Il dl Rilancio ha riconosciuto la possibilità ai Comuni di procedere con uno sconto del 20% sul pagamento di Imu e Tari. Si tratta di un’opzione che viene lasciata a discrezione delle amministrazioni locali: ogni singoli ente decide in autonomia a chi destinare lo sconto con applicazione della riduzione delle aliquote e delle tariffe delle entrate tributarie e patrimoniali.
Anche quest’anno possono beneficiare dello sconto del 20% su Imu e Tari tutti i contribuenti che soddisfano due condizioni precise. Vediamo insieme quali sono.
Indice
Sconto 20% Imu e Tari, quando viene applicato
Ci sono delle condizioni che i contribuenti devono rispettare per ottenere lo sconto del 20% su Imu e Tari. La prima è pagare mediante domiciliazione bancaria: i comuni hanno infatti piena facoltà di stabilire una “riduzione fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle proprie entrate tributarie e patrimoniali” solo se il cittadino contribuente provveda al pagamento tramite addebito diretto del pagamento su conto corrente bancario o postale, secondo quanto riportato dall’articolo 118 ter “Riduzione di aliquote e tariffe degli enti territoriali in caso di pagamento mediante domiciliazione bancaria”.
La seconda condizione per avere lo sconto è che il comune deve approvare la delibera sulla riduzione di aliquote e tariffe delle proprie entrate tributarie. La percentuale di sconto, qualora quest’ultimo dovesse essere riconosciuto, non è stata fissata uguale per tutti. Nulla vieta quindi alle amministrazioni comunali di approvare comunque lo sconto ma in una misura minore al 20%.
Sconto del 20% su Imu e Tari, come fare per averlo
Per avere la possibilità di pagare Imu e Tari con uno sconto fino al 20% basta comunicare al proprio Comune la volontà di procedere al pagamento tramite addebito sul conto corrente. Sul sito istituzionale di ogni Comune sono riportate regole ed eventuale procedura da seguire per usufruire dello sconto.
Il modulo per beneficiare dello sconto Imu e Tari è scaricabile dal sito del Comune di residenza oppure è possibile recarsi direttamente nell’Ufficio Tributi e richiederne una copia.
Imu, le date dei pagamenti 2022
L’Imu si paga in due rate:
- entro il 16 giugno 2022 deve essere versato l’acconto: ai fini del calcolo è possibile avvalersi delle aliquote approvate per l’anno scorso dal proprio Comune;
- il saldo IMU è invece dovuto entro la scadenza del 16 dicembre 2022. In tal caso, i contribuenti dovranno prendere come riferimento operativo il regolamento pubblicato sul portale dedicato del MEF entro il 28 ottobre. In caso di aumento dei valori, con il saldo bisognerà pagare la quota aggiuntiva eventualmente dovuta a conguaglio.
Tari, le date dei pagamenti 2022
La scadenza della Tari varia da comune a comune, per questo si consiglia di prendere visione dei regolamenti locali. Nella maggior parte dei casi la scadenza della tassi dei rifiuti è ripartita in tre tranche:
- 1° acconto entro la fine di aprile;
- 2° acconto entro la fine di luglio;
- saldo entro la fine dell’anno.