Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il bollettino delle entrate tributarie 2023, rendendo noti i dati relativi ai primi otto mesi dell’anno e quanto ha incassato lo Stato grazie all’incremento delle imposte dirette.
Vediamo, nel dettaglio, cosa dicono i numeri.
Di quanto sono aumentate le entrate IRPEF e IRES
Analizzando il gettito IRPEF, che si è attestato a 146.454 milioni di euro (+10.313 milioni di euro, pari a +7,6%), dal bollettino MEF è emerso che questo deriva principalmente da:
- ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato, per un totale di 63.854 milioni di euro (+3.713 milioni di euro, pari a un aumento del 6,2% rispetto all’anno scorso);
- ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico, pari a 58.958 milioni di euro (+5.086 milioni di euro, ovvero +9,4%);
- ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi per 8.962 milioni di euro (+366 milioni di euro, pari a +4,3%);
- ritenute a titolo di acconto applicate ai pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per le spese per le quali spetta la detrazione d’imposta, per un totale di 2.332 milioni di euro (-16 milioni di euro, con inflessione pari a –0,7%);
- versamenti in autoliquidazione per 12.348 milioni di euro (+1.164 milioni di euro, pari a +10,4%).
L’IRES invece è risultata pari a 27.662 milioni di euro, registrando un aumento di +3.388 milioni di euro, corrispondente a una crescita di gettito pari a +14,0%. Mentre dall’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale sono affluiti 7.028 milioni di euro (+69 milioni di euro rispetto al 2022).
IVA e imposte indirette: le stime
Per quanto riguarda le entrate IVA, queste sono risultate pari a 108.175 milioni di euro (+2.697 milioni di euro, c’è stata cioè una crescita del +2,6%), di cui:
- 95.338 milioni di euro (+4.932 milioni di euro, pari a +5,5%) derivano dalla componente relativa agli scambi interni, di
- cui 10.068 milioni di euro (+962 milioni di euro, pari a +10,6%) dai versamenti delle P.A. a titolo di split payment (L. n. 190/2014);
- 12.837 milioni di euro (-2.235 milioni di euro, pari a –14,8%) affluiscono dal prelievo sulle importazioni.
Il gettito delle imposte sulle transazioni presenta invece i seguenti andamenti:
- l’imposta di registro ha generato entrate per 3.666 milioni di euro (-26 milioni di euro, pari a –0,7%);
- l’imposta di bollo per 4.536 milioni di euro (-750 milioni di euro, pari a –14,2%);
- le tasse e le imposte ipotecarie per 1.159 milioni di euro (-33 milioni di euro, pari a –2,8%);
- i diritti catastali e di scritturato per 463 milioni di euro. (-18 milioni di euro, pari a –3,7%).
Infine, tra le altre imposte sugli affari, l’imposta sulle assicurazioni ammonta a 363 milioni di euro (-52 milioni di euro, pari a –12,5%), mentre i canoni di abbonamento radio e TV risultano pari a 1.109 milioni di euro (-47 milioni di euro, pari a –4,1%), le concessioni governative a 536 milioni di euro e le tasse automobilistiche a 204 milioni di euro (+11 milioni di euro, pari a +5,7%).
Accise su gas e energia: quanto ha guadagnato lo Stato
Stando a quanto riportato dal bollettino MEF:
- l’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) si attesta a 15.557 milioni di euro (+3.703 milioni di euro, pari a +31,2%);
- l’accisa sull’energia elettrica e addizionali ammonta a 1.844 milioni di euro (-87 milioni di euro, pari a –4,5%);
- l’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) ha generato entrate per 1.666 milioni di euro (-909 milioni di euro, pari a –35,3%).
Giochi, tabacchi e successioni: gli incassi
Infine, il MEF ha reso noti anche gli incassi derivanti dalle tasse su giochi, tabacchi e successioni, indicando dove lo Stato ha guadagno di più e dove invece ha incassato meno rispetto al 2022.
