Manovra, non solo rincari: su questi prodotti si riduce l’Iva

Il Governo inserisce in manovra la riduzione dell'Iva per alcuni beni di prima necessità, ma il Codacons protesta per il risparmio irrisorio

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il Governo del neo presidente del Consiglio Giorgia Meloni non si è fatto trovare impreparato al primo grande appuntamento dal suo ingresso in Parlamento, quella legge di Bilancio tanto discussa che, negli scorsi giorni, è stata ben spiegata in conferenza stampa. Come sottolineato dalla premier, infatti, per le misure inserite in manovra sono stati messi sul piatto 35 miliardi, un grande tesoretto che servirà all’esecutivo per trasformare dalle parole ai fatti quanto inserito nel documento di economia e finanza.

Le misure, come sempre, hanno lasciato spazio a tante discussioni e polemiche. Se a lasciare tutti scontenti sono stati gli aumenti sulle accise del tabacco, o ancora sul taglio dello sconto delle accise sui carburanti, il Governo di destra ha provato a fare l’occhiolino a sinistra mettendo sul piatto anche una riduzione dell’Iva per prodotti che, in passato, erano stati d’interesse dell’opposizione.

Non solo rincari, per cosa viene ridotta l’Iva

Nella legge di Bilancio, che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre prossimo per evitare l’esercizio provvisorio, il Governo presieduto dalla premier Giorgia Meloni ha deciso di mettere mano all’Iva su prodotti di prima necessità come assorbenti e pannolini adottando la via del taglio che per tanti anni la sinistra ha provato ad apportare a questi prodotti. Come spiegato dalla stessa presidente del Consiglio in conferenza stampa, infatti, su questi prodotti l’Iva passerà dal 10 al 5%.

Si tratta di una nuova riduzione in quanto, nel passato recente, il taglio dell’Iva sugli assorbenti era stato applicato dal precedente governo Draghi che aveva deciso di ridurla dal 22 al 10%. La riduzione dell’aliquota fiscale su questi prodotti si trova già all’interno della bozza della legge di Bilancio 2023 e, salvo cambi di idee dell’ultimo minuto, sarà tra le misure che andranno in approvazione a fine 2022. Meloni, commentando la scelta della riduzione, ha infatti sottolineato che si tratta di una misura fortemente voluta e senza precedenti nei governi degli ultimi anni.

Lo stesso Salvini, leader della Lega e tra gli altri anche vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, ha commentato soddisfatto: “Finalmente il taglio è realtà grazie al centrodestra dopo anni di chiacchiere di sinistra”.

Riduzione dell’Iva, il Codacons non ci sta

Ma come spesso capita, anche la riduzione dell’Iva su assorbenti e prodotti per l’infanzia non ha lasciato del tutto contente le associazioni. Su tutti il Codacons che ancora una volta ha puntato il dito contro le misure adottate dal Governo perché non ritenute sufficienti. La riduzione dell’Iva dal 10 al 5%, secondo il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, determinerà infatti un risparmio quasi irrisorio per le tasche degli italiani, con appena 20 centesimi di riduzione.

Nello specifico, infatti, considerando che una donna spende 126 euro di media all’anno per gli assorbenti, con la riduzione dal 10 al 5% il risparmio effettivo sarebbe di appena 6 euro. Stessa cosa per quanto riguarda i beni per l’infanzia che, data la differenza di prezzo di marca in marca, potrebbe regalare uno “sconto” massimo di un euro. Per gli omogeneizzati, infatti, il vantaggio è minimo in quanto il risparmio complessivo in un anno potrebbe non superare i 25 euro.