Superbonus, rubinetti, facciate: ecco tutte le novità per la casa

Con gli emendamenti approvati alla legge di Bilancio, sono molte le misure riservate alla casa che partono (o cambiano) nel 2022: ecco tutti i dettagli

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Dall’acquisto di nuovi rubinetti e soffioni per la doccia, passando per gli sconti dedicati all’aree verdi dei giardini, fino alle nuove disposizioni per poter accedere al Superbonus 110%. E poi gli elettrodomestici, le ristrutturazioni, perfino il sistema antincendio.

Con l’approvazione della prima legge di Bilancio firmata da Mario Draghi, sono molte le novità riservate alla casa che entrano in vigore nel 2022. Non tutte sono delle novità: alcune sono solo delle rimodulazioni di incentivi già esistenti. In seguito vengono riportate con tanto di dettagli per ognuna.

Superbonus 110 per cento

Il Superbonus al 110%, prorogato dopo un acceso dibattito parlamentare, prevede la cancellazione del tetto Isee di 25mila euro per le ville unifamiliari (a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo) e scadenze differenziate in base al soggetto beneficiario. Le proroghe si applicano anche per la realizzazione degli interventi trainati.

I proprietari di abitazioni possono usufruire di una proroga di 3 anni per poter usufruire delle detrazioni fiscali spettanti per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica, di ristrutturazione edilizia, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. In alternativa sarà possibile cedere il credito d’imposta a banche e intermediari finanziari oppure per ottenere lo sconto in fattura.

Per i condomini e le persone fisiche viene prevista una proroga al 2025 con una progressiva diminuzione della percentuale di detrazione (dal 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, fino al 65% per quelle sostenute nell’anno 2025). È prorogata anche la possibilità di avvalersi della misura per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa (fino al 30 giugno 2023).

Per gli stessi soggetti, qualora siano stati effettuati lavori (al 30 giugno 2023) per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. Vengono anche soppressi i termini di applicazione della detrazione al 110% nei casi di installazione di impianti solari fotovoltaici (31 dicembre 2021) nonché per gli interventi di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (30 giugno 2022).

Infine viene fissato al 110% l’ammontare della detrazione fiscale ammissibile relativamente alle spese sostenute, entro il 31 dicembre 2025, nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici dal primo aprile 2009. La manovra ha incorporato il decreto legge numero 157 del 2021, che estende l’obbligo del visto di conformità anche per il superbonus utilizzato in detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Bonus verde

In Manovra entra anche la conferma dello sconto fiscale anche per il prossimo anno per il cosiddetto Bonus verde. Consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per due tipologie di interventi:

  • sistemazione di aree scoperte private appartenenti a edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Pertanto, la detrazione massima è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile. Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che ne consentano la tracciabilità (per esempio, bonifico bancario o postale). Hanno diritto all’agevolazione i contribuenti che possiedono o detengono l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese.

Bonus facciate

Un altro emendamento modifica il bonus facciate. Non cambia la sostanza: lo sconto resta per le spese documentate, sostenute nell’anno 2020, ed è pari al 90%. Compare un tetto di spesa, comunque molto alto, pari al doppio del limite di 96mila euro per unità immobiliare previsto per le ristrutturazioni: 192mila euro. Viene inoltre precisato che è possibile il cumulo con altre detrazioni ma solo a condizione che siano dettagliatamente specificate le singole lavorazioni.

Bonus rubinetti

Il bonus rubinetti fa capolino nel pacchetto di proposte volute da diversi partiti che sostengono la maggioranza. L’idea è quella di estendere l’Ecobonus del 65% per le spese documentate effettuate, si legge, “per l’acquisto e la posa in opera di rubinetteria sanitaria con portata di erogazione uguale o inferiore a 6 litri al minuto, soffioni e colonne doccia attrezzate con portata uguale o inferiore ai 9 litri al minuto, cassette di scarico e sanitari con volume medio di risciacquo uguale o inferiore ai 4 litri”. Lo sconto fiscale dovrebbe avere portata pluriennale e coprire le spese sostenute dal 1 gennaio del 2020 fino al 31 dicembre del 2022, per un valore massimo di spesa di 3mila euro.

Bonus antincendio

Completa il pacchetto una norma che cerca di migliorare la qualità antincendio degli edifici. Per garantire livelli più alti di sicurezza e protezione dal fuoco, nel caso di interventi su facciate di edifici più alti di dodici metri, le detrazioni del 70% e 75%, oggi riconosciute per la riqualificazione globale delle parti comuni, saranno riconosciute solo in caso di utilizzo di prodotti isolanti o di kit aventi reazione al fuoco.