Nel 2025, attraverso la Politica agricola comune (Pac), l’Unione europea distribuirà una serie di Bonus per sostenere gli agricoltori di tutto il continente. Il programma è uno dei più longevi della storia dell’Unione e ha l’obiettivo di proteggere alcuni settori dell’agricoltura europea dalla concorrenza estera tramite determinati bonus.
Il prossimo anno l’Unione presterà particolare attenzione agli agricoltori che coltivano ulivi. Questo tipo di coltura, ritenuta importante sia dal punto di vista economico che da quello storico e della tradizione, è tra le più sovvenzionate. I coltivatori potrebbero ricevere fino a 794 euro per ogni ettaro di terreno coltivato a ulivi.
Il bonus agricoltura 2025 della Pac
Come parte del programma 2023-2027 della Pac, la Politica agricola comune, l’Unione europea distribuirà miliardi di euro agli agricoltori di tutto il continente. La Pac è uno dei programmi europei più logevi. Nel corso dei decenni ha permesso alle aziende agricole europee di svilupparsi in un contesto poco competitivo, grazie soprattutto a politiche protezioniste sulle importazioni e a importanti sussidi elargiti da Bruxelles.
Il principale obiettivo della Pac è difendere le colture europee dalla concorrenza estera, sovvenzionando quelle ritenute più importanti sia dal punto di vista storico che da quello industriale e della produzione. Inoltre, la Pac è stata pensata anche per evitare l’abbandono delle campagne e di conseguenza per difendere il patrimonio paesaggistico di alcune aree del continente, come molte zone agricole italiane, la cui bellezza dipende anche dall’intervento umano.
La Pac viene sviluppata per periodi di 5 anni e attualmente stiamo per entrare nel terzo anno del piano 2023-2027. Anche durante il 2025 quindi, l’Unione europea distribuirà sussidi agli agricoltori, facendo particolare attenzione alle colture che ritiene più significative. Un esempio, per quanto riguarda il prossimo anno, sarà quello degli ulivi.
Come ottenere 794 euro per ettaro coltivando ulivi
La produzione di olive, volta soprattutto a quella di olio, è considerata dall’Ue una delle più importanti a livello agricolo. Diversi Paesi dell’Unione, in particolare quelli mediterranei, hanno una lunga tradizione in questa coltura che viene tramandata da generazioni. L’Italia è quindi uno dei principali beneficiari dei sussidi alla produzione di olive che provengono da Bruxelles, e che possono ammontare anche a 794 euro per ogni ettaro di terreno coltivato.
Questa somma viene ottenuta tramite l’accumulo di 5 diverse tipologie di sussidio:
- i titoli base;
- il pagamento accoppiato;
- l’eco-schema 2;
- l’eco-schema 3;
- l’eco-schema 5.
Ognuno di questi sussidi ha un importo preciso a partire dai titoli base. Questi sussidi vengono riconosciuti praticamente a tutti e sono divisi, a seconda del loro rendimento, tra titoli alti e titoli bassi. L’importo quindi cambia, ma la media italiana si aggira attorno ai 130 euro.
Il pagamento accoppiato viene riconosciuto per un aumento della produzione a indicazione geografica (Dop o Igp), e corrisponde a circa 116 euro a ettaro. Gli eco-schemi 2 e 5 sono alternativi l’uno all’altro. Riguardano entrambi la cura del terreno agricolo.
Il primo prevede sussidi per le operazioni di inerbamento, fino a 116 euro, mentre il secondo può arrivare fino a 250 euro per ettaro ma richiede la coltivazione di piante di interesse apistico. Infine, l’eco-schema 3 riguarda gli interventi di interesse paesaggistico e può arrivare fino a 220 euro.