Successione, cambiano le regole per i figli under 26: tasse più semplici e si farà tutto online

La domanda di successione ora va fatta unicamente online tramite una procedura semplificata. Nuovi strumenti per i figli under 26

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La dichiarazione di successione viene semplificata con il decreto legislativo di attuazione della delega fiscale approvato in via definitiva dal governo lo scorso 7 agosto: saranno meno i documenti da allegare e sarà più facile calcolare e versare l’imposta di successione. Gli eredi under 26 potranno pagare le imposte sugli immobili utilizzando le somme in giacenza in banca senza aspettare la conclusione di tutte le procedure per la successione. Cambiano inoltre le norme sui trasferimenti di azienda. Ma il testo contiene anche la riforma delle imposte sui trust, i fondi fiduciari creati per gestire i patrimoni familiari. Su questo punto l’entrata in vigore è rimandata all’1 gennaio 2025.

Dichiarazione di successione online con imposta autoliquidata

Con l’entrata in vigore della riforma, l’istanza di successione va presentata solo online e la relativa imposta viene calcolata direttamente. I cittadini non dovranno più, dunque, attendere la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. La dichiarazione viene semplificata dal momento che cade l’obbligo di allegare gli atti relativi alle vendite effettuate negli ultimi sei mesi e la relativa documentazione catastale.

Le somme da pagare andranno versate entro 90 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione.

Per i giovani under 26 che ereditano immobili diventerà più facile pagare le tasse ipotecarie e catastali: in presenza di beni immobili nell’asse ereditario viene garantito (a richiesta) lo svincolo delle somme cadute in successione da parte di banche, intermediari finanziari e società ed enti che emettono azioni, obbligazioni, cartelle, certificati ed altri titoli di qualsiasi specie. Lo svincolo deve essere garantito anche prima della presentazione della dichiarazione di successione. Tale svincolo è però previsto unicamente per le somme dovute per il versamento delle imposte catastali, ipotecarie e di bollo.

Trasferimenti d’azienda

Il decreto legislativo va a modificare anche la normativa relativa ai trasferimenti d’azienda in ambito familiare. Viene previsto che, in caso di trasferimento a favore dei discendenti e del coniuge di quote sociali e azioni di società di capitali e di società cooperative, il beneficio dell’esclusione dalla tassazione si applichi quando per effetto del trasferimento è acquisito il controllo di diritto o vi sia già un controllo.

C’è però un vincolo temporale: l’agevolazione viene garantita solo in caso di mantenimento del controllo da parte degli eredi per un periodo di almeno 5 anni dalla data del trasferimento.

L’agevolazione spetta anche per i trasferimenti di quote sociali e di azioni di società residenti in Paesi Ue o See (Spazio economico europeo) o che garantiscono un adeguato scambio di informazioni.

Riforma dei trust

La riforma dei trust riguarda il modo in cui vengono calcolate le tasse in caso di successione. Secondo le nuove regole, bisogna determinare con precisione il grado di parentela o di affinità tra chi eredita e la persona che è venuta a mancare. Tale fattore è determinante per quantificare le tasse da pagare (aliquota) e la parte esente da tasse (franchigia). Se non si riesce a determinare esattamente la relazione, verrà applicata l’aliquota più alta.