Donald Trump in tribunale per il licenziamento di Lisa Cook (Fed): cosa rischia

La consigliera della Fed Lisa Cook ha fatto causa al presidente degli Usa Donald Trump, che ha tentato di licenziarla: sostiene che la Casa Bianca non abbia il potere di rimuoverla

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Matteo Runchi

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La consigliera della Federal Reserve Lisa Cook ha presentato una causa legale contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha tentato di licenziarla. Gli avvocati della donna sostengono che la Casa Bianca non abbia alcun potere sul consiglio della Fed, se non in casi straordinari che non si applicano alla situazione di Cook.

Fin dai primi giorni del suo secondo mandato, Trump ha tentato aumentare il proprio controllo sulla banca centrale americana, facendo pressioni soprattutto sul suo governatore, Jerome Powell. I vertici della Fed non hanno però ceduto e la Casa Bianca si è quindi scagliata contro Cook.

Lisa Cook fa causa a Donald Trump

L’annuncio della causa contro Donald Trump per il licenziamento di Lisa Cook è stato dato dagli avvocati della consigliera della Fed, che hanno criticato duramente le azioni del presidente degli Stati Uniti:

Il suo tentativo di licenziarla è privo di qualsiasi fondamento fattuale o legale. Presenteremo una causa per contestare questa azione illegale.

Lisa Cook è stata accusata da Bill Pulte, direttore della Federal Housing Finance Agency vicino a Trump, di aver utilizzato la propria posizione per ottenere condizioni vantaggiose su un mutuo ipotecario personale. Nessuna di queste accuse è stata mai provata in tribunale e Cook non è mai stata nemmeno indagata.

Trump può licenziare Cook?

La Fed è un’organizzazione indipendente dal governo degli Usa fin dagli anni ’80. Il Consiglio, di cui Cook fa parte, è l’organo di governo della banca centrale americana. Un consigliere può essere rimosso dal presidente degli Stati Uniti solo in due casi:

  • se ha commesso un illecito;
  • se ha dimostrato gravi negligenze nell’esercizio delle proprie funzioni.

Il fatto che le accuse a Cook siano solo verbali e non siano mai state provate in tribunale dovrebbe proteggerla da ogni iniziativa della Casa Bianca. In 111 anni di storia della Fed, però, non è mai successo che un presidente degli Stati Uniti tentasse di licenziare un consigliere. Le conseguenze della decisione di Trump sono quindi molto incerte.

Le pressioni di Trump sulla Fed

Non è la prima volta che, dall’inizio del suo mandato, Donald Trump tenta di influenzare la Fed. La banca centrale americana è indipendente dal governo grazie a una legge, Federal Reserve Act, anche se a nominare il suo governatore è proprio il presidente degli Usa.

Jerome Powell
ANSA
Jerome Powell, governatore della Fed

Questa indipendenza è ritenuta necessaria per garantire che la banca centrale si concentri esclusivamente su adattare il costo del denaro all’inflazione e all’andamento dell’economia. Esiste infatti il rischio che un presidente sfrutti la possibilità di adattare i tassi di interesse per ragioni elettorali.

Trump critica la Fed, e in particolare il suo governatore Jerome Powell, perché non sta abbassando i tassi di interesse, come il presidente degli Usa vorrebbe. Powell ha sempre risposto di voler aspettare ad abbassare il costo del denaro negli Usa, per verificare l’impatto che i dazi avranno sull’inflazione. I tassi americani sono infatti ancora molto alti in confronto a quelli europei:

  • tassi di interesse decisi dalla Fed, 4,50% a fronte di un’inflazione del 2,7%;
  • tassi di interesse decisi dalla Bce, 2,00% a fronte di un’inflazione del 2,4%.