L’obbligo di esporre i prezzi medi imposto ai distributori di benzina non hanno aiutato a far calare il costo dei carburanti. I viaggiatori che per la settimana di ferragosto si metteranno in auto troveranno anzi, nelle stazioni di servizio in autostrada, un nuovo giro di rialzi.
Carburanti ancora su in vista di Ferragosto
A comunicare ai gestori i prezzi consigliati con un ritocco verso l’alto dei carburanti sono stati Eni (+2 cent sul diesel), Tamoil (+1 cent sulla benzina, +2 cent sul diesel), Q8 (+1 cent sulla benzina, +2 cent sul diesel).
Dall’elaborazione di Quotidiano Energia, sulla base dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Ministero del Made in Italy e delle imprese aggiornati alle 8 del 10 agosto, risulta che il prezzo medio praticato della benzina in modalità self service sia salito a 1,938 euro al litro, con le tariffe delle diverse compagnie che variano tra 1,925 e 1,950 euro al litro, mentre le pompe bianche espongono 1,923 euro al litro.
Anche il prezzo medio praticato del diesel in modalità fai-da-te è in continua crescita da inizio a agosto arrivando a 1,825 euro al litro, con prezzi medi registrati tra 1,814 e 1,837 euro al litro, mentre i distributori senza insegne fanno segnare i 1,814 euro al litro.
Per quanto riguarda il servito, il prezzo medio praticato della benzina è salito a 2,073 euro al litro, con le compagnie che espongono prezzi tra 2,004 e 2,140 euro al litro, mentre gli impianti senza logo 1,976 euro a litro. La media del diesel al servito è di 1,960 euro al litro con i punti vendita delle compagnie tra 1,897 e 2,020 euro al litro e quelli senza insegna a 1,866.
I prezzi praticati del Gpl risultano, invece, compresi tra 0,770 e 0,789 euro al litro (no logo 0,756). Infine il costo medio del metano si posiziona tra i 1,592 e 1,665 euro al chilo (no logo 1,650).
In autostrada, secondo la rilevazione di Staffetta Quotidiana, la benzina self service è a 2,004 euro al litro (servito 2,257), il gasolio self service 1,899 euro al litro (servito 2,158), Gpl 0,838 euro al litro, metano a 1,528 euro al kg e Gnl 1,296 euro al kg.
Per il presidente dell’associazione Consumerismo, Luigi Gabriele, “i listini di benzina e gasolio si sono impennati nelle ultime settimane, sia per effetto delle quotazioni del petrolio, sia per le solite speculazioni che accompagnano le partenze estive degli italiani“.
“Una vera e propria stangata sulle vacanze estive delle famiglie se si considera che rispetto allo scorso mese di maggio la benzina costa oggi in media il 7,1% in più, il gasolio addirittura il 10% in più – ha detto al sito ‘Today’ il presidente dell’associazione a tutela dei consumatori – Rincari che si aggiungono al salasso estivo determinato dai forti aumenti delle tariffe di hotel, stabilimenti balneari, ristoranti, ecc” (qui abbiamo parlato del flop dell’obbligo di esposizione dei prezzi medi regionali voluto dal Governo Meloni).
Benzina e diesel: dove costa meno
Andando a guardare i prezzi esposti dalle pompe di benzina sul territorio, la provincia nella quale si registra un prezzo medio giornaliero della benzina più elevato è quella di Nuoro, seguita da Imperia e Crotone, seconda e terza provincia dove la verde è più costosa.
Sempre considerando il costo della benzina, a Biella si trova invece il prezzo medio giornaliero più basso, davanti a Ancona e Ascoli-Piceno, all’ultimo gradino del podio delle province più economiche dove fare il pieno. Secondo quanto rilevato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, il prezzo medio settimanale nazionale della benzina è di 1,929, in crescita di 1,56 euro rispetto alla settimana precedente.
La provincia dove il prezzo giornaliero del diesel è più elevato è Imperia, seguita da Verbania e al terzo posto Nuoro, ancora una volta sul podio.
La provincia più economica dove fare il pieno di gasolio è Padova, seguita da Ancora e Fermo. Il prezzo medio settimanale nazionale rilevato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica è 1,796, in discesa rispetto ai sette giorni precedenti.