Imu, importanti novità con il Decreto Sanzioni e Comuni: cosa cambia

Una nota dell’Ifel pubblicata il 2 settembre spiega le sanzioni per omesso versamento dell'Imu, con regole differenziate per acconto e saldo

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Redazione

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L’entrata in vigore della riforma delle sanzioni tributarie a partire dal 1° settembre 2024 avrà ripercussioni dirette sul fronte delle imposte locali, compreso l’Imu. In particolare, le nuove disposizioni si applicheranno esclusivamente al saldo dell’imposta municipale, la cui scadenza è fissata al 16 dicembre.

Considerata la doppia scadenza prevista per l’Imu, le regole relative al mancato pagamento dell’acconto rimarranno invariate. Pertanto, i contribuenti che non hanno versato la prima rata dovranno attenersi alla normativa vigente.

Cosa cambia per l’Imu

L’Ifel, fondazione Anci, con una nota di approfondimento del 2 settembre 2024, ha offerto chiarimenti interpretativi in merito alle novità introdotte dal Decreto Legislativo n. 87 del 14 giugno 2024, noto come Decreto Sanzioni. La nota, in una sezione rubricata Riduzione della sanzione per omesso versamento, si concentra sulle disposizioni di maggiore interesse per gli enti locali, fornendo indicazioni operative in merito alla revisione del sistema sanzionatorio tributario.

La nuova legge sulle sanzioni tributarie ha introdotto importanti novità per i comuni: a partire dal 1° settembre 2024, le sanzioni per chi non paga o paga in ritardo le imposte locali sono state ridotte. In caso di omesso versamento, la sanzione scende dal 30% al 25%. Quindi, l’acconto Imu 2024 non pagato sarà sanzionato al 30%, mentre il saldo al 25%.

La riduzione della sanzione per omesso/parziale versamento determina anche la riduzione delle sanzioni per i tardivi pagamenti. Come si legge dal secondo periodo dell’art. 13, comma 1, d.lgs. 471/1997, per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 90 giorni, la sanzione è ridotta alla metà, cioè al 12,5%.

Il terzo periodo dispone, inoltre, una riduzione per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a quindici giorni: in questo caso, la sanzione di cui al secondo periodo è ridotta a un importo pari a un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo. Dal 1° settembre, dunque, sarà pari al valore dello 0,8333%.

Tutte le sanzioni per le violazioni commesse dal 1° settembre 2024

  • per i versamenti effettuati con un ritardo di almeno 91 giorni la sanzione è pari al 25%;
  • per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a novanta giorni, la sanzione del 25% è ridotta alla metà e quindi si applica la sanzione del 12,5%;
  • per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a quindici giorni, la sanzione di cui al precedente punto è ulteriormente ridotta a un importo pari a un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo (pari allo 0,8333% per ogni giorno di ritardo).

Come funziona l’Imu?

Imu, acronimo di Imposta Municipale Unica, può essere pagata in due diverse tranche: la prima parte entro il 17 giugno 2024 (il pagamento si dovrebbe fare entro il 16, ma cadendo di domenica la deadline è slittata di un giorno), mentre per il saldo finale l’ultima data utile è il 16 dicembre 2024.

Il pagamento dell’Imu può essere effettuato tramite bollettino postale o Modello F24. L’importo da versare varia a seconda dell’immobile e delle delibere stabilite dal comune di appartenenza. Per conoscere le rispettive aliquote e le eventuali agevolazioni, è possibile consultare il sito web del comune o rivolgersi direttamente all’ufficio tributi.