Il governo Meloni si è insediato da poche settimane e nei primi giorni di lavoro ha subito preso coscienza delle scadenze che arriveranno con la fine dell’anno. Mentre dicembre si avvicina e il 2022 volge al termine, infatti, tanti aiuti e bonus che sono stati erogati dal precedente esecutivo presieduto da Mario Draghi volgono alla scadenza e il compito del nuovo governo sarà quello di dare chiare risposte ai cittadini che, negli ultimi anni, hanno fatto affidamento su queste misure.
Alcune saranno rinnovate, per altre invece bisognerà attendere il confronto tra le forze politiche, ma sul piatto ballano miliardi che l’Italia al momento non ha in tasca. In attesa di capire ciò che succederà, con un quadro in evoluzione da qui a fine anno, andiamo a vedere quelli che sono i bonus e gli aiuti in scadenza a fine dicembre 2022.
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Bonus in scadenza, quali terminano nel 2022
Uno dei primi “bonus”, si fa per dire, che interessa gli italiani da vicino è quello relativo al taglio sulle accise. Si tratta di un intervento che, come già avvenuto negli scorsi mesi, sarà di certo rinnovato per cercare di far fronte a una crisi provocata dallo scoppio della guerra in Ucraina che ha portato il costo dei carburanti a schizzare alle stelle. Intanto l’ultima misura rinnovata andrà in scadenza a fine 2022 e il governo è al lavoro per prorogare il taglio di 30 centesimi.
Passiamo poi ai bonus edilizi, con “re” degli aiuti che volge verso il termine. Parliamo del Superbonus al 110% per villette unifamiliari e gli immobili autonomi, a patto che entro il 30 settembre 2022 sia stato compiuto il 30% dei lavori. Per i condomini, invece, è prevista una riduzione dal 110% al 70% nel 2024 e una ulteriore al 65% nel 2025. Per i lavori edilizi intrapresi nelle zone colpite dal terremoto, invece, è stata concessa una proroga del 110% fino al 31 dicembre 2025. L’ipotesi delle ultime settimane è che nella prossima legge di bilancio la misura cambierà ancora, passando dall’attuale 110% al 90%.
In scadenza anche il bonus facciate, sia nella sola versione di pulitura o tinteggiatura esterna che per gli interventi definiti “influenti dal punto di vista termico” o su più del 10% dell’intonaco. A volgere verso il termine non è il bonus di per sé, ma il tempo massimo per effettuare il pagamento del 60% delle opere, mentre i lavori potranno continuare anche oltre il 31 dicembre. Il 2022 è stato comunque anno di riduzione per questo aiuto, passato dal 90% al 60%.
Il 31 dicembre 2022 sarà anche il termine massimo per usufruire della detrazione Irpef o Ires del 75% sull’ammontare complessivo delle spese sostenute dal primo gennaio 2022 per il cosiddetto bonus barriere architettoniche. Stessa data anche per la chiusura del Sismabonus acquisti, la misura rivolta a chi compra dalle imprese degli immobili che sono destinati alla demolizione con ricostruzione. È prevista ancora l’agevolazione al 110% per i rogiti stipulati entro la fine dell’anno, a patto che rispettino alcune condizioni come aver sottoscritto un contratto preliminare di vendita dell’immobile regolarmente registrato entro il 30 giugno scorso. Dal primo gennaio prossimo ci sarà sempre a disposizione la detrazione al 75 e all’85%.
Dopo aver ottenuto un grande successo nell’ultimo quadrimestre del 2022, dicembre sarà il mese di chiusura del bonus trasporti. Il credito del valore di 60 euro per acquistare abbonamenti mensili o annuali per il trasporto pubblico, infatti, è in scadenza alla fine dell’anno così come scorre inesorabile il tempo per gli under 36 che vogliono ricevere le agevolazioni per comprare casa. Il 31 dicembre, infatti, scade il termine per ottenere gli sconti sulle imposte da pagare al momento dell’atto e per la stipula del mutuo.
In scadenza anche tutte le agevolazioni rivolte alle famiglie come il bonus asilo nido, per pagare le rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare a favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche, e il bonus bebè, l’assegno mensile destinato alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel 2021.
I bonus ridotti o “estinti”
Diversa invece la situazione legata al bonus mobili. L’aiuto, che porta a ottenere la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici in classe energetica efficiente, sarà infatti modificato e ridotto ancora una volta. Se nel 2021 il tetto di spesa massimo era fissato a 16.000 euro, nel 2022 è stato diminuito a 10.000 e nel 2023 passerà addirittura a 5.000.
Scadenza anche per il bonus tv e decoder, ma i fondi a disposizione sono esauriti ormai da tempo. Secondo le stime, sarebbero necessari 100 milioni per rifinanziare la misura nel 2023, ma non è ancora chiaro se questa opzione sia tra le intenzioni del governo Meloni.