Per riuscire ad ottenere maggiori agevolazioni economiche o per accedere a particolari bonus, una delle strategie che vengono utilizzate da molte famiglie è quella di ridurre l’Isee, ossia l’Indicatore della Situazione Economia Equivalente. Questo particolare strumento condiziona la possibilità o meno di accedere ad una serie di agevolazioni che vengono messe a disposizione dallo Stato. Per il 2025 riuscire a pianificare in maniera corretta e precisa il proprio Isee, indubbiamente, può essere utile a molte famiglie.
A questo punto diventa lecita una domanda che molte famiglie si possono porre: è possibile ridurre in maniera legale l’Isee senza il timore di incorrere in sanzioni? Cerchiamo di dare una risposta a questa domanda e vediamo come è possibile ottimizzare la propria situazione finanziaria in modo da poter cogliere le opportunità che vengono messe a disposizione dei contribuenti in modo legale e senza incorrere in particolari problemi.
Indice
Perché è importante gestire correttamente l’Isee
Attraverso l’Isee viene scattata una fotografia precisa e dettagliata della situazione economica di una famiglia. Questo indicatore viene determinato attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), tenendo in considerazione una serie di fattori sui quali andare a valutare il benessere economico di un determinato nucleo familiare. Tra questi fattori ci sono:
- i redditi che vengono percepiti da ogni singolo componente il nucleo familiare;
- il patrimonio mobiliare ed immobiliare della famiglia. Si prendono in considerazione i conti correnti, i risparmi e gli eventuali investimenti, anche quando sono detenuti all’estero;
- si tiene conto di quante persone costituiscono il nucleo familiare, che vanno ad influire direttamente sui coefficienti di calcolo che vengono applicati.
Le famiglie che hanno un valore basso dell’Isee hanno la possibilità di accedere ad una serie di agevolazioni, tra le quali ricordiamo:
- l’assegno unico universale con un importo più alto e con delle condizioni migliori;
- il costo delle tasse universitarie viene ridotto: in questo modo si agevola l’accesso all’istruzione superiore;
- i bonus sociali, che vengono applicati, solo per fare un esempio, alle bollette di casa, che costituiscono un aiuto alle famiglie per sostenere i costi di luce, gas ed acqua.
Grazie all’Isee corrente le famiglie hanno la possibilità di ottenere un indicatore aggiornato, attraverso il quale vengano presi in considerazione gli eventuali mutamenti nella situazione reddituale della famiglia. L’Isee corrente permette di scattare una fotografia aggiornata della situazione familiare, in attesa che i dati aggiornati entrino in quello ordinario.
Come ridurre l’Isee in modo legale
L’Isee può essere abbassato in modo legale, ma è necessario pianificare le proprie finanze in modo preciso e, soprattutto, muoversi con la dovuta diligenza e precisione. Ma vediamo quali sono le strategie migliori per poter ottenere un risultato in questo senso.
Conto corrente, conviene cointestarlo
Cointestare il conto corrente è una delle tecniche più diffuse per cercare di ridurre l’Isee. Grazie a questa pratica, infatti, è possibile dividere la giacenza media di un rapporto bancario tra più soggetti. Ma proviamo a fare un esempio:
- numero di intestatari: 2. Percentuale considerata nell’Isee: 50%;
- numero di intestatari: 3. Percentuale considerata nell’Isee: 33,3%;
È indispensabile, però, che il cointestatario sia una persona che non appartenga al nucleo familiare (quindi deve essere affidabile). Questa soluzione permette di ripartire la giacenza media tra più persone, senza la preoccupazione di eventuali complicazioni in futuro.
Sarà necessario, inoltre, tenere traccia precisa di tutta la movimentazione del conto corrente, in modo che sia sempre possibile dimostrare che la strategia è stata applicata in modo corretto.
Aggiornare la composizione del nucleo familiare
Far uscire dal nucleo familiare il soggetto più forte economicamente serve a ridurre significativamente l’Isee. Questa soluzione può essere adottata nel caso in cui il reddito sia significativamente più alto rispetto a quello degli altri. Attenzione, però, la separazione deve avvenire rispettando tutte le norme relative alla residenza e nella dichiarazione dei redditi. Tutti i movimenti effettuati dovranno poi essere coerenti con la nuova realtà anagrafica e patrimoniale.
Uno dei casi da manuale, in questo senso, è costituito da un giovane lavoratore ad alto reddito, che stia ancora vivendo con i genitori. L’opzione potrebbe essere quella di decidere di stabilire una nuova residenza in modo da separare, almeno sulla carta, i redditi e, quindi, abbassare il valore complessivo dell’Isee del nucleo familiare di origine.
Ai fini del conteggio dell’Isee vengono considerati nel nucleo familiare tutti i soggetti fiscalmente a carico, anche quando non sono conviventi. Questo significa che, per abbassare l’Isee, si dovrà modificare la residenza ed uscire dal nucleo familiare e, soprattutto, non essere più considerati fiscalmente a carico.
Investire in Titoli di Stato
Ad inizio 2025 è attesa l’approvazione del decreto attuativo di riforma dell’Isee: dal prossimo anno dovrebbero essere esclusi dal patrimonio mobiliare i Titoli di Stato – stiamo parlando di Bot, Cct e Btp -. Ai fini del conteggio Isee non si terrà conto di questi investimenti fino ad un limite massimo di 50.000 euro.
Questo significa, in altre parole, che investire in Buoni del Tesoro Poliennali è una delle soluzioni più sicure per riuscire a ridurre il proprio patrimonio ai fini Isee.
La richiesta dell’Isee corrente
Nel caso in cui la situazione economica dovesse essere cambiata rispetto a quella precedente nel corso degli ultimi mesi, è importante aggiornare i calcoli attraverso l’Isee corrente. Questo particolare strumento permette di allineare l’indicatore alla realtà economica degli ultimi dodici mesi. È possibile richiederlo quando si verificano delle situazioni particolari, come per esempio:
- si perde il lavoro o il reddito si riduce significativamente;
- il patrimonio immobiliare subisce delle importanti modifiche.
Cosa è importante non sbagliare nella DSU
Nel momento in cui si presenta la DSU è importante non commettere una serie di errori, che possiamo sintetizzare come segue:
- indicare dei redditi o dei patrimoni in modo incompleto;
- quando ci sono delle variazioni significative non aggiornare l’Isee;
- non prendere in considerazione tutte le componenti del nucleo familiare.