La dichiarazione Iva deve essere inviata entro il 30 aprile 2024. L’Agenzia delle Entrate ha già provveduto a mettere a disposizione il modello definitivo da utilizzare con le relative specifiche tecniche. A questo punto spetta unicamente ai contribuenti fare la loro parte e provvedere ad inviare telematicamente il documento.
L’AdE ha approvato il modello della dichiarazione Iva con un apposito provvedimento dello scorso 15 gennaio 2024. Gli uffici tributari hanno messo a disposizione dei contribuenti e dei professionisti il Modello IVA/2024 e il Modello IVA base/2024. Ed hanno provveduto a fornire le necessarie istruzioni per la compilazione. Con un diverso provvedimento – datato 26 gennaio 2024 – l’Agenzia delle Entrate ha approvato anche le specifiche tecniche.
Il modello della dichiarazione Iva 2024 prevede alcune novità, tra le quali ricordiamo la soppressione del quadro CS, che si riferisce direttamente al contributo straordinario che è stato previsto dal Decreto Energia e che permetteva ai soggetti passivi di assolvere gli adempimenti previsti dalla normativa.
La dichiarazione Iva, inoltre, ha dovuto accogliere alcune modifiche normative, tra le quali c’è la rimodulazione della percentuale di compensazione per le attività relative all’agricoltura.
Indice
Dichiarazione Iva 2024: la deadline è fissata al 30 aprile
La dichiarazione Iva 2024 – che si riferisce al periodo d’imposta 2023 – al momento è online e deve essere ufficialmente inviata entro e non oltre la scadenza fissata al 30 aprile 2024. Ad approvare il modello da utilizzare è stato un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate diffuso lo scorso 15 gennaio 2024. Con un altro provvedimento – datato 26 gennaio 2024 – sono state approvate le specifiche tecniche.
I contribuenti hanno la possibilità di scaricare la dichiarazione Iva direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate, accedendo con le proprie credenziali (si possono utilizzare lo SPID, la CIE o la Carta Nazionale Servizi). E possibile, inoltre, scaricare le istruzioni per la compilazione.
Il modello deve essere inviato esclusivamente telematicamente all’Agenzia delle Entrate. L’operazione può essere effettuata in uno dei seguenti modi:
- personalmente dal dichiarante;
- appoggiandosi ad un intermediario, che deve essere abilitato ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del DPR n. 322 del 22 luglio 1998;
- attraverso degli altri soggetti incaricati, tra i quali ci sono le Amministrazioni dello Stato;
- attraverso delle società appartenenti allo stesso gruppo.
Le novità introdotte quest’anno
La nuova dichiarazione Iva, rispetto al modello che era stato adottato lo scorso anno, recepisce tutte le novità legislative collegate con l’anno d’imposta 2023. Sicuramente uno dei cambiamenti più importanti riguarda la soppressione del quadro CS, che veniva utilizzato per gestire il contributo straordinario introdotto attraverso il Decreto Energia 2022. Questo particolare riquadro era importante per dare la possibilità ai soggetti passivi di assolvere gli adempimenti previsti dalla normativa.
Le modifiche, comunque vada, sono andate ad impattare anche su altri riquadri. Una di queste è quella relativa allo spazio riservato per accogliere la rimodulazione della percentuale di compensazione che viene riservata alle attività relative all’agricoltura.
Cosa prevede il modello definitivo
A fare il punto della situazione sulle novità relative alla dichiarazione Iva 2024 ci ha pensato la parte iniziale delle istruzioni. Entrando un po’ più nel dettaglio, di particolare importanza è la sezione Istruzioni generali, nella quale sono ricapitolati i quadri che hanno registrato le principali modifiche.
Soffermandosi in particolare al quadro VA – all’interno della sezione 2 – è stato completamente eliminato il rigo VA16, che veniva utilizzato dai soggetti che – a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid 19 – avevano usufruito della sospensione dei versamenti.
Soppresso anche il quadro VB, al cui interno venivano indicati gli estremi identificativi dei rapporti finanziari da parte di quei soggetti che, in passato, si sono avvalsi della possibilità di versare le sanzioni in misura ridotta come previsto dall’articolo 2, comma 36-vicies ter, del Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011, n. 138.
Alcune modifiche sono andate ad impattare anche sul quadro VE. All’interno della sezione 1, nel rigo VE4, è stata inserita una nuova percentuale di compensazione. Qui i diretti interessati devono indicare le operazioni attive con percentuale di compensazione pari al 7%.
Risultano essere stati rinumerati i righi successivi ed è stato completamente soppresso quello nel quale dovranno essere indicate le operazioni attive con una percentuale pari al 9,5%.
Le altre novità introdotte nella dichiarazione Iva 2024
Le novità relative alla dichiarazione Iva 2024 non finiscono qui. Alcune modifiche sono andate ad impattare anche sul quadro VF, che è cambiato nel seguente modo:
- all’interno della sezione 1 è stata introdotta una nuova percentuale di compensazione. Nello specifico la novità si trova al rigo VF5: deve essere utilizzata per indicare le operazioni passive con una percentuale di compensazione che è pari al 7%. Ma questo non è tutto: sono stati anche rinumerati i righi successivi e risulta essere stato soppresso il rigo dove dovevano essere indicate le operazioni passive che prevedono una percentuale di compensazione pari al 9,5%;
- soppresso il campo 9 nella sezione 3-A nel rigo VF34;
- aggiunta una nuova percentuale di compensazione all’interno del rigo VF42 – siamo nella sezione 3-B – che serve a indicare le operazioni con percentuale di compensazione pari al 7%. Contestualmente è stato soppresso il rigo nel quale venivano indicate le operazioni con percentuale di compensazione al 9,5%.
Novità anche nella sezione 2 del quadro VL dove – più precisamente al rigo VL8 – è stato inserito il campo 3: questo nuovo spazio serve per riuscire a indicare l’eccedenza di credito che risulta dall’ultima dichiarazione del Gruppo Iva cessato o dall’ultimo Prospetto Iva 26 PR della liquidazione Iva di gruppo cessata.
Modificata anche la sezione 3: in questo caso all’interno del quadro VO – e nello specifico nel rigo VO36 che viene utilizzato da quanti esercitano l’attività oleoturistica – è stata introdotta nuovamente la casella che serve a comunicare la revoca dell’opzione per il regime ordinario.
In sintesi
Entro il 30 aprile 2024 è necessario inviare la comunicazione Iva. L’operazione deve essere effettuata telematicamente. I nuovi modelli sono stati approvati dall’Agenzia delle Entrate direttamente ad inizio anno.
I contribuenti devono stare attenti alle novità che sono state introdotte da questa e che servono a recepire i nuovi provvedimenti legislativi.