Esauriti gli ecobonus auto, niente più fondi per il settore: ora si attende l’Ue

Il Governo aspetta ora un piano europeo, che dovrebbe arrivare il 30 gennaio. Ora si pensano ad aiuti per la filiera auto

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 22 Gennaio 2025 12:53

Mancavano solo gli incentivi per i modelli ibridi plug-in, ma ora sono terminati anche quelli. Tutti i fondi disponibili per gli ecobonus auto avviati nel 2024 sono stati esauriti e sembra non torneranno più, visto che non sono stati rinnovati per il 2025.

Il sistema degli incentivi per le auto nel 2024 si articolava in tre categorie, a ciascuna delle quali erano state assegnate specifiche risorse. Il Governo ha messo a disposizione un totale di 1 miliardo di euro per incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti.

Tutti i fondi che erano disponibili

Recentemente, sul portale “Ecobonus” gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stato segnalato il completo esaurimento anche degli incentivi per i veicoli con emissioni comprese tra 21 e 60 grammi di CO2 per chilometro. Categoria che comprende principalmente auto ibride plug-in. Per questa tipologia di veicoli erano stati stanziati 125,8 milioni di euro.

A inizio giugno, dopo solo otto ore dall’apertura del portale, erano già esauriti i 201 milioni di euro destinati alle auto full electric (con emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2). A ottobre, sono terminati anche i fondi (276,7 milioni) per la fascia di emissioni tra 61 e 135 g/km di CO2, che include principalmente alcuni modelli endotermici, mild hybrid, full hybrid e auto a Gpl. Già nei mesi precedenti erano esauriti anche i bonus per l’usato, la quota di incentivi destinata al servizio taxi e noleggio con conducente, nonché i fondi per l’installazione di impianti Gpl e metano (retrofit).

Niente fondi nel 2025

Come già detto, non è prevista una nuova campagna di incentivi per l’acquisto di auto. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha già chiarito, durante il difficile negoziato con Stellantis sull’aumento della produzione in Italia, che l’intenzione è di destinare le risorse residue del Fondo automotive all’offerta, cioè per supportare le imprese della componentistica, elemento centrale della filiera automobilistica italiana.

Tuttavia, un possibile cambiamento di direzione potrebbe verificarsi nella seconda metà dell’anno, se inserito all’interno di un piano europeo più ampio per incentivare gli acquisti. Il governo italiano, insieme ad altri Paesi, ha presentato alla Commissione Ue un documento informale chiedendo l’istituzione di un fondo per sostenere la domanda di auto a basse emissioni, con una clausola che favorisca i modelli “made in Europe”.

Le prossime mosse dell’Ue

La risposta dell’Unione Europea potrebbe giungere tramite il Dialogo Strategico annunciato dalla presidente Ursula von der Leyen. Il tavolo UE, previsto per il 30 gennaio, coinvolgerà costruttori, sindacati e rappresentanti politici, con l’obiettivo di semplificare e modernizzare il quadro normativo per rendere il Green Deal più competitivo. Tra le misure in discussione, figura un piano di incentivi europei armonizzati per stimolare l’acquisto di veicoli elettrici.

Il vicepresidente della Commissione Europea, Stéphane Séjourné, ha sottolineato come il mercato globale dell’auto stia progressivamente orientandosi verso l’elettrico. Sebbene alcune dichiarazioni sui dati provenienti dalla Cina possano essere state sovrastimate, è chiaro che un intervento deciso è indispensabile per evitare che l’Europa resti indietro nella competizione per la mobilità sostenibile.