Scadenze fiscali condomini, Comunicazione Anagrafe Tributaria il 4 aprile: cos’è e a chi tocca farla

Nel vasto panorama delle scadenze fiscali italiane, una data che spicca per i condomini è il 4 aprile 2024. Vediamo cos'è e a chi tocca presentare la Comunicazione Anagrafe Tributaria

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 28 Marzo 2024 11:42

Nel vasto panorama delle scadenze fiscali italiane, una data da segnarsi nel calendario che spicca per i condomini è quella del 4 aprile 2024. In questa giornata, gli amministratori di condominio hanno l’obbligo di effettuare una comunicazione fondamentale all’Anagrafe Tributaria.

Con l’estensione dei termini, la scadenza è stata spostata dal 16 marzo al 4 aprile 2024, assicurando così più tempo per inviare al Fisco i dati relativi agli interventi condominiali e le opzioni per i bonus edilizi.

La proroga per l’invio della Comunicazione all’Anagrafe Tributaria non influisce sul calendario della campagna dichiarativa 2024. Inoltre, per semplificare ulteriormente gli adempimenti, il provvedimento esonera dall’invio dei dati nel caso in cui tutti i condòmini abbiano optato per la cessione del credito o lo sconto sul corrispettivo dovuto anziché utilizzare direttamente la detrazione fiscale per gli interventi sulle parti comuni.

Ma di cosa si tratta esattamente e chi deve provvedere all’adempimento? Ma soprattutto, cosa si rischia se non si rispetta questa scadenza?

Cos’è la Comunicazione all’Anagrafe Tributaria

La Comunicazione all’Anagrafe Tributaria che riguarda i condomini è un adempimento che prevede l’invio dei dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente per lo stabile e dallo stabile. Queste spese sono legate agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali. Nella comunicazione viene richiesto di includere anche le spese relative all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, purché questi siano comunque destinati all’arredo delle parti comuni degli immobili oggetto di ristrutturazione.

È importante sottolineare che nella comunicazione devono essere indicate le quote di spesa imputate ai singoli condomini, non quindi i costi complessivi.

Chi è coinvolto e come avviene la trasmissione

L’adempimento riguarda gli amministratori di condominio, i quali devono trasmettere i dati richiesti all’Anagrafe Tributaria. È fondamentale rispettare le modalità di trasmissione, che avviene esclusivamente in via telematica.

Le modalità tecniche di trasmissione sono definite dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 9 luglio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 165 del 18 luglio 2001, che ha introdotto la possibilità di utilizzare il Servizio Telematico per le comunicazioni all’Anagrafe Tributaria e ha definito le regole per l’invio.

Attenzione però, prima della trasmissione telematica è necessario predisporre il file contenente le comunicazioni oggetto della trasmissione. E per operare tale predisposizione l’utente può ricorrere a pacchetti software di mercato oppure i relativi pacchetti software che l’Agenzia delle Entrate ha da tempo messo a disposizione nella sezione Software del sito agenziaentrate.gov.it.

Cosa rischiano i condomini se non si rispetta la scadenza del 4 aprile

La comunicazione all’Anagrafe Tributaria del 4 aprile rappresenta un adempimento cruciale per gli amministratori di condominio. Trasmettere in modo accurato e tempestivo i dati relativi alle spese condominiali è fondamentale per la corretta gestione fiscale e amministrativa degli immobili residenziali.

Gli amministratori possono agire direttamente o tramite intermediari abilitati, avvalendosi dei servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. È possibile utilizzare i prodotti software di controllo e predisposizione dei file resi disponibili gratuitamente dall’Agenzia stessa.

Rispettare i termini e le modalità di trasmissione è essenziale per evitare sanzioni e garantire la conformità alle normative vigenti. Nello specifico, Nei casi di omessa trasmissione dei dati o comunicazione inviata tardivamente scatta la sanzione di 100 euro per ogni comunicazione, nella misura massima di 50mila euro.