Pignoramenti, ipoteche, traversie professionali possono mettere a rischio l’integrità del patrimonio familiare. Come può una famiglia tutelarsi in caso di eventi avversi? Come garantire ai propri familiari un adeguato tenore di vita in caso di morte del capofamiglia?
La soluzione risiede nel Trust, uno Strumento che (se implementato per tempo e in un contesto non patologico) è in grado di creare una bolla, rendendo intoccabili i beni anche da parte di futuri eventuali creditori.
In che modo il Trust può essere lo Strumento adatto per prendersi cura del patrimonio familiare?
Perché è importante pianificare
La crisi socio-economica scaturita dalla pandemia ci ha portato a riconsiderare molti aspetti della nostra vita. Ci ha insegnato che molte cose possono sfuggire al nostro controllo e non sempre è possibile gestire situazioni impreviste.
La necessità di un’accorta pianificazione emerge anche dalle più recenti statistiche, secondo le quali, chi detiene grandi patrimoni in Italia si troverà a dover affrontare, più o meno in maniera diretta, tematiche legate al passaggio generazionale nell’arco dei prossimi 5/10 anni.
Pianificare fa certamente la differenza in termini di conservazione del patrimonio e permette una efficace trasmissione dello stesso, di generazione in generazione. Ma in che modo una pianificazione oculata può essere un vantaggio?
Una corretta pianificazione assicura:
- la conservazione del patrimonio;
- l’efficiente trasmissione dei beni a favore dei discendenti (il cosiddetto passaggio generazionale).
Il Trust è lo Strumento che, più di ogni altro, permette di tutelare i propri cari e i beni che si intendono proteggere, in modo non solo legale e sicuro, ma anche estremamente flessibile, come vedremo in seguito.
Molte persone decidono di affidarsi al Trust, per un semplice motivo: è il modo più affidabile e versatile per tutelare qualcuno da imprevisti che si potrebbero verificare in futuro. Questo fa sì che sia anche uno Strumento efficace per prevenire dispute ereditarie tra familiari.
Per comprendere meglio il quadro della situazione, facciamo l’esempio di Luca, medico chirurgo, convivente con Ilaria, da cui ha avuto un figlio. Dal momento che la sua professione comporta molte responsabilità, Luca ha intenzione di tutelare il suo patrimonio dalle vicissitudini legate al suo lavoro, nell’interesse del figlio e della compagna. Decide quindi di istituire un Trust affidandosi a DBS Group, designando come beneficiari del Trust la convivente (non tutelata a dovere dalla Legge) e il figlio. In questo modo i suoi familiari potranno mantenere il loro tenore di vita a prescindere dalle vicissitudini professionali di Luca.
Perché, però, preferire un Trust come Strumento di tutela del patrimonio familiare? Cosa offre in più rispetto alle alternative?
Gli strumenti tradizionali esistenti hanno molti limiti, tali da non permettere una pianificazione dinamica e ottimale. Al contrario, il Trust è uno Strumento molto più flessibile, capace di far fronte a tutte le problematiche legate alla pianificazione e protezione patrimoniale. Infatti, come vedremo nel paragrafo successivo, la pianificazione non è esente da problematiche.
Quali sono i problemi legati alla pianificazione?
Se, come abbiamo visto, pianificare risulta essere essenziale, non possiamo trascurare il fatto che la conservazione e la trasmissione del patrimonio siano diventate sempre più complesse negli ultimi anni. Ma quali sono i motivi che stanno alla base di questo cambiamento? I nuclei familiari sempre più frammentati e divisi tra loro con i relativi delicati rapporti, ma anche la gestione di patrimoni diversificati e di non sempre facile gestione. Il patrimonio familiare, infatti, non è più soltanto composto da beni immobili, strumenti finanziari e aziende. Il Trust è una soluzione ottimale per far fronte al cambiamento di cui abbiamo appena parlato. Basti pensare a come, per mezzo del Trust, possano essere tutelate opere d’arte, collezioni, beni di lusso, diritti e beni che abbiano determinate caratteristiche peculiari, come ad esempio gli assets riconducibili al settore digitale-tecnologico.
Inoltre, lo scenario sempre più diffuso della famiglia allargata e la tendenza all’internazionalizzazione possono complicare ulteriormente la situazione.
Scendiamo dunque nel dettaglio, per cercare di capire come funziona lo Strumento Trust e in che modo tutela il vostro patrimonio.
Come tutelare il patrimonio con il Trust
Lo Strumento Trust può essere utilizzato per tutelare il patrimonio familiare, e la corretta trasmissione a favore di soggetti predeterminati (Beneficiari). Come accennato, qualsiasi tipologia di bene e/o diritto può essere tutelata per mezzo del Trust. Infatti, all’interno del Fondo in Trust è possibile apportare, per esempio:
- beni mobili e immobili;
- eredità e liquidità;
- beni e oggetti preziosi;
- investimenti e polizze;
- beni artistici e di pregio;
- partecipazioni in società;
- diritti d’autore.
All’atto pratico, sono principalmente tre i protagonisti del Trust: il Disponente, il Trustee e i Beneficiari. Il Disponente è l’originario proprietario dei beni, colui che istituisce il Trust, al fine di gestire il patrimonio in maniera efficace a favore di soggetti che prendono il nome di Beneficiari (categoria della quale può far parte, previa valutazione specifica, anche il Disponente stesso). Il Trustee è invece colui che amministra quanto apportato nel Trust dal Disponente, conformemente agli scopi indicati da quest’ultimo. Inoltre, è bene ricordare come il Disponente possa designare un soggetto, che prende il nome di Guardiano, il quale ha il compito di vigilare sull’operato del Trustee.
Potreste chiedervi: perché fidarsi di un Trustee? Si rischia qualcosa affidando ad un soggetto esterno il proprio patrimonio?
Assolutamente no, a patto che ci si rivolga ad una Trust Company affidabile e professionale. È il caso di DBS Group, interlocutore capace di offrire soluzioni personalizzate, sia per le aziende che per le famiglie.
Inoltre, ad ulteriore garanzia del Disponente, e della famiglia dello stesso, vi è il fatto che l’attività del Trustee – come già visto – viene monitorata dal Guardiano, soggetto quest’ultimo che gode di massima fiducia da parte del Disponente. Sarà poi lo stesso Guardiano, in sinergia con il Trustee, a tenere costantemente informato e aggiornato il Disponente circa l’attività gestoria posta in essere.
Senza mai dimenticare come un Trustee che non ponga in essere la propria opera professionale in maniera adeguata è soggetto, a seconda dei casi, a responsabilità (risarcimento dei danni) e/o a sanzioni di stampo penalistico.
Per comprendere meglio le potenzialità del Trust e il modo in cui permette di gestire il patrimonio familiare, visita ora il sito web ufficiale di DBS Group.