La situazione di TikTok negli Stati Uniti si fa sempre più complicata. La Corte Suprema ha dato il via libera a una legge che obbliga ByteDance, società cinese madre di TikTok, a vendere le sue operazioni americane o a subire la rimozione dagli app store statunitensi. La conseguenza sarà che sarann in tanti a perderci, come i creator e lo stesso social, ma dietro l’angolo Meta si sta affilando le unghie e leccando i baffi.
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Quanti soldi potrebbero perdere i creators di TikTok
Con questa normativa, agli utenti americani sarà impedito di scaricare TikTok o di aggiornare l’app. A lungo termine, la piattaforma rischierebbe di diventare inutilizzabile. I legali dell’azienda hanno dichiarato che potrebbe persino essere bloccata la visione dei video già caricati. “Quasi due milioni di creators negli Stati Uniti subirebbero perdite per circa 300 milioni di dollari di guadagni”, ha scritto Blake Chandlee, presidente delle soluzioni commerciali globali di TikTok, in una recente dichiarazione.
Quanti soldi perderebbe TikTok col ban Usa
TikTok, secondo un’analisi di eMarketer, ha generato nel 2024 circa 12,34 miliardi di dollari di ricavi pubblicitari negli Stati Uniti. In caso di blocco, si stima una perdita tra i 6,17 e gli 8,64 miliardi di dollari, aprendo nuove opportunità per altri protagonisti del settore. Chandlee, scrive Business Insider, ha inoltre segnalato che TikTok potrebbe perdere il 29% delle entrate pubblicitarie globali previste per il 2025, un impatto devastante per il gigante cinese.
Meta pronta a trarne vantaggio
Meta, che possiede Facebook e Instagram, si profila come il maggiore beneficiario. Gli analisti di Morgan Stanley calcolano che la società potrebbe incassare tra i 2,46 e i 3,38 miliardi di dollari in pubblicità. Il rapporto prevede inoltre un aumento tra il 5 e il 9% degli utili per azione di Meta nel 2026.
Il tempo che gli utenti dedicavano a TikTok potrebbe spostarsi su Instagram. Nel 2024, si stima che gli utenti statunitensi trascorrevano quasi un’ora al giorno su TikTok, con una sovrapposizione importante con il pubblico di Instagram. Chandlee ha aggiunto che circa il 69% delle piccole imprese negli Stati Uniti ritiene TikTok fondamentale per il proprio successo e che il 39% lo considera essenziale per la propria sopravvivenza.
Altre piattaforme in gioco
Anche YouTube, di proprietà di Alphabet, e Snapchat potrebbero ottenere benefici. La redistribuzione del tempo e degli investimenti pubblicitari sarebbe una naturale conseguenza di un eventuale vuoto lasciato da TikTok. La mancanza di una piattaforma non americanocentrica come TikTok rischia di creare squilibri significativi nel settore.
Nel frattempo, TikTok e ByteDance hanno dichiarato che porteranno il caso davanti alla Corte Suprema, cercando un’ingiunzione che permetta all’app di continuare a operare fino a una decisione definitiva. “Le piccole imprese americane rischiano di perdere oltre un miliardo di dollari di ricavi in un solo mese di blocco”, ha dichiarato Chandlee.
Il “passo indietro” delle aziende e il cambio di bandiera
E poi è successa una situazione paradossale. Improvvisamente, tutti i diritti sociali per le quali molte aziende si sono strappate ipocritamente le vesti non fanno più guadagnare. Con l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, il panorama dei social media sta subendo trasformazioni, con diverse piattaforme che modificano le loro politiche in risposta al nuovo clima politico.
Quando il supporto all’inclusività era un trend che garantiva ritorni economici, i loro loghi si tingevano d’arcobaleno dal primo al 30 giugno e di rosa per denunciare il gender gap, e le campagne pubblicitarie celebravano valori di uguaglianza e di acccettazione. Ora che il clima politico è cambiato e quel tipo di immagine non paga più, assistiamo a un rapido dietrofront. Questi giganti non hanno mai creduto nei principi che sbandieravano, ma li hanno sfruttati come bandiera di convenienza.
A una settimana dall’insediamento di Donald Trump come 47esimo presidente degli Stati Uniti, si prevede una relazione più stretta tra le grandi aziende tecnologiche e la nuova amministrazione. Magnati del settore, tra cui Elon Musk e Mark Zuckerberg, hanno sostenuto finanziariamente la cerimonia di inaugurazione di Trump.
Meta ha annunciato cambiamenti significativi nelle sue piattaforme, eliminando la verifica esterna dei contenuti a favore di un sistema di note comunitarie, riflettendo un allineamento con la filosofia sviluppata da Musk.