nel 2023 il tasso di riciclo ha raggiunto il 92,3 %, superando gli obiettivi Ue previsti per il 2025 (75 %) e per il 2030 (85 %). Questo risultato dimostra la solidità del sistema italiano di raccolta e riciclo e l’impegno continuo verso pratiche sostenibili e circolari.

Il mercato della carta da riciclo, un bilancio del 2023

Dopo le turbolenze degli ultimi anni, causate prima dagli effetti della pandemia e poi dall’instabilità del quadro geopolitico, il mercato della carta da riciclo nel 2023 ha mostrato una sostanziale stabilità. L’industria, dopo aver affrontato uno scossone nell’estate del 2022, ha registrato solo un parziale rimbalzo delle quotazioni nei primi mesi del 2023. Successivamente, la curva del prezzo dei maceri è rimasta piatta fino all’inizio del 2024, con valori mediobassi paragonabili a quelli della prima metà del 2019.

Segnali di ripresa sono emersi a partire dalla primavera del 2024. I prezzi hanno iniziato a crescere, trainati dalla domanda estera. Questa dinamica ha portato a una maggiore attenzione degli utilizzatori alla richiesta di materia prima, segnando un cambiamento nel mercato. Anche se le crisi del 2020 e del 2022 sembrano essere ormai superate, il mercato dei maceri continua a essere caratterizzato da una grande volatilità.

Il contesto internazionale ha avuto un impatto significativo sul mercato della carta da riciclo. La domanda estera, in particolare dai paesi asiatici, ha svolto un ruolo cruciale nella ripresa dei prezzi. Questo ha portato a una maggiore competitività e ha spinto gli utilizzatori a migliorare la qualità della materia prima richiesta. La stabilità del mercato nel 2023 rappresenta un’importante fase di transizione, che prepara il terreno per ulteriori sviluppi positivi nel 2024.

Il settore della carta da riciclo, nonostante le sfide affrontate, continua a essere un pilastro fondamentale per l’economia circolare e la sostenibilità ambientale. L’attenzione crescente verso pratiche di riciclo più efficienti e sostenibili, unita alla ripresa della domanda internazionale, potrebbe favorire una crescita stabile e duratura del mercato nei prossimi anni.

Analisi dettagliata della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia nel 2023

La raccolta differenziata di carta e cartone in Italia ha registrato una crescita significativa a livello nazionale nel 2023, aumentando di quasi tre punti percentuali rispetto all’anno precedente. Tuttavia, un’analisi dettagliata delle performance regionali rivela uno scenario variegato, con alcune aree che avanzano rapidamente e altre che mostrano segni di rallentamento.

La Sicilia e il Veneto si distinguono per gli incrementi più rilevanti, ciascuno con una crescita del 9,9 %, meritando così la maglia rosa. Al contrario, le Marche hanno registrato una diminuzione del 2,2%, assegnandosi la maglia nera per il calo più significativo.

Tutte le macroaree del Paese contribuiscono alla crescita, seppur in misura diversa. Il Nord si conferma il bacino più consistente in termini di quantità con quasi 1,9 milioni di tonnellate raccolte: +2,8 % rispetto al 2022.Questa crescita è trainata da Veneto (+9,9 %), Emilia-Romagna (+2,7 %) e Liguria (+8,1 %) che compensano la stabilità delle altre regioni e le chiusure negative, seppur trascurabili, di Valle d’Aosta (-0,7 %) e Trentino-Alto Adige (-0,2 %)

Il Centro cresce complessivamente dell’1,5 % su una raccolta totale pari a 871.000 tonnellate a cui contribuiscono il:

  • Il Lazio (+2,7 %)
  • La Toscana (+1,5 %)
  • L’Umbria (+0,9 %)
  • Le Marche continuano sotto il segno negativo dell’ultimo biennio (-2,2 %).

Numeri positivi anche al Sud che supera le 983.000 tonnellate raccolte con un incremento del 4,5%. L’unica regione in flessione rispetto al 2022 è l’Abruzzo (-1,3 %) mentre tutte le altre migliorano le proprie performance: Campania +4,5 %, Molise +7,6 %, Puglia +2,3 %. La Sicilia, con +9,9 % sull’anno precedente (migliore performance italiana insieme al Veneto), da sola registra più della metà dell’incremento dei volumi al Sud. Cresce anche la Sardegna (+3,2 %) che riconferma anche la migliore performance pro-capite della macroarea.