È negativo il gettito delle imposte il cui andamento non è direttamente legato alla congiuntura economica (-24,6%), e in particolare:
- le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) sono risultate pari a 5.131 milioni di euro (-4.334 milioni di euro, pari a -45,8%);
- il gettito delle attività da gioco per le imposte indirette (lotterie e delle altre attività di gioco) è stato invece di 4.627 milioni di euro (-4.444 milioni di euro, pari a -49,0%).
Guadagni maggiori invece dal gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi, che ammonta a 7.216 milioni di euro (+54 milioni di euro, pari a un incremento del +0,8%). Infine, le altre imposte indirette, anche l’imposta sulle successioni e donazioni ha fatto registrare incassi maggiori, con entrate per 670 milioni di euro (+25 milioni di euro, con uno sbalzo in avanti del +3,9%).
Resi noti anche gli incassi di IRAP, IMU e TASI
Le entrate derivanti dagli enti territoriali del periodo gennaio-agosto 2023, secondo il bollettino del Ministero, sono state pari a 39.566 milioni di euro, in aumento di 1.828 milioni di euro (+4,8%) rispetto al periodo precedente.
Le stime, nello specifico, dicono che:
- gli incassi da IRAP risultano pari a 17.380 milioni di euro (+793 milioni di euro, pari a +4,8%). Dai soggetti privati affluiscono 9.687 milioni di euro (+345 milioni di euro, pari a +3,7%) e dalle amministrazioni pubbliche 7.693 milioni di euro (+448 milioni di euro, pari a +6,2%);
- gli incassi da Imposta municipale propria IMU ammontano a 9.545 milioni di euro (+52 milioni di euro, pari a +0,5%);
il gettito derivante da TASI si attesta a 39 milioni di euro (-10 milioni di euro, pari a –20,4%).
A queste imposte territoriali si vanno ad aggiungere infine:
- l’Addizionale regionale all’IRPEF, le cui entrate del periodo si attestano a 9.055 milioni di euro (+674 milioni di euro, pari a +8,0%). Dai soggetti privati derivano 5.392 milioni di euro (+470 milioni di euro, pari a +9,5%) e dalle amministrazioni pubbliche 3.663 milioni di euro (+204 milioni di euro, pari a +5,9%);
- l’Addizionale comunale all’IRPEF, per cui il gettito ammonta a 3.547 milioni di euro (+319 milioni di euro, pari a +9,9%). Dai soggetti privati derivano 2.227 milioni di euro (+229 milioni di euro, pari a +11,5%), mentre dalle amministrazioni pubbliche 1.320 milioni di euro (+90 milioni di euro, pari a +7,3%).
Incassi totali
Secondo quanto certificato dal MEF, nel periodo gennaio-agosto 2023, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 356.999 milioni di euro, con un incremento di 13.295 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+3,9%). Le imposte dirette si attestano a 202.710 milioni di euro (+13.094 milioni di euro, pari a +6,9%) e le imposte indirette risultano pari a 154.289 milioni di euro (+201milioni di euro, pari a +0,1%).
Nel periodo gennaio-agosto 2023, le somme utilizzate in compensazione dall’Erario ammontano a 31.771 milioni (+2.261 milioni di euro, pari a +7,7%) di cui:
- 13.171 milioni di euro (+347 milioni di euro, pari a +2,7%) sono relativi alle imposte dirette;
- 17.895 milioni di euro (+1.822 milioni di euro, pari a +11,3%) alle imposte indirette;
- 705 milioni di euro (+92 milioni di euro, pari a +15,0%) alle entrate degli enti territoriali.
In conclusione, nel periodo gennaio-agosto 2023, le entrate del Bilancio dello Stato hanno registrato incassi per 352.442 milioni di euro (+21.969 milioni di euro, pari a +6,6%). Le imposte dirette hanno evidenziato un incremento delle entrate pari al 7,9% mentre le imposte indirette hanno segnato un aumento pari al 5,1%.