Droni sull’Europa, aeroporti chiusi per ore a Copenaghen e Oslo

Nella notte Copenaghen e Oslo hanno vissuto ore di caos per l’avvistamento di droni, con voli sospesi e centinaia di viaggiatori fermi. Sullo sfondo, tensioni internazionali

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

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È successo tutto per qualche istante, ma l’effetto si è sentito per ore. I cieli sopra la Scandinavia, solitamente gelidi e tranquilli, si sono trasformati in uno scenario di allerta. Due dei principali aeroporti del Nord Europa, Copenaghen e Oslo, hanno interrotto improvvisamente le operazioni dopo l’avvistamento di droni non identificati.

Il traffico aereo si è congelato: circa cinquanta voli cancellati, decine dirottati altrove e centinaia di passeggeri rimasti bloccati nei terminal, con valigie accanto e sguardi persi verso i tabelloni fermi.

Al momento, l’origine dei droni resta un mistero. Ma ciò che è avvenuto viene già letto (difficile pensare diversamente) alla luce delle crescenti tensioni nei cieli dell’Europa orientale e delle fragilità che si stanno riaprendo nei meccanismi di sicurezza della Nato.

Copenaghen, stop di quattro ore a causa di droni: da dove provengono

All’aeroporto internazionale di Copenaghen il traffico aereo è rimasto fermo per quasi quattro ore dopo l’avvistamento di più droni nei cieli sopra lo scalo. Decolli e atterraggi sono stati sospesi fino alla riapertura, avvenuta solo nelle prime ore di martedì.

Secondo i media locali lo scalo di Kastrup, il maggiore del Paese, è stato chiuso attorno alle 20.30 e riaperto verso l’una di notte. Circa cinquanta voli sono stati cancellati e oltre settanta dirottati, in alcuni casi anche su aeroporti in Svezia come Malmo e Goteborg. All’interno, code e disagi hanno interessato centinaia di viaggiatori.

Questa mattina la situazione non era del tutto normalizzata: ritardi e cancellazioni continuavano a colpire i collegamenti. Le autorità danesi hanno chiarito quello che si stanno chiedendo in tanti, e cioè che al momento non è possibile confermare né escludere un coinvolgimento russo.

Oslo, spazio aereo chiuso nella notte

Anche in Norvegia l’allarme si è tradotto nella chiusura temporanea dello scalo della capitale. A mezzanotte lo spazio aereo sopra Oslo è stato bloccato dopo l’avvistamento di droni nei pressi della pista.

Solo dopo circa tre ore l’attività è ripresa, come spiegato dalla responsabile della comunicazione dell’aeroporto Monica Fasting e ripreso dall’Ansa. Secondo l’agenzia NTB (il principale organo di stampa norvegese), almeno dodici collegamenti sono stati cancellati e una cinquantina di arrivi sono stati dirottati su altri scali.

Indagini coordinate tra Danimarca e Norvegia

Subito le autorità danesi e norvegesi hanno avviato un coordinamento per stabilire se i due episodi siano collegati. A Copenaghen si parla di tre o quattro droni di grandi dimensioni, comparsi e scomparsi senza lasciare tracce. Quasi un avvistamento ufo.

Un portavoce dell’aeroporto ha confermato che la polizia sta cercando di chiarire la natura dei velivoli, senza aggiungere elementi utili per non intralciare le indagini. Sempre l’Ansa riporta le frasi pronunciate dalla polizia:

Stiamo cercando di scoprire che tipo di droni si trovavano nei pressi dell’aeroporto e da dove provengono. Saranno attuate diverse misure.

Le forze dell’ordine hanno inoltre spiegato che i droni non sono stati intercettati ma si sono allontanati da soli, lasciando irrisolta la questione della loro provenienza.

Purtroppo va fatta a questo punto un’analisi, e cioè che l’incapacità di tracciarli rappresenta il punto più sensibile. Mostra quanto sia fragile lo spazio aereo europeo di fronte a tecniche di pressione che sfuggono a un controllo immediato.

Ombre sugli avvistamenti

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo su X, ha raccontato di aver parlato a Copenaghen con la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva delle presunte violazioni russe dello spazio aereo Nato. Ha scritto:

Abbiamo scambiato opinioni sulle ragioni. Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati  alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni.

Zelensky ovviamente è andato meno cauto delle vicine Danimarca e Norvegia, perché il sottotesto di ciò che dice è fatto di incursioni aeree che nelle ultime settimane hanno interessato diversi Paesi dell’Est Europa, dalla Polonia alla Romania fino all’Estonia, obbligando la Nato a rafforzare le proprie difese.