Il Pnrr si sta bloccando nei piccoli comuni, cosa ha scoperto lo studio dell’ufficio bilancio

l'ufficio bilancio del Parlamento ha scoperto un rallentamento nei progetti del Pnrr, in particolare nei piccoli comuni

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 12 Dicembre 2024 18:00

L’ufficio parlamentare di bilancio (Upb) ha pubblicato i risultati di uno studio sugli effetti della rimodulazione del Pnrr voluta dal Governo Meloni nel 2023. Se il nuovo codice dei contratti ha portato ad alcuni benefici, soprattutto al sud, buona parte dei progetti sta subendo un rallentamento medio nella sua applicazione del 14%.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza sembra essere impantanato in ogni parte d’Italia tranne che nelle regioni del Centro. In particolare a essere in difficoltà sono però i piccoli comuni. Già messi a dura prova dalla mancanza di competenze necessarie a gestire i fondi, sono stati ingolfati dai cambiamenti apportati alle normative.

I piccoli comuni sono in difficoltà con il Pnrr

La rimodulazione del Pnrr voluta dal Governo Meloni nel 2023 sta causando alcuni problemi agli enti locali nella realizzazione dei progetti finanziati con i fondi europei. Lo studio dell’ufficio parlamentare di bilancio ha scoperto infatti che, a partire dalla seconda metà dello scorso anno, si è registrato un rallentamento significativo della realizzazione dei progetti.

Secondo l’Upb: “Si arriva a stimare un effetto di rallentamento dell’esecuzione delle opere mediamente pari al 14,2 per cento, con picchi nel Nord e nel Mezzogiorno. Sono soprattutto i Comuni di minore dimensione, quelli meno attrezzati in strumentazione e in capitale umano, a risentire negativamente dell’incertezza sulla programmazione e sulle risorse disponibili”.

Le condizioni dei piccoli comuni sono considerate particolarmente critiche. Le piccole amministrazioni, sempre stando ai dati presentati dall’Upb, rappresentano il 90% dei soggetti che devono attuare il Pnrr e sono responsabili del 60 delle proposte accettate dal Governo. Una loro seria difficoltà potrebbe causare quindi un rallentamento generale nell’attuazione del piano e quindi mettere a rischio il rispetto delle stringenti scadenze europee, che vogliono le opere finanziate con il denaro comunitario, completate entro il 2026.

L’effetto del nuovo Codice dei contratti

Il nuovo studio dell’ufficio parlamentare di bilancio ha svelato anche come è cambiato il Pnrr da quando, nel 2023, il Governo Meloni ne ha ottenuto la rimodulazione. L’analisi sottolinea l’applicazione del nuovo Codice dei contratti, che ha sensibilmente velocizzato determinate procedure.

Questa misura ha permesso di ridurre l’utilizzo di procedure aperte per attuare i progetti finanziati dai fondi europei, ma ha fatto aumentare in maniera soltanto marginale il ricorso alle Centrali di committenza intercomunali, che dovrebbero coordinare gli sforzi delle amministrazioni locali.

Un successo soltanto parziale quindi, che ha avvantaggiato principalmente l’area che già ha tratto maggior giovamento dai fondi del piano: il Mezzogiorno. Al sud la riduzione della durata delle procedure aperte è stata calcolata tra i 20 e i 30 giorni, contro i soli 9 giorni delle regioni del Nord.

“I risultati delle due analisi dovrebbero far riflettere sull’opportunità di interventi frequenti e poco organici su un corpo normativo deputato a regolare il funzionamento di un mercato complesso e strategico come quello degli appalti. Eppure, nel corso del 2024 sono state proposte e approvate altre modifiche al Pnrr e alla data in cui si scrive il processo potrebbe non essere ancora concluso. Inoltre, proprio mentre questa nota è completata, è alla approvazione parlamentare un decreto correttivo del CdCa un solo anno dal suo varo” ha concluso l’Upb nella sua valutazione.

L’ufficio individua quindi nei continui cambi di normativa un problema per l’attuazione del Pnrr. Le amministrazioni pubbliche, specie quelle più piccole, hanno difficoltà a seguire i cambiamenti e finiscono per esserne sopraffatte.