In vista del termine ufficiale di lunedì 11 novembre, entro il quale bisognerà depositare gli emendamenti alla Manovra, sono state fatte le prime e limitate proposte. Forza Italia ha proposto un emendamento al decreto fiscale che potrebbe rappresentare una svolta per chi desidera mettersi in regola con il fisco. La proposta del senatore Lotito mira a fermare i procedimenti penali per reati fiscali minori.
Proposto l’emendamento a favore di chi si regolarizza
Tra i diversi emendamenti presentati entro il termine di scadenza per la Manovra 2025, spicca la proposta firmata dal senatore Claudio Lotito. Questa prevede lo stop al procedimento penale per i reati fiscali minori, come l’omesso pagamento dell’Iva e delle ritenute. L’emendamento però si focalizza sull’eliminazione del procedimento penale per coloro che abbiano già ottenuto una sentenza passata in giudicato a livello tributario o abbiano regolarizzato la propria situazione attraverso un accertamento con adesione.
La misura sembra voler incentivare la compliance fiscale, permettendo ai contribuenti di affrontare le proprie inadempienze senza la paura di ulteriori sanzioni penali. Focalizzandosi sui reati fiscali minori, l’emendamento potrebbe rappresentare una via di uscita per molti cittadini e piccole imprese che, a causa di situazioni transitorie, si trovano in una condizione di irregolarità.
Cosa si intende per reati fiscali minori?
I reati fiscali minori si riferiscono generalmente a violazioni della normativa fiscale che, pur essendo considerate illeciti, non comportano conseguenze penali gravi. In Italia, tra i reati fiscali minori possono essere inclusi:
- omissione di pagamento dell’Iva, in particolare quando l’importo non supera certe soglie;
- omissione di versamento delle ritenute sui redditi da lavoro dipendente o su altre prestazioni;
- compensazione indebita (utilizzare crediti fiscali non spettanti per compensare debiti tributari);
- errata compilazione della dichiarazione dei redditi (con errori non intenzionali che non alterano sostanzialmente il reddito imponibile);
- violazione degli obblighi di registrazione;
- mancato invio della dichiarazione entro i termini stabiliti, senza intento di evasione;
- omissione di fatturazione per prestazioni di servizi o vendite di beni, sebbene questo possa essere considerato più grave se effettuato con intento di evasione;
- ritardo nel pagamento delle imposte
Attenzione: è importante notare che la distinzione tra reati minori e gravi può variare a seconda delle circostanze specifiche e delle leggi in vigore. Inoltre, le sanzioni e le conseguenze per questi reati possono includere multe pecuniarie e recupero dell’imposta dovuta, ma non necessariamente comportano procedimenti penali.
La proposta di Forza Italia, come indicato nell’emendamento, si concentra su reati come l’omesso pagamento dell’Iva e delle ritenute, suggerendo un approccio indulgente sì, ma solo per chi si regolarizza.
Cosa si rischia oggi?
Attualmente, il sistema fiscale italiano prevede sanzioni severe per chi non adempie ai propri obblighi. I reati fiscali minori possono portare a conseguenze penali, con il rischio di procedimenti che non solo danneggiano la reputazione del contribuente, ma possono anche portare a pene detentive. In un contesto in cui la crisi economica ha colpito molte famiglie e attività, la paura di sanzioni penali rappresenta un deterrente significativo alla regolarizzazione.
L’emendamento di Forza Italia potrebbe modificare lo scenario, offrendo una sorta di “amnistia” per i reati fiscali minori, incentivando così una maggiore adesione alle normative fiscali.
Una regolarizzazione più agevole potrebbe aumentare le entrate fiscali nel lungo periodo, con i contribuenti che potrebbero sentirsi più motivati a mettersi in regola senza la paura di ritorsioni penali.