Pensioni Inps incassate all’estero: ecco quando sono tassate in Italia

I contribuenti che percepiscono delle pensioni Inps all'estero, in alcuni casi, sono soggetti alla doppia tassazione. Scopriamo quando accade.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Come funziona la tassazione delle pensioni italiane, incassate da soggetti residenti all’estero? Come si devono comportare i diretti interessati nei confronti del fisco, per essere in regola con ogni tipo di legislazione? A rispondere a questa domanda ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate, attraverso la risposta all’interpello n. 162/2023.

Gli uffici dell’amministrazione tributaria italiana hanno colto l’occasione di fornire le indicazioni necessarie ai contribuenti, andando ad analizzare un caso specifico, che riguarda direttamente il trattamento delle pensioni di sicurezza sociale, percepita da soggetti residenti all’estero.

Pensioni incassate all’estero: la tassazione in Italia

Quali sono le regole che normano la percezione delle pensioni italiane da parte di contribuenti residenti all’estero? In linea di principio, molto dipende dagli accordi che sono stati stipulati tra il nostro paese ed i singoli Paesi esteri. Le pensioni di sicurezza sociale – tra le quali rientrano anche alcune elargite dall’Inps – seguono delle norme specifiche e prevedono che, gli emolumenti erogati, vengano tassati direttamente nel nostro paese.

Il caso specifico preso in esame dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’interpello n. 162 del 26 gennaio 2023, coinvolge le pensioni che spettano ai contribuenti italiani che sono residenti in Francia. Il caso specifico, preso in esame, prende spunto da un quesito posto da un cittadino italiano, che attualmente è residente in Francia e che è prossimo alla pensione.

Pensione INPS, dove si devono pagate le tasse?

Il contribuente, nell’interpello presentato all’Agenzia delle entrate, chiede dove sarà tenuto a pagare le tasse della pensione, nel caso in cui dovesse optare per un calcolo puramente contributivo. Il soggetto, che riceverà un assegno previdenziale dall’Inps, è residente in Francia.

L’interpellante, in questo caso specifico, ritiene di essere tenuto a pagare le imposte solo e soltanto in Francia: il contribuente, infatti, ritiene che la pensione di cui sarà titolare non rientrerà nell’ambito dei trattamenti di sicurezza sociale, così come è stato previsto dall’articolo 18, paragrafo 1, della Convenzione tra Francia ed Italia, il cui scopo principale è quello di evitare le doppie imposizioni.

Questa interpretazione, però, non è stata accolta dall’Agenzia delle Entrate. Gli uffici tributari, infatti, hanno chiarito che le pensioni Inps rientrano nell’elenco delle prestazioni previdenziali comprese nei regimi di sicurezza sociale. Questo significa, in estrema sintesi, che sono soggette a tassazione in entrambi i paesi, come tra l’altro è previsto specificatamente dagli accordi presi tra Italia e Francia.

Assegni soggetti a doppia imposizione

Nella risposta fornita al contribuente, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che le pensioni erogate dalla Stato italiano sono sottoposte alla tassazione nel nostro paese. Entrando nel dettaglio del caso specifico, gli l’AdE ha preso in esame quanto stabilito dalle disposizioni internazionali, che sono contenute all’interno degli accordi tra Francia ed Italia.

Nella risposta si è ricordato che il diritto convenzionale ha sempre la prevalenza sul diritto interno: fatta questa sostanziale e necessaria premessa, l’Agenzia delle Entrate ha fatto il punto della situazione sulle prestazioni pensionistiche, che vengono comprese nei regimi di sicurezza sociale. Proprio questa particolare questione è importante per dirimete il caso in oggetto.

Nell’articolo 18 della convenzione tra Francia ed Italia viene stabilito che i trattamenti pensionistici derivanti da un cessato impiego privato, risultano essere soggetti unicamente alla tassazione nello Stato di residenza del titolare della pensione. Fanno eccezione a questa regola gli assegni previdenziali pagati applicando la legislazione sulla sicurezza sociale di uno Stato: in questo caso gli importi erogati sono soggetti a tassazione in entrambi i paesi.

Pensioni di sicurezza sociale: che cosa sono?

In cosa consiste una pensione di sicurezza sociale? Ad individuare le prestazioni pensionistiche rientrano direttamente nei vari regimi di sicurezza sociale ci ha pensato di rettamente l’Accordo Amichevole tra Italia e Francia del 20 dicembre 2000 attraverso il quale è stato concordato un vero e proprio elenco di prestazioni di questo tipo.

Nel momento in cui gli assegni previdenziali erogati rientrano in questo particolare elenco, sono soggetti a tassazione in Italia che in Francia.

Quando una pensione viene erogata dall’Inps rientra in questo elenco deve essere applicato l’articolo 18, paragrafo 2 del trattato internazionale. In altre parole sono soggette a doppia tassazione. Gli emolumenti pensionistici percepiti dall’interpellante saranno assoggettati a imposizione in Italia e in Francia. Il contribuente, però, non dovrà pagare due volte le tasse sullo stesso reddito, poiché, la doppia imposizione dovrà essere eliminata in Francia, con il riconoscimento del credito d’imposta.