Lipe 2024, le scadenze in vigore quest’anno. Come compilare il modello correttamente

Si avvicina la scadenza per inviare telematicamente il modello Lipe 2024. L'operazione deve essere effettuata direttamente dal contribuente

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Uno degli adempimenti più importanti che sono in capo ai titolari di partita Iva (con l’esclusione dei forfettari) è la compilazione del Modello Lipe, necessario per le comunicazioni telematiche trimestrali relative alla liquidazione dell’imposta sul valore aggiunto. La compilazione e l’inoltro delle Lipe, oltre ad essere un adempimento imposto dalla legge, costituisce un momento importante per effettuare una verifica contabile e fiscale per le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione.

Nel Modello Lipe, infatti, devono essere inserite tutte le operazioni attive e passive effettuate nel corso di un trimestre da un soggetto Iva. Devono essere inseriti, inoltre, i dati relativi alle situazioni di debito o credito Iva. Ogni tre mesi, in altre parole, questi soggetti sono tenuti ad inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati contabili delle operazioni che hanno effettuato.

Entro quando deve essere assolto questo adempimento? Il termine entro il quale deve essere effettuato l’invio di questi dati è la fine del secondo mese successivo al trimestre di riferimento.

Nel 2023 è stata estesa la platea dei soggetti che possono accedere alle bozze delle comunicazioni delle liquidazioni trimestrali: adesso le possono visionare anche quanti hanno optato per la liquidazione trimestrale dell’Iva e vi possono accedere anche quanti applicano dei metodi specifici per la determinazione dell’Iva, come chi stia svolgendo un’attività agricola.

Lipe, il calendario delle liquidazioni periodiche

La comunicazione relativa alle liquidazioni periodiche Iva – ossia l’adempimento Lipe 2024 – deve essere effettuata direttamente dal contribuente, che, per l’operazione, si può appoggiare ad un intermediario di sua fiducia.

Per il 2024 le scadenze trimestrali variano a seconda del periodo di riferimento. Sono state fissate come segue:

  • 31 maggio 2024 per il primo trimestre;
  • 30 settembre 2024 per il secondo trimestre;
  • 2 dicembre 2024 per il terzo trimestre;
  • 28 febbraio 2025 per il quarto trimestre 2024. In questo caso i titolari di partita Iva possono evitare di inviare il Modello Lipe nel caso in cui i dati siano stati inseriti all’interno della dichiarazione annuale Iva, che deve essere inviata entro il 28 febbraio 2025. La scadenza naturale della dichiarazione annuale è il 30 aprile 2025: per evitare il doppio invio è necessario anticipare questo adempimento.

Invio con la Dichiarazione Iva

Nel caso in cui si presenta la Lipe relativa al quarto trimestre 2024, come abbiamo accennato, l’invio può essere effettuato contestualmente alla dichiarazione Iva annuale. Il termine ultimo per effettuare questo inoltro, però, è fissato al 30 aprile 2025.

Chi dovesse effettuare l’operazione entro la fine del mese di febbraio 2025 e dovesse inviare anche il Quadro VP, non deve trasmettere anche la Lipe. In altre parole anticipando la dichiarazione annuale Iva, evita di fare un’operazione

Lipe 2024, modello ed istruzioni

Chiarito sostanzialmente il calendario e le scadenze entro le quali assolvere questi adempimenti, è bene rammentare le istruzioni per procedere con la predisposizione e con l’invio telematico dei dati relativi alle comunicazioni periodiche trimestrali dell’Iva.

Rispetto agli anni passati nel 2024 non sono state introdotte novità di rilievo che vadano ad impattare con l’operatività. Quanti si accingono ad effettuare l’operazione devono semplicemente rispettare le specifiche tecniche previste per l’invio telematico delle comunicazioni trimestrali Iva. È necessario, quindi, predisporre un file xml nel quale dovranno essere inseriti:

  • i dati anagrafici necessari per identificare il soggetto a cui si riferisce la comunicazione;
  • i dati relativi alle operazioni di liquidazione Iva che sono state effettuate nel trimestre di riferimento;
  • i dati relativi all’eventuale dichiarante.

Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione un software gratuito attraverso il quale compilare il Modello Lipe.

Entrando un po’ più nel dettaglio, il contribuente – o eventualmente l’intermediario abilitato sul quale si è appoggiato – deve effettuare le seguenti operazioni:

  • attraverso la funzione Sigillo presente nel portale fatture e corrispettivi deve apporre la firma;
  • attraverso l’apposita funziona interna deve effettuare il controllo;
  • inviare telematicamente.

Per concludere è importante controllare l’eventuale presenza di un credito Iva relativo alla dichiarazione dell’anno precedente. Nel caso in cui questo sia presente è necessario compilare il Quadro VP9, che permette la compensazione attraverso un Modello F24 – effettuando una compensazione interna – o la detrazione interna nelle liquidazioni Iva periodiche che dovranno essere effettuate per i periodi successivi.

Le novità del 2024 relative alle Lipe

Nel corso degli ultimi anni le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’Iva precompilate sono state progressivamente estese. Attraverso il Decreto Sostegni dal 1° luglio 2021 la documentazione è stata messa a disposizione dei soggetti passivi Iva, che sono residenti e stabiliti nel nostro Paese. Attraverso un provvedimento datato 8 luglio 2021 sono stati individuati i soggetti che devono effettuare la liquidazione trimestrale dell’Iva.

Nel 2023 è arrivata un’ulteriore novità: è stata allargata ulteriormente la platea dei soggetti che possono accedere alle bozze delle comunicazioni. Dal 12 gennaio 2023 la possono utilizzare:

  • i contribuenti che effettuano la liquidazione dell’iva trimestralmente;
  • i contribuenti che devono applicare uno specifico metodo per la determinazione dell’Iva ammessa in detrazione. Gli esempi più eclatanti in questo senso sono costituiti da quanti esercitano attività agricole o connesse, come gli agriturismi;
  • i contribuenti che sono stati sottoposti a fallimento o liquidazione coatta amministrativa.

Questi soggetti, accedendo al proprio cassetto fiscale, hanno la possibilità di convalidare le bozze dei registri Iva od optare per la modifica o l’integrazione dei dati indicati.

Parlando da un punto di vista dell’adempimento, invece, non ci sono delle novità per il 2024. Alcune modifiche alle regole, infatti, vanno ad impattare esclusivamente sui versamenti dell’imposta, che, ad ogni modo, devono sempre essere indicati all’interno delle comunicazioni Lipe. Il Decreto legislativo sugli adempimenti fiscali – all’articolo 9 – ha alzato la soglia minima per effettuare i versamenti dell’Iva e delle ritenute Irpef sui redditi maturati per il lavoro autonomo.

In sintesi

I titolari di partita Iva – con l’esclusione per quanti hanno optato per il regime forfettario – devono inviare telematicamente la Lipe, con la quale comunicano le operazioni Iva attive e passive.

Le operazioni deve essere effettuate trimestralmente rispettando un calendario predisposto dall’Agenzia delle Entrate.