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Transizione ecologica: 8 buoni motivi per rivolgersi all’avvocato

Entro il 2050 le imprese dell’UE dovranno essere green: Silvano Sacchi & Associati ti accompagna nella transizione ecologica

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Redazione

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Abbiamo raggiunto la “Silvano Sacchi & Associati Società tra Avvocati S.r.l.” di Bolgare, in provincia di Bergamo, per fare il punto della situazione sulle nuove normative e sugli adeguamenti in materia di responsabilità sociale, ambientale e di governance a cui le imprese dell’Unione Europea dovranno adempiere per contribuire al raggiungimento del «green deal europeo», evitando possibili sanzioni dovute al mancato rispetto del quadro normativo generale o al fraintendimento di alcuni passaggi cruciali.

L’Unione Europea, tramite le nuove disposizioni in materia di sostenibilità, mira infatti a costruire una società giusta, dotata di un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, in grado, entro il 2050, di non generare emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sia dissociata dall’uso di energia proveniente da fonti di carbone.

Il primo step? Ridurre le emissioni in tutti i settori dell’economia di almeno il 55 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, come indicato nel regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio.

All’interno di questo scenario, il quadro normativo che regolamenta l’azione delle imprese pone particolare attenzione agli aspetti ambientali, sociali e di governance. Intervenendo sulla direttiva Accounting (Direttiva 2013/34/EU), la Non-Financial Reporting Directive (Direttiva 2014/95/EU, “NFRD”) ha introdotto come requisito per alcune tipologie di società l’obbligo di includere nella relazione sulla gestione una dichiarazione di carattere non finanziario.

Attualmente il documento di relazione ha a che fare con quattro tematiche principali:

  • Impatti ambientali;
  • Problematiche di tipo sociale e riguardanti i dipendenti;
  • Rispetto dei diritti umani;
  • Corruzione e riciclaggio.

Il quadro normativo prevede una scadenza temporale calibrata sulla dimensione di impresa. Ecco le tappe:

Dal 1° gennaio 2024:

Entra in vigore per le grandi imprese l’obbligo di osservare le nuove regole di rendicontazione sociale, ambientale e di governance. La differenza, rispetto a oggi, è che le aziende dovranno seguire un protocollo di criteri uniforme, condiviso, standardizzato che consentirà un confronto e una valutazione oggettiva fra aziende lungo la scala di valore del livello di sostenibilità

Dal 1° gennaio 2025:

Avranno l’obbligo di osservare le nuove regole di rendicontazione sociale, ambientale e di governance tutte le grandi imprese non attualmente soggette alla NFRD (Non-Financial Reporting Directive).

Dal 1° gennaio 2026:

Scatterà l’obbligo di osservare le nuove regole di rendicontazione sociale, ambientale e di governance per le piccole e medie imprese quotate. Ma anche per banche ed enti creditizi, imprese di assicurazione.

Presentare tutte le documentazioni in maniera esaustiva e corretta può essere un’impresa davvero ardua. La complessità delle nuove regole, la necessità di conformità legale e la gestione dei rischi associati potrebbero rendere opportuno coinvolgere un avvocato per garantire che l’azienda si attenga correttamente alle nuove disposizioni normative.

Ecco dunque otto ragioni fondamentali sul perché essere guidati in ogni fase da un team esperto e competente come quello di “Silvano Sacchi & Associati Società tra Avvocati S.r.l.”

  1. Evitare sanzioni: le aziende che non si adeguano alle nuove disposizioni secondo i termini e le modalità previste dalle normative possono incorrere in sanzioni amministrative. Avvalersi di una consulenza legale è cruciale per fare in modo che ciò non accada.
  2. Interpretazione delle normative: Le nuove regole richiedono un adattamento alle prassi aziendali esistenti. Gli avvocati possono aiutare a interpretare le normative, garantendo una comprensione accurata degli obblighi e delle responsabilità.
  3. Conformità legale: Le imprese devono adeguarsi a nuovi obblighi di rendicontazione sociale, ambientale e di governance. Uno studio legale può assistere nell’assicurare che le pratiche aziendali siano conformi ai requisiti legali stabiliti, evitando possibili sanzioni o controversie.
  4. Protocollo di criteri uniforme: La definizione e l’implementazione di un protocollo di criteri uniforme, condiviso e standardizzato richiedono una comprensione approfondita delle nuove normative. Tramite il supporto di un avvocato si possono sviluppare e implementare procedure interne che rispettino tali criteri.
  5. Certificazione delle informazioni sulla sostenibilità: L’obbligo di certificazione delle informazioni sulla sostenibilità può coinvolgere questioni legali. Una consulenza professionale può aiutare a orientarsi rispetto ai requisiti di certificazione e a garantire il rispetto delle normative.
  6. Gestione dei rischi legali: La comunicazione di informazioni non finanziarie può comportare rischi legali, specialmente se le informazioni sono incomplete o fuorvianti. Gli avvocati possono supportare nell’identificazione e nella gestione di tali rischi.
  7. Contratti e accordi commerciali: Poiché le nuove regole possono influenzare i rapporti commerciali, lo studio legale può essere coinvolto nella revisione e nell’adeguamento di contratti e accordi aziendali.
  8. Greenwashing e trasparenza: La crescente preoccupazione per il greenwashing richiede un’attenzione particolare alla trasparenza. Un avvocato può aiutare a sviluppare politiche aziendali etiche e a garantire che le comunicazioni siano accurate e trasparenti.

Se hai l’esigenza di approfondire queste tematiche e richiedere una consulenza legale puoi farlo contattando Silvano Sacchi & Associati di Bolgare in provincia di Bergamo, attraverso il sito web http://www.sacchiassociati.it.