Il 2022 doveva essere l’anno della grande ripresa, della rinascita dopo la crisi dovuta al Covid-19, alla chiusura delle frontiere subita negli anni precedenti e al momento di difficoltà dovuta dalla mancanza dei chip. Invece è stato l’ennesimo annus horribilis per il mercato italiano dell’auto, un 2022 nero e catastrofico per il comparto dell’automotive che chiude 365 giorni di difficoltà, con acquisti a picco anche per le elettriche e un numero di immatricolazioni che fa suonare un chiaro campanello d’allarme per il futuro del settore.
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Mercato auto, 2022 nero per le immatricolazioni
Mentre gli italiani si preparano all’aumento della RC Auto nel 2023, il mercato italiano dell’automotive si lecca le ferite al termine di un 2022 orribile. Numeri alla mano, infatti, la chiusura dell’anno ha fatto registrare dei dati “catastrofici” che fanno dormire sonni tutt’altro che tranquilli al comparto. Paragonati, infatti, a quelli registrati nel 2021, si parla di numeri in perdita del 9,7%, ben più drammatici se presi in considerazione con i dati del 2019, con un negativo pari al 31,3%.
Nel solo 2022, infatti, sono state soltanto 1.316.702 le immatricolazioni (1.458.032 iscrizioni registrate nel 2021). Si tratta di uno dei peggiori risultati dell’ultimo secolo e mezzo, dati del ministero dei Trasporti che delineano uno scenario ancora difficile, ma con qualche spiraglio di risalita.
Dalle elettriche alle auto a benzina e diesel, i numeri
Il 2022 non è stato un anno facile per nessuno, lo sanno bene le grandi aziende delle quattro ruote in Italia e non solo. Anno di grande crisi dovuto al rincaro dei carburanti, ma anche quello in cui è arrivata la decisione dello stop alle auto a benzina e diesel nel 2035, il 2022 viene lasciato alle spalle senza alcun problema da parte del settore.
Un comparto che, numeri alla mano, sembra non trovare alcuno spunto positivo in Italia, col crollo delle immatricolazioni rispetto agli anni passati anche per quattro ruote che invece sarebbero dovute salire come richiesta dato lo sviluppo delle situazioni esterne al mercato. Il 2022, infatti, è stato un anno da dimenticare soprattutto per la domanda di auto elettriche in Italia con un -26,9% che hanno fatto diventare il Bel Paese il mercato “cenerentola” in Europa per questa alimentazione. La quota di penetrazione è infatti scesa dal 4,6% al 3,7% nonostante la disponibilità degli incentivi.
Gli italiani hanno quindi preferito le motorizzazioni ibride senza la spina, col 34,1% di share, con le mild hybrid che sfiorano il 26% e le full al 9,1%. Ma la crisi dei carburanti ha avuto, in qualche modo, dei risvolti positivi. Infatti, grazie ai costi ridotti, le auto Gpl sono salite di nove punti percentuali grazie ai costi ridotti, mentre dall’altro lato le auto a metano sono calate a causa del condizionamento dell’aumento dei prezzi della materia prima.
Guardando le auto a benzina e Diesel, invece, il mese di dicembre è stato positivo con crescite a doppia cifra, ma in calo nei 12 mesi, con quote del 27,5% (-2,2 punti percentuali) e del 20% (-2,6%). L’Italia spera dunque in un cambio di trend, con i nuovi bonus auto e moto in arrivo nel 2023 che possono essere la spinta giusta per far ripartire un settore che negli ultimi anni ha sofferto e non poco.