Restituzione della caparra dell’affitto: tutte le cose da sapere

Al termine di ogni rapporto di locazione, il locatore provvede alla restituzione della caparra di affitto, ma ci sono casi in cui si può trattenere

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La restituzione della cauzione è un tema che interessa tutte le persone che mettono o prendono in affitto una casa o anche solo una stanza. Al momento della riconsegna delle chiavi dell’appartamento da parte del conduttore, il proprietario dell’appartamento è tenuto alla restituzione della caparra di affitto. È una somma di denaro che viene data al proprietario all’inizio del rapporto come garanzia dell’adempimento degli obblighi da parte del conduttore e che, pertanto, può anche essere trattenuta.

Cosa dice la legge sulla cauzione d’affitto

Prima di affrontare il tema della restituzione della somma, vediamo bene cosa dice la legge in merito alla cauzione per l’affitto. A regolamentare il deposito cauzionale è la Legge n. 392 del 27 luglio 1978, conosciuta anche come legge sull’equo canone.

Questo provvedimento definisce la cauzione come uno strumento di tutela per i proprietari di casa che, a fronte di inadempimenti finanziari dei locatari, non si vedranno privati di quanto pattuito. Le norme prevedono che questa non sia superiore all’equivalente di tre mensilità. Al tempo stesso, non vietano alle parti di accordarsi diversamente: in questo caso farà fede quanto pattuito e scritto sul contratto d’affitto.

Quando è obbligatorio restituire la caparra

Allo scadere del contratto di locazione, l’inquilino ha il dovere di restituire le chiavi e il proprietario quello di restituire la cauzione per l’affitto.

L’articolo 11 della Legge n. 392/78 afferma che il deposito “è produttivo di interessi legali che debbono essere corrisposti al conduttore alla fine di ogni anno“. Se l’affittuario lo richiede, possono anche essere restituiti in un’unica soluzione a conclusione del contratto di affitto. A tal proposito è bene rammentare che, nel corso degli anni di durata del contratto di affitto, la sopra citata somma matura degli interessi.

Possibilità di scalare la cauzione dal totale dell’affitto

Una situazione che si può presentare è quella in cui si stia raggiungendo la scadenza del contratto e rimangano pochi mesi alla fine di esso. L’inquilino potrebbe decidere di non versare le ultime mensilità e lasciare al proprietario dell’abitazione la cauzione. Per legge questa pratica non è possibile.

La caparra è infatti una forma di garanzia che andrà a compensare gli eventuali danni, morosità o versamenti non effettuati dall’inquilino. Questa valutazione dovrà essere fatta al momento della conclusione del contratto e non prima di esso.

Quando il proprietario trattiene la caparra

Quando un inquilino si appresta a lasciare l’appartamento o la stanza che aveva preso in affitto, il proprietario deve accertarsi che l’abitazione sia nelle medesime condizioni nelle quali l’aveva consegnata e controllare che tutte le mensilità siano state regolarmente pagate.

In due casi è possibile non restituire la caparra o farlo solo in parte. Questo può avvenire in via del tutto legale a fronte del mancato pagamento di una o più mensilità da parte dell’inquilino o della presenza di danni evidenti all’abitazione arrecati dall’inquilino.

Nel primo caso il proprietario ha la facoltà di trattenere la cauzione a copertura dell’inadempimento dei pagamenti, senza doversi rivolgere alle autorità. Se però l’inquilino pensa di avere subito un torto e può dimostrare di aver pagato regolarmente tutti i canoni di affitto, può portare in giudizio il proprietario dell’immobile. Nel secondo caso, invece, il proprietario deve rivolgersi a un giudice che avrà il compito di attestare l’effettivo ammontare in denaro dei danni all’immobile.

Restituzione della caparra per affitto: entro quando arriva

Qualora il proprietario abbia accertato le buone condizioni dell’immobile locato e la presenza di tutti i pagamenti del canone, la caparra di affitto viene restituita quando l’inquilino consegna le chiavi al locatore.

Anche nel caso dell’affitto breve, come per esempio per la locazione di alberghi, ostelli o altre strutture ricettive, la restituzione della caparra di affitto della casa vacanze deve avvenire al termine del soggiorno. Tuttavia, è utile sapere che, se il proprietario si è astenuto ingiustamente dalla restituzione del deposito cauzionale nel giorno della consegna delle chiavi, l’inquilino avrà fino a 10 anni dal termine del rapporto contrattuale per richiedere il versamento dovuto.