Trump apre ai Bitcoin, il tycoon vuole rendere gli Usa capitale mondiale delle criptovalute

Il tycoon ha elogiato la moneta elettronica, dopo che l'aveva molto criticata nel suo periodo alla Casa Bianca

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Donald Trump sta guadagnando popolarità tra i sostenitori di Bitcoin, dopo aver detto che se sarà eletto, trasformerà gli Stati Uniti nella “capitale mondiale delle criptovalute e superpotenza del Bitcoin”. Non ha promesso solo questo, ma anche che parte dei cripto asset detenuti dal Governo Usa “costituiranno la base per la riserva strategica nazionale con il bitcoin”.

Le promesse elettorali di Trump

Quando era alla Casa Bianca, Donald Trump aveva definito la criptovaluta una “truffa” e un “disastro imminente”. Ma a quanto pare il tycoon ha cambiato idea, avendo partecipato ieri al più grande evento del settore, la Bitcoin Conference a Nashville, Tennessee, per sollecitare il voto di migliaia di investitori.

Durante l’evento, ha elogiato la moneta digitale e promesso di promuoverla ulteriormente. Durante il discorso di Trump la valutazione del bitcoin è scesa per poi riprendersi. “La repressione della criptovaluta e del bitcoin da parte dell’amministrazione Biden-Harris – ha attaccato il tycoon – è sbagliata e dannosa per il nostro Paese”.

“Fatemi dire – ha aggiunto – che se loro vinceranno le elezioni, ognuno di voi sarà spacciato. Sono malvagi e spietati. Faranno cose che non potete immaginare”. Infine, ha promesso di licenziare Gary Gensler, presidente della Sec (l’equivalente americano della Consob), nominato da Biden, il primo giorno del suo nuovo mandato. Unico problema: in realtà il presidente degli Stati Uniti non può licenziare Gensler, essendo la Sec  un’agenzia indipendente.

Nelle 24 ore precedenti il suo intervento, il prezzo del Bitcoin è salito di oltre il 4%, raggiungendo i 67.800 dollari, in linea con il cosiddetto “Trump trade”, che prevede tagli fiscali e deregulation.

Il mondo delle criptovalute tifa Trump

E adesso secondo gli esperti, la vittoria di Donald Trump alle presidenziali degli Stati Uniti potrebbe dare impulso a un rally nel mercato delle criptovalute. Secondo Adrian Fritz, analista di 21Shares, piattaforma specializzata nel settore, “è interessante notare come l’annuncio del ritiro del presidente uscente Joe Biden abbia innescato un modesto rialzo delle valute digitali, ma non paragonabile ad altri eventi recenti”.

Fritz ha sottolineato che, ad esempio, la nomina di David Vance come candidato alla vicepresidenza da parte di Trump ha avuto un impatto maggiore. Vance è noto per le sue posizioni favorevoli verso le criptovalute, avendo dichiarato nel 2021 di aver investito 100mila dollari in Bitcoin e sostenendo una legislazione “crypto-friendly” anche come Senatore dell’Ohio.

Quanto ha raccolto Trump con i Bitcoin

Nonostante le riserve passate e la recente storia controversa delle criptovalute, Trump ha abbracciato appieno le speranze e le cause del settore, sperando di trarne vantaggi sia finanziari che elettorali. La sua campagna infatti ora accetta donazioni in Bitcoin, raccogliendo finora circa 4 milioni di dollari e ricevendo il sostegno di molti operatori nel campo delle criptovalute.

Trump ha trasformato questa causa in una battaglia per la “libertà finanziaria” e ha promesso di facilitare le operazioni delle società di mining di criptovalute negli Stati Uniti, avvertendo che altrimenti queste attività si sposteranno in altri paesi. All’inizio del mese, in Wisconsin, ha criticato l’amministrazione Biden per la sua presunta ostilità verso questo settore innovativo, accusandola di frenare i progressi nella regolamentazione e legittimazione delle criptovalute, un ambito in cui il presidente Biden non è certo favorevole.