Ue contro l’Austria per i blocchi dei tir al Brennero: cosa cambia per l’Italia

L'Unione europea redarguisce l'Austria per i blocchi dei tir al Brennero: esulta l'Italia che prepara il ricorso

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

La Commissione europea ha emanato un parere negativo sulla condotta dell’Austria riguardo ai blocchi del traffico dei tir sulle autostrade A12 e A13, che si connettono con la rete italiana presso il Brennero. Queste decisioni unilaterali sono state criticate dall’Italia, che ha espresso soddisfazione per l’opinione di Bruxelles e ora farà ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione europea.

L’Austria ha da tempo una politica molto stretta sulla circolazione dei tir nei tratti di strada subito dopo il confine del Brennero, in Alto Adige. Il problema principale citato da Vienna sarebbe ambientale, a causa dei molti giorni di sforamento delle emissioni nella regione del Tirolo, dovuti al traffico autostradale.

L’opinione dell’Unione europea sulle limitazioni al traffico dopo il Brennero

Secondo un parere espresso dall’Unione europea le limitazioni al traffico dei tir imposte dall’Austria sulle autostrade A12 e A13 violano parzialmente i trattati sulla libera circolazione delle merci in Ue.

“Alcune misure in vigore in Austria limitino il trasporto di merci sulle autostrade A12 e A13 e, di conseguenza, la libera circolazione delle merci. Pur prendendo atto di alcune spiegazioni avanzate dall’Austria in relazione a considerazioni ambientali, le misure austriache mancano di coerenza e non possono essere giustificate nella loro interezza” scrive la Commissione europea.

L’Italia è particolarmente interessata a questo parere, dato che i due tratti autostradali citati collegano il Brennero con la Germania. Su quelle strade passano ogni anno merci per un valore di 160 miliardi di euro. L’Austria d’altra parte registra nella regione del Tirolo, attraversata dalle due autostrade, numerosi giorni di sforamento delle emissioni di biossido di azoto, che sarebbero generate principalmente dal traffico dei tir. Per queste ragioni negli ultimi mesi ne ha imposto limitazioni al traffico.

L’Italia farà ricorso: le possibili soluzioni

Il parere della commissione europea dà al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la possibilità di fare ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, che si occupa proprio di risolvere i contenziosi relativi ai trattati tra i Paesi membri. I problemi però rimarranno a prescindere da quale sarà la decisione dei giudici. L’Italia necessita del tratto autostradale austriaco per esportare le proprie merci in Germania. L’Austria deve ridurre le emissioni di NO2 in Tirolo.

Una delle possibili soluzioni era stata proposta dalla provincia di Bolzano, che aveva ideato un sistema a “slot”. Le aziende avrebbero potuto acquistare periodi di passaggio sulle autostrade austriache in modo da diluire il traffico dei tir ed evitare i momenti di picco che causano gli sforamenti delle emissioni in Tirolo. Era però stata la principale associazione dei trasportatori italiani, Anita, a stroncare l’idea giudicandola irrealizzabile.

In futuro il problema dovrebbe essere almeno attenuato dalla realizzazione del tunnel di base del Brennero. Partendo da Fortezza, in Alto Adige, e arrivando direttamente a Innsbruck, questa galleria permetterà di potenziare in maniera sensibile il trasporto su rotaia riducendo il traffico dei tir in Tirolo. I tempi di percorrenza dei treni saranno ridotti dagli attuali 80 minuti a soltanto 25, con la possibilità anche per i treni passeggeri di nuovi collegamenti tra Austria e Italia. Il progetto sarà però ultimato soltanto nel 2032. Fino ad allora i due Paesi dovranno trovare una soluzione alternativa per il traffico delle merci.