Rottamazione quater prossima scadenza il 31 luglio. Primo appuntamento per i riammessi

Entro il 31 luglio 2025 (con i consueti cinque giorni di tolleranza) è necessario passare alla cassa per la nuova rata della rottamazione quater. Pagano anche i riammessi

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

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Si avvicina la deadline del 31 luglio 2025 per effettuare il versamento della nona rata della rottamazione quater. Entro questa data devono provvedere ad effettuare il pagamento i contribuenti che sono in regola con il versamento delle precedenti rate. Devono passare alla cassa anche quanti sono stati riammessi alla definizione agevolata, che entro lo scorso 30 aprile 2025 hanno presentato la domanda. In questo caso è necessario versare la prima o l’unica rata.

Rottamazione quater, dove trovare i moduli di pagamento

Per effettuare i pagamenti relativi alla rottamazione quater è possibile trovare i moduli di pagamento all’interno della comunicazione delle somme dovute, che è stata inviata direttamente dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Copia della stesso è disponibile accedendo al sito della stessa AdER.

Nel caso in cui il pagamento non dovesse essere effettuato o venga effettuato oltre il termine dovuto – o il versamento sia stato effettuato per un importo parziale – il contribuente perde i benefici previsti dalla definizione agevolata. Gli importi che il contribuente ha versato fino a questo momento vengono considerati come un acconto delle somme dovute. Considerando i cinque giorni di tolleranza concessi dalla legge, vengono considerati come tempestivi i pagamenti effettuati fino al prossimo 5 agosto 2025.

Come è possibile effettuare il pagamento

I contribuenti hanno la possibilità di versare la rata della rottamazione quater con i seguenti mezzi:

  • banca;
  • uffici postali;
  • tabaccherie;
  • ricevitorie;
  • sportelli bancomat abilitati (Atm)
  • attraverso i canali telematici delle banche e di Poste italiane;
  • attraverso i canali telematici degli altri prestatori di servizi di pagamento aderenti al noto pagoPa;
  • direttamente sul sito di Agenzia delle Entrate riscossione;
  • sull’App EquiClick.

In alternativa i diretti interessati hanno la possibilità di pagare direttamente presso gli sportelli dell’AdER dopo aver prenotato un appuntamento.

Dove reperire i moduli di versamento

Qualora i diretti interessati li dovessero aver persi, possono recuperare la comunicazione delle somme dovute e i moduli di pagamento direttamente nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, a cui è possibile accedere utilizzando le seguenti credenziali digitali:

  • Spid;
  • Cie;
  • Cns.

Gli intermediari fiscali possono accedere con le credenziali Entratel.

La documentazione può essere richiesta inoltrando una richiesta via mail o compilando l’apposito form che è possibile consultare nell’area pubblica del sito: in questo caso è necessario allegare un documento di riconoscimento.

Come funziona il servizio ContiTu

L’Agenzia delle Entrate Riscossioni ha reso disponibile sull’area pubblica del proprio sito internet il servizio ContiTu, il quale, senza la necessità di inserire le credenziali di accesso, permette di pagare in forma agevolata parte delle cartelle e degli avvisi che sono contenuti all’interno della comunicazione delle somme dovute. I contribuenti, attraverso questo servizio, hanno la possibilità di richiedere dei nuovi moduli di pagamento nei quali vengono indicati gli importi aggiornati.

Rottamazione quater, ma non solo

Entro fine mese i contribuenti devono passare alla cassa per la rottamazione quater, ossia per la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 ed il 30 giugno 2022. La possibilità di regolarizzare le proprie pendenze fiscali è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 e permette di versare unicamente gli importi dovuti a titolo di capitale e di rimborso spese per i diritti di notifica e per coprire le procedure esecutive che eventualmente sono state avviate.

L’adesione alla rottamazione quater ha rappresentato una ghiotta opportunità per i contribuenti che avessero delle pendenze fiscali, perché permette di evitare di versare gli importi dovuti a titolo di:

  • sanzioni;
  • interessi iscritti a ruolo;
  • interessi di mora;
  • aggio.

Situazione molto simile riguarda i debiti che i contribuenti hanno maturato per le multe stradali o eventuali altre sanzioni amministrative – ossia quelle diverse dalle violazioni tributarie o da degli obblighi contributivi -: in questo caso i diretti interessati non sono tenuti a corrispondere le somme relative a titoli di interesse – in qualunque modo siano denominati – è quelli dovute a titolo di aggio.

Il Decreto Legge n. 202/2024, anche conosciuto come Decreto Milleproroghe, convertito nella Legge n. 15/2025 ha aperto la porta ad una nuova opportunità per quanti non siano riusciti ad essere in regola con i versamenti. L’opportunità è stata riservata ai contribuenti che, in data 31 dicembre 2024, risultano decaduti perché non avevano versato, lo avevano fatto in modo insufficiente o in ritardo quanto dovuto. Nel caso in cui avessero presentato entro lo scorso 30 aprile 2025 domanda di riammissione ai benefici possono versare entro il 31 luglio 2025 quanto dovuto (c’è anche la possibilità di dilazionare il pagamento in un massimo di dieci rate).

Le prossime scadenze previste

I contribuenti che hanno intenzione di continuare ad usufruire dei benefici della rottamazione quater devono rispettare le ultime scadenze previste. Ricordiamo che i debiti potevano essere saldati in 18 rate consecutive, diluite in cinque anni. Le prime due rate avevano la scadenza il 31 ottobre ed il 30 novembre 2023. I restanti versamenti devono essere effettuati nell’arco di quattro anni a partire dal 2024 e rispettano sempre il seguente calendario:

  • 28 febbraio;
  • 31 maggio;
  • 31 luglio;
  • 30 novembre.

Per ogni scadenza è sempre prevista una tolleranza di cinque giorni per effettuare il versamento.

Attraverso le prime due rate i diretti interessati hanno versato il 10% del totale dovuto, le altre, invece, sono di pari importo. Gli interessi per il versamento sono stati fissati ad un tasso pari al 2% annuo.

Alcune agevolazioni aggiuntive sono state previste per i contribuenti residenti o con sede legale nei territori che sono stati colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna: in questo caso i termini per effettuare i versamenti sono stati prorogati di tre mesi rispetto al scadenziario normale. Attraverso la Legge n. 18/2024 è stato prorogato al 15 marzo 2024 il termine per effettuare il pagamento delle prime tre rate della Definizione agevolata. Stessa data è stata stabilita anche per le prime due rate previste dal “Decreto Alluvione”.