Il prezzo del metano ha registrato un nuovo aumento, segnando un incremento di 11 millesimi (+0,83%) rispetto alla rilevazione precedente, arrivando a 1,352 euro al chilo. Questo aumento, rilevato il 18 novembre 2024, ha sollevato preoccupazioni tra i consumatori italiani, soprattutto per quanto riguarda l’impatto sulle bollette del riscaldamento durante la stagione invernale.
L’aumento del prezzo del metano
Il metano, che rappresenta una delle principali fonti di energia per il riscaldamento domestico in molte regioni italiane, ha visto un trend crescente negli ultimi mesi. L’ultimo aumento di 0,83% potrebbe sembrare modesto, ma su base annua si traduce in un aumento significativo dei costi per famiglie e imprese che dipendono da questa fonte di energia per il riscaldamento.
Diversi fattori stanno influenzando l’aumento del prezzo. Tra questi ci sono le fluttuazioni dei costi internazionali delle materie prime, la domanda crescente di gas naturale in Europa, e la difficoltà nel rifornirsi da fonti alternative, in particolare dopo le tensioni geopolitiche che hanno impattato l’approvvigionamento di gas.
Inoltre, la stagione invernale, che porta a un aumento del consumo, sta creando una pressione ulteriore sul mercato. Le temperature più basse spingono molte famiglie ad accendere il riscaldamento più frequentemente, aumentando la domanda di metano e, di conseguenza, il suo prezzo.
Quanto è il costo del metano oggi?
Oggi, secondo l’ultima rilevazione del 18 novembre 2024, il prezzo del metano è di 1,352 euro al chilo, con un aumento di 11 millesimi (+0,83%) rispetto al rilevamento precedente.
L’aumento del prezzo avrà inevitabilmente un impatto sulle bollette per il riscaldamento, con un aggravio che potrebbe essere avvertito soprattutto nelle regioni dove il riscaldamento a metano è la soluzione più comune. Sebbene l’aumento percentuale possa sembrare contenuto, l’effetto cumulativo su una bolletta annua potrebbe essere notevole.
Aumenta il prezzo del metano e del riscaldamento
Gli aumenti del metano, anche quando sembrano minimi su base mensile, possono avere effetti significativi sulle bollette annuali, in particolare durante i periodi invernali. Nel dettaglio le stime, per una famiglia media che utilizza il metano per il riscaldamento, l’aumento potrebbe tradursi in un incremento di circa 50-100 euro all’anno, a seconda dei consumi.
Gli aumenti possono essere ancora più marcati durante il periodo invernale. Se il metano costa di più proprio durante i mesi più freddi, le bollette per il riscaldamento potrebbero lievitare più rapidamente. Ad esempio, se durante i mesi invernali il prezzo del metano sale rispetto ai mesi estivi, una famiglia che utilizza più gas per riscaldarsi potrebbe dover affrontare bollette mensili significativamente più alte. Questo aumento non si limita solo ai consumi, ma si riflette anche nei costi fissi per l’energia, che possono aumentare in parallelo con il prezzo del metano.
Cosa fare per contenere i costi
Per contrastare l’aumento dei costi, è consigliabile adottare alcune misure per ottimizzare il consumo di metano. Tra le soluzioni più efficaci:
- la manutenzione regolare degli impianti, perché un impianto di riscaldamento inefficiente può far lievitare i consumi. Effettuare controlli periodici e manutenzione può ridurre i costi e migliorare l’efficienza;
- ridurre la temperatura interna di un grado può comportare un risparmio significativo sulla bolletta;
- impostare il riscaldamento in modo da attivarsi solo quando necessario, evitando sprechi, è una strategia utile per abbattere i consumi;
- migliorare l’isolamento termico della casa, in particolare finestre e porte, può ridurre il fabbisogno di energia per il riscaldamento.