Tregua Cina, dazi sospesi per un anno: il rapporto con gli Usa

Pechino ha annunciato il prolungamento della sospensione dei dazi sui beni Usa, come stabilito dagli accordi tra Donald Trump e Xi Jinping

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

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Scoppia la tregua nella guerra commerciale tra Cina e Usa. Allo stop sui dazi aggiuntivi sancito da Donald Trump, l’omologo Xi Jinping risponde con l’estensione per un anno del congelamento della maggiorazione al 24% applicata alle tariffe sui beni importati dagli Stati Uniti. Per i prodotti provenienti dall’altra parte dell’oceano sarà però mantenuta un’aliquota del 10%.

La sospensione dei dazi aggiuntivi da parte di Pechino e Washington, frutto dell’accordo trovato tra i due capi di Stato nell’incontro di fine ottobre, scatterà dal 10 novembre.

La tregua commerciale tra Trump e Xi

Xi Jinping ha deposto l’arma dei dazi dopo che nella giornata di martedì 4 novembre Donald Trump ha dato il via libera formale alla riduzione dal 20% al 10% delle tasse “anti-fentanyl”, chiamate così perché dirette in particolar modo sui precursori chimici della droga diventata negli Usa una vera emergenza sociale, di cui la Cina è principale produttore.

Con il dimezzamento delle tariffe da parte di Washington dal 10 novembre, il presidente degli Stati Uniti ha dato seguito all’intesa trovata con l’omologo durante i colloqui andati in scena il 30 ottobre a margine del forum dell’Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) in Corea del Sud

Negoziati commerciali necessari per mettere un freno al botta e risposta a colpi di imposte alla dogana, che aveva fatto arrivare a tre cifre i dazi reciproci tra le due superpotenze.

La sospensione dei dazi cinesi contro gli Usa

A rendere noto il provvedimento del Dragone è stato con una nota il ministero delle Finanze cinese, annunciando la sospensione dei dazi sulla soia e su altri prodotti agricoli e di allevamento di origine Usa, come mais, grano, sorgo e pollo.

Contestualmente da Pechino sono arrivate le rassicurazioni sulla revoca delle tasse fino al 15% su derrate agricole provenienti dagli Usa, tra cui la soia, come stabilito nell’incontro di fine ottobre.

L’intesa raggiunta da Donald Trump e Xi Jinping sembrerebbe però non essere così solida sul versante delle terre rare, almeno secondo quanto dichiarato dal segretario al Tesoro americano Scott Bessent.

A seguito dei colloqui in Corea del Sud, Pechino ha comunicato di aver sospeso per un anno i dazi aggiuntivi sulle terre rare, introdotti il 9 ottobre, di cui è detiene il monopolio per quanto riguarda la lavorazione.

In un’intervista all’emittente americana Fox, Scott Bessent ha però avvertito che gli Stati Uniti sarebbero pronti ad alzare nuovamente l’asticella dei dazi se la Cina non dovesse rispettare gli impegni su questi metalli essenziali per il settore tecnologico.

I cinesi hanno preso il controllo di questo mercato e, purtroppo, in alcuni momenti si sono rivelati partner (commerciali) inaffidabili