Stime di produzione e raccolta

Le stime sui dati del 2023 indicano una produzione complessiva di rifiuti urbani sostanzialmente stabile, con una crescita delle raccolte differenziate di 250 mila tonnellate e una riduzione del volume di rifiuto raccolto in modo indifferenziato di 190 mila tonnellate. La percentuale di raccolta differenziata si avvicina al 66%, mentre il tasso di intercettazione di carta e cartone si avvia a raggiungere il 13% del totale dei rifiuti urbani.

Obiettivi futuri e sfide

Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica, continua a puntare sull’incremento della raccolta differenziata di carta e cartone, mirando a intercettare i filoni inesplorati delle “miniere urbane”, soprattutto nelle regioni meridionali e nei grandi centri urbani. Qui, una parte significativa degli imballaggi cellulosici sfugge ancora ai sistemi di raccolta differenziata, finendo nel sacco nero e di lì in discarica o inceneritore.

L’obiettivo a medio termine (3-4 anni) è di portare il tasso di intercettazione al 14%, superando finalmente i 4 milioni di tonnellate annue di materiale cartaceo raccolto, con una crescita di oltre 300 mila tonnellate rispetto ai livelli attuali. Su un orizzonte temporale più ampio, il target è di raggiungere un tasso di intercettazione tra il 15 % e il 16 %, con un incremento atteso di almeno 700 mila tonnellate, portando la raccolta complessiva a circa 4,5 milioni di tonnellate.

Nuove sfide per il riciclo: l’accordo Anci-Conai e il futuro della raccolta differenziata

“La presenza di minori impurità nella raccolta differenziata si traduce in una massimizzazione del riciclo e sarà una delle prossime sfide del nuovo accordo Anci-Conai, che proprio quest’anno chiude il V ciclo e si appresta ad entrare nel VI,” afferma Amelio Cecchini, Presidente di Comieco. Questo accordo rappresenta un passo cruciale per migliorare ulteriormente l’efficienza e la qualità della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia.

Nel 2023, grazie a questo accordo, sono stati riconosciuti ai Comuni oltre 190 milioni di euro in corrispettivi, con un aumento di 41 milioni rispetto al 2022. Questo significativo incremento è legato alla gestione in convenzione di oltre 2,3 milioni di tonnellate di carta e cartone provenienti dalla raccolta comunale. Questo risultato non solo dimostra l’impegno e l’efficacia del sistema di raccolta differenziata, ma evidenzia anche il crescente riconoscimento del valore economico e ambientale del riciclo.

“Stimiamo che la raccolta differenziata di carta e cartone abbia ancora un potenziale di 700.000 tonnellate all’anno, di cui oltre 400.000 al Sud,” commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. Questo potenziale inesplorato rappresenta una grande opportunità per migliorare ulteriormente i tassi di riciclo e ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti. Per intercettare queste risorse, Comieco sta lavorando con un piano di supporto ai Comuni del meridione, che prevede un investimento di 3,5 milioni di euro. Questo piano mira a rafforzare le infrastrutture e le capacità di gestione dei rifiuti nelle regioni meridionali, dove il potenziale di crescita è particolarmente elevato.

A questo si aggiunge un ulteriore aumento della capacità di trattamento dei rifiuti cartacei, grazie agli investimenti sull’impiantistica generati dai cofinanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che amm0ntano a oltre 100 milioni di euro. Sono attualmente in fase di cantierizzazione 58 progetti, la maggior parte dei quali nell’area Centro-Sud del Paese. Questi investimenti, per un valore totale stimato di circa 321 milioni di euro, non solo miglioreranno la capacità di trattamento dei rifiuti cartacei, ma contribuiranno anche a creare nuove opportunità economiche e a promuovere uno sviluppo sostenibile nelle regioni interessate. Dei 58 progetti, si contano 16 cartiere, che trattano i materiali di scarto per produrre nuova carta, e 42 siti per il trattamento dei rifiuti cartacei.

In sintesi, il 2023 ha visto importanti progressi nella raccolta differenziata di carta e cartone in Italia, con un significativo aumento dei corrispettivi riconosciuti ai Comuni e un piano di investimenti mirati a sfruttare il potenziale inesplorato, soprattutto nelle regioni meridionali. Le sfide future includono la riduzione delle impurità nella raccolta differenziata e l’implementazione di nuove infrastrutture per il trattamento dei rifiuti cartacei, con l’obiettivo di massimizzare il riciclo e promuovere uno sviluppo sostenibile a lungo termine.