Ravvedimento speciale, più per tempo per i contribuenti: termine prorogato al 20 dicembre

Il termine ultimo per accedere al ravvedimento speciale è stato prorogato al 20 dicembre 2023. A cosa devono stare attenti i contribuenti

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Sono stati riaperti i termini del ravvedimento speciale. A rendere nuovamente operativa la misura è un emendamento alla legge di conversione del Decreto Legge n. 132/2023 – anche conosciuto come Decreto Proroghe – che è stato pubblicato direttamente sulla Gazzetta Ufficiale del 28 novembre 2023. Grazie alla riapertura dei termini del ravvedimento speciale, i contribuenti hanno tempo fino al prossimo 20 dicembre 2023 per poter provvedere alla definizione agevolata delle violazioni dichiarative, le quali sono state previste direttamente dall’istituto. L’operazione può essere effettuata attraverso il versamento, in un’unica soluzione, di quanto dovuto. Verranno, in questo modo, rimosse le eventuali irregolarità ed omissioni.

Ad introdurre il ravvedimento speciale è stata l’articolo 1, commi 174-178 della Legge n. 197/2022 (ossia la Legge di Bilancio). La misura permette di regolarizzare degli errori che sono stati commessi all’interno delle dichiarazioni dei redditi. Queste devono essere state presentate regolarmente e validamente dai diretti interessati per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021. I beneficiari di questa misura hanno la possibilità di usufruire delle sanzioni ridotte a 1/18 del minimo e ad una dilazione in otto rate. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo come funziona la misura.

Ravvedimento speciale fino al 20 dicembre

La Legge n. 170 di conversione del Decreto Proroghe è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28 novembre 2023. Il legislatore ha provveduto a confermare la posticipazione dei termini per accedere al ravvedimento speciale, che è stato introdotto attraverso la Legge n. 97/2022.

La nuova norma, in estrema sintesi, prevede il differimento dei termini per l’adesione al ravvedimento speciale. A beneficiarne potranno essere i soggetti che entro il termine del 30 settembre 2023 non abbiano provveduto a perfezionare la procedura di regolarizzazione prevista dall’articolo 1, commi da 174 a 178, della Legge n. 197 del 29 dicembre 2022. Questi soggetti hanno la possibilità di procedere con la regolarizzazione della propria posizione entro il termine ultimo del 20 dicembre 2023. Dovranno provvedere a saldare quanto dovuto in un’unica soluzione e a rimuovere le irregolarità o le eventuali omissioni entro la stessa data.

In un primo momento la norma prevedeva che la rimozione delle violazioni ed il pagamento delle somme dovute o la prima rata sarebbe dovuta avvenire entro lo scorso 30 settembre 2023. I benefici previsti dal ravvedimento speciale permetto di accedere ad una riduzione delle sanzioni a 1/18 del minimo e la possibilità di dilazionare il debito in 8 rate.

La nuova norma permette a quanti non hanno ancora provveduto a mettersi in regola di effettuare il pagamento in un’unica soluzione entro e non oltre il prossimo 20 dicembre 2023.

Il riepilogo delle regole

Lo scorso 2 ottobre 2023 (in realtà il termine era il 30 settembre 2023, ma cadendo di sabato ha fatto slittare la scadenza di due giorni) i contribuenti avrebbero dovuto saldare in un’unica soluzione quanto dovuto per la misura agevolativa, che è stata introdotta attraverso la Legge di Bilancio 2023. Questa misura è conosciuta come ravvedimento speciale.

In deroga all’ordinaria disciplina del ravvedimento operoso, la Finanziaria 2023 – articolo 1, commi da 174 a 178 – permette di regolarizzare le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e quelli relativi ai periodi precedenti. Per poter accedere a questo strumento, le violazioni non devono essere già state contestate alla data del versamento del dovuto (che può essere effettuato in un’unica soluzione o alla prima rata). i contribuenti, inoltre, dovranno provvedere alla rimozione delle irregolarità o dell’omissione e al pagamento di quanto dovuto. L’importo da versare risulta essere costituito dall’imposta, dagli interessi e dalle sanzioni: queste vengono ridotte a 1/18 del minimo edittale irrogabile. Il versamento avrebbe dovuto essere stato effettuato entro lo scorso 2 ottobre 2023.

Il versamento può essere effettuato anche in un massimo di otto rate di pari importo. La scadenza della prima rata era il 30 settembre 2023 (vale sempre lo stesso ragionamento: cadendo di sabato il termine è stato prorogato al successivo 2 ottobre 2023). Sostanzialmente questa prima scadenza è stata posticipata dal Decreto Proroghe al prossimo 20 dicembre 2023.

Ravvedimento speciale: alcuni chiarimenti

Nel tentativo di chiarire i dubbi dei diretti interessati sulla rateizzazione del ravvedimento speciale, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di FAQ lo scorso 28 giugno 2023.

Uno dei dubbi che attanagliano i contribuenti è se i termini previsti dal Decreto Bollette di versamento della seconda e della terza rata – previste rispettivamente il 31 ottobre ed il 30 novembre 2023 – delle somme relative al ravvedimento speciale si debbano applicare anche alle regolarizzazioni rispetto alle quali il versamento della prima rata era stato effettuato entro il 31 marzo 2023. E per la quali, soprattutto, la normativa in vigore al momento della definizione prevedeva il versamento della seconda e della terza rata rispettivamente entro il 30 giugno 2023 ed il 30 settembre 2023.

L’Agenzia delle Entrate, dopo aver riepilogato la normativa di riferimento, ha sottolineato quanto segue:

  • il termine del versamento unico o della prima delle 8 rate ai fini del perfezionamento della definizione in parola viene posticipato dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023;
  • avendo rimodulato i termini di versamento delle successive due rate, i termini sono diventati rispettivamente al 31 ottobre 2023 e al 30 novembre 2023;
  • viene stabilito al 20 dicembre 2024 il termine ultimo di pagamento rateale (si rammenta, in questo senso, che dalla quarta all’ottava rata le scadenze sono ora rispettivamente fissate al 20 dicembre 2023, 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre 2024).

L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che i termini di versamenti citati si devono applicare anche ai ravvedimenti speciali già in essere. Le FAq, quindi, risultano essere di particolare importanza, perché chiariscono tutti i dubbi relativi al ravvedimento speciale.

In sintesi

I contribuenti hanno tempo fino al 20 dicembre 2023 per poter accedere al ravvedimento speciale. Il termine è stato prorogato. Chi non fosse stato in grado di farlo fino a questo momento, ha ancora un po’ di giorni.