Bonus 100 euro in busta paga, cambiano i requisiti: a chi spetta

Ex bonus Renzi, l'ultima legge di Bilancio ha abbassato il tetto per riceverlo: il trattamento è riconosciuto se il reddito non è superiore a 15mila euro

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Pubblicato: 4 Marzo 2022 10:25

L’ultima legge di Bilancio ha cambiato i requisiti per ottenere il bonus Renzi, noto anche come bonus Irpef. Non ha modificato l’importo del bonus, che resta di 100 euro al mese, ovvero 1.200 euro annui, ma ora a riceverlo saranno solo i lavoratori con redditi complessivi fino a 15mila euro.

Per quelli con i redditi tra 15 e 28mila euro, spetta ancora ma solo se la somma di tutte le detrazioni spettanti (come ad esempio lavoro dipendente, mutuo prima casa e familiari a carico) è “di ammontare superiore all’imposta lorda”.

Bonus 100 euro (ex bonus Renzi): i nuovi requisiti

La legge di Bilancio 2022 ha reso più stringenti le regole di accesso al bonus Irpef, abbassando la soglia reddituale entro la quale il bonus è riconosciuto senza che sia richiesto il rispetto di particolari condizioni. Le novità sono specificate nel comma 3 del primo articolo, che modifica una parte del decreto legge del 5 febbraio 2020, riducendo da 28mila a 15mila euro la soglia di reddito complessivo. Ricordiamo che non rientra nella determinazione del reddito complessivo, il reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze.

Bonus 100 euro per redditi superiori a 15mila euro

In presenza di alcune condizioni, il bonus può essere riconosciuto anche in caso di redditi più alti di 15mila euro e fino a 28mila euro a condizione che la somma di determinate detrazioni “sia di ammontare superiore all’imposta lorda”, come si legge nella circolare n.4 dell’Agenzia delle Entrate.
In questo caso, il trattamento integrativo è riconosciuto per una somma comunque non superiore a 1.200 euro, che risulta dalla differenza tra la somma delle detrazioni di cui si ha diritto e l’imposta lorda versata.

Le detrazioni che vengono prese in considerazione sono quelle degli articoli 12 e 13 del TUIR, quindi quelle riguardano:

  • famigliari a carico;
  • redditi da lavoro dipendente, assimilati e da pensione;
  • mutui agrari e immobiliari per prima casa (in costruzione o acquisto) con contratti relativi nel periodo antecedente al 31 dicembre 2021;
  • spese sanitarie superiori ai 15’493,71 euro, sostenute prima del 31 dicembre 2021 e rateizzate nella stessa data;
  • rate non fruite, relative alle detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, con spese sostenute e rateizzate nel periodo antecedente al 31 dicembre 2021;
  • tutte le detrazioni previste da altre disposizioni normative, relative alle spese sostenute fino e rateizzate fino al 31 dicembre 2021 (es. bonus verde, ecobonus, superbonus..).

Bonus 100 euro, chi lo riceve senza diritto

Come scritto nell’articolo 1, comma 3, nel caso in cui si riceva il bonus senza averne diritto, “i medesimi sostituti d’imposta provvedono al recupero del relativo importo. Nel caso in cui il predetto importo superi 60 euro, il recupero dello stesso è effettuato in quattro rate di pari ammontare a partire dalla retribuzione che sconta gli effetti del conguaglio”.