Il 2023 è iniziato con pessime novità per gli automobilisti. La scadenza dello sconto sulle accise sui carburanti, varato a marzo 2022 dal Governo Draghi e poi prorogato dal Governo Meloni, ha fatto impennare i costi al distributore, arrivando a livelli fuori controllo.
I rialzi si sono fatti più consistenti col passare dei giorni, soprattutto per quanto riguarda il gasolio. Il Codacons ha analizzato la stangata sui prezzi di benzina e diesel a seconda delle zone, segnalando costi record in autostrada (ecco dove invece la benzina costa meno adesso).
Diesel alle stelle: di quanto aumenta il prezzo e dove
In base agli ultimi dati disponibili, si sono osservati aumenti decisamente alti in determinate zone d’Italia, in particolare sulle Isole. Sull’isola di Vulcano (Eolie, Sicilia), ad esempio, il gasolio ha raggiunto il prezzo di 2,349 euro al litro in modalità servito, mentre per la verde si parla di 2,239 euro al litro.
A La Maddalena, in Sardegna, la benzina sale invece a 2,087 euro al litro, mentre il gasolio a 2,229 euro. A Ischia entrambi i carburanti viaggiano sopra i 2 euro: un litro di super senza piombo costa 2,054 euro, mentre il diesel vola a 2,104 euro.
Stangata in autostrada: prezzi verso i 2,5 euro al litro
Non bastava l’aumento dei pedaggi dopo anni (ne abbiamo parlato qui), ora in autostrada sale anche il prezzo del diesel. E non di poco: i listini viaggiano verso 2,5 euro al litro (con picco di 2,479 euro, per la precisione) per quanto riguarda la modalità servito. Sull’Autostrada del Sole Milano-Napoli il gasolio arriva a costare 2,479 euro al litro, mentre la benzina 2,392. I listini restano pressoché gli stessi anche sulla Serenissima Torino-Trieste.
Non va meglio sull’Autostrada A4 Brescia-Padova, dove la benzina arriva a 2,384 euro al litro e il diesel a 2,449 euro al litro.
Carburanti troppo cari in Italia
Come ha rilevato Assoutenti, al momento il nostro Paese, con una media di 1,89 euro al litro, occupa la terza posizione in Ue per il prezzo più alto del gasolio, dietro solo a Svezia e Finlandia, mentre siamo al quarto posto per la benzina (1,83 euro al litro).
Prima del ritorno delle accise al loro livello originario, l’Italia si trovava al 12esimo posto per il costo del diesel e al decimo per quello della benzina. In tema di tassazione al gasolio, il nostro Paese figura al primo posto con 0,958 euro al litro.
L’esposto del Codacons: “Prezzi ingiustificati e speculazioni”
Secondo il monitoraggio del Codacons sui prezzi comunicati dai gestori, si tratta di rialzi non giustificati dall’andamento delle quotazioni petrolifere (qui abbiamo spiegato perché si parla di aggiotaggio). Per questo motivo l’associazione dei consumatori ha presentato un esposto a 104 Procure di tutta Italia e alla Guardia di Finanza.
“I prezzi dei carburanti sembrano fuori controllo e, dopo lo stop al taglio delle accise, si assiste a forti incrementi dei listini alla pompa in tutto il territorio”, sottolinea il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Per tale motivo abbiamo chiesto di indagare sui prezzi di benzina e gasolio, allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini”.
È seguita anche la denuncia di Assoutenti, che ritiene quella dei carburanti una vera e propria emergenza per i consumatori, vessati da una “tassazione abnorme”. “Il mancato rinnovo al taglio delle accise non solo ha fatto schizzare al rialzo i prezzi alla pompa, ma ha riportato l’Italia tra i Paesi più cari d’Europa sul fronte dei carburanti”.