L’avvertimento è già arrivato dall’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia e le reti: sono attesi ulteriori rincari per l’autunno a causa dell’attuale contesto di guerra e delle tensioni sul mercato del gas naturale. I prezzi all’ingrosso hanno ormai superato i 200 euro al megawattora, arrivando negli ultimi giorni a oltre 240 euro. Oltre dieci volte i prezzi medi degli ultimi cinque anni. Visto l’andamento attuale, per il trimestre compreso tra ottobre e dicembre 2022, gli italiani potrebbero arrivare a pagare il doppio rispetto ai tre mesi precedenti, con un rincaro del 100%. Questo nonostante il blocco degli aumenti in bolletta, visto che i rincari per i mesi autunnali sono già scattati.
Cosa c’entra la Russia con i rincari del gas e dell’energia elettrica
La Russia nel 2022 incasserà il 38% in più rispetto al 2021 grazie alle esportazioni di petrolio e gas. Lo comunica il Ministero dell’Economia di Mosca, che prevede incassi pari a 337 miliardi di dollari, circa 335 miliardi di euro. La quantità di gas esportato è in calo a causa delle sanzioni, ma i prezzi sono praticamente raddoppiati. E gli incassi sono dunque aumentati notevolmente. Cina e India invece acquistano dal Cremlino più petrolio.
Anche in questo caso rendendo vane le sanzioni. E dando alla Russia il potere di ricattare l’Unione Europea con nuovi tagli delle forniture. Come se non bastasse il piano di austerity dell’Ue prevede tagli nell’immediato come il razionamento gas e i lampioni spenti per risparmiare materie prime per i mesi più freddi che potrebbero non bastare a fare fronte alla carenza di gas e di elettricità. E nuove misure potrebbero essere applicate a diversi settori, con posti di lavoro e intere categorie di prodotti a rischio.
Rincari nelle bollette e nei supermercato a causa della siccità
L’altro fattore di rischio per l’Italia sono gli straordinari eventi meteo che si sono abbattuti sulla Penisola durante il corso dell’anno. Oltre alle vittime e ai danni per il maltempo eccezionale di questi giorni che ha già rovinato le coltivazioni di molte regioni e distrutto gli stabilimenti balneari delle regioni tirreniche centrosettentrionali, anche la mancanza di piogge peserà sulle bollette.
A causa del basso livello delle acque del Po e degli altri fiumi, le centrali idriche producono mediamente un terzo in meno dell’energia del passato. Ma il grande impatto della siccità si avrà in particolare al supermercato, dove mancheranno la frutta e la verdura, e quelle reperibili costeranno molto di più. Solo nella Pianura Padana la produzione agricola è calata del 40%.
Effetto domino dalle imprese alle famiglie: aumentano tutti i prezzi
Gli aumenti in bolletta saranno talmente alti da risultare difficilmente sostenibili per i cittadini. Ma non solo. Oltre a uno scenario drammatico per milioni di famiglie, si prospettano mesi difficili anche per le aziende. Con potenziali gravi ripercussioni per la tenuta di intere filiere.
Aumenteranno dunque i costi per le imprese, con un effetto domino che porterà i prezzi dei prodotti finali ad alzarsi. Altre imprese invece si troveranno costrette a fermare la produzione. E anche la penuria di beni, inevitabilmente, innescherà ulteriori rincari. Una diminuzione dell’offerta porta infatti a un aumento dei prezzi. Ma non tutto è perduto, e una situazione così tragica potrebbe servire a qualcosa.
Nonostante il pessimismo degli analisti, bisogna sottolineare che situazioni simili si concretizzeranno in tutti i principali Paesi europei. A soffrire non saranno solo gli italiani, ma anche i cittadini di Germania e Francia. Ed è dunque ipotizzabile che, davanti a una crisi simile, venga attuato un piano comunitario che impedisca alle famiglie di andare sul lastrico a causa degli aumenti di prezzo. Fortunatamente ci sono misure in campo per risparmiare energia e, quindi, impedire la nuova stangata in arrivo dei prezzi in autunno.