Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in data 28 febbraio 2024, ha firmato il provvedimento che approva il modello per la comunicazione dei dati per l’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale relativo ai periodi d’imposta 2024 e 2025 e per la relativa accettazione del modello, il cui acronimo è Cpb. Questo modello dovrà essere utilizzato dai contribuenti in occasione delle prossime dichiarazioni dei redditi, ovvero quelle relative ai redditi prodotti nel 2023. Nello stesso provvedimento sono indicate anche tutte le specifiche tecniche che saranno funzionali all’invio del modello.
Le novità del modello per il concordato preventivo biennale
Il modello per il concordato preventivo biennale porta con sé alcune importanti novità per i contribuenti. La prima riguarda il termine di presentazione del pacchetto Redditi, Irap e Cnm che è stato fissato al prossimo 15 ottobre, in linea dunque con il decreto legislativo che regola il concordato preventivo biennale. Per le persone fisiche, inoltre, viene modificato per il prospetto riservato ai familiari a carico, con le novità che sono dovute principalmente al lancio, nel 2023, dell’Assegno unico universale. Il risultato è che per tutto l’anno d’imposta 2023 non vengono più riconosciute le detrazioni per i figli fiscalmente a carico e minori di 21 anni, così come la maggiorazione che era riservata per i figli con disabilità. E ancora, nel modello per il concordato preventivo biennale viene prevista la possibilità di indicare le mance che sono stare corrisposte dai clienti al personale del settore turistico e ricettivo così come i compensi ai lavoratori dello sport. Infine, è stata inserita una sezione nella quale è possibile determinare l’imposta sostitutiva dell’Irpef, con le relative addizionali, che è dovuta sul reddito incrementale di un’attività d’impresa e di lavoro autonomo conseguito nel 2023, in raffronto a quello che era stato conseguito nel triennio precedente. Tale pratica, lo si ricorda, è concessa solo ai contribuenti che hanno aderito al regime della tassa piatta incrementale.
Modello per il concordato preventivo biennale: chi può usarlo
Il modello per il concordato preventivo biennale presenta una struttura molto snella che, infatti, richiede al contribuente un numero di informazioni relativamente esiguo per poter procedere all’elaborazione e all’accettazione della proposta di concordato. Non tutti i contribuenti, tuttavia, possono avvalersi di questo strumento, ma solo coloro che sono in possesso di ben definiti requisiti. Entrando più nel dettaglio, il modello per il concordato preventivo biennale potrà essere utilizzato da tutti quei contribuenti che nel periodo d’imposta 2023 hanno operato in via prevalente in settori quali quello agricolo, della manifattura, dei servizi, delle attività professionali e del commercio in cui risultano approvati gli Isa, ovvero gli Indici sintetici di affidabilità fiscale. Altro requisito per poter utilizzare il modello per il concordato preventivo biennale è dunque che i contribuenti interessati siano tenuti all’applicazione degli Isa per il periodo d’imposta di riferimento e che gli stessi intendano aderire alla proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025. Da quanto detto si evince che il modello per il concordato preventivo biennale rappresenti una parte integrante degli strumenti richiesti per l’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale.