Pnrr, ok della Commissione Ue alla quinta rata per l’Italia: raggiunti due obiettivi in più

La Commissione europea ha approvato la quinta rata del Pnrr per l'Italia: si tratta di 11 miliardi di euro, ovvero 400 milioni in più alla richiesta grazie al raggiungimento di due ulteriori obiettivi

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

La Commissione europea ha approvato in via preliminare la quinta rata del Pnrr dell’Italia che ha raggiunto i 53 milestone e target correlati alla richiesta dei fondi. La nuova tranche del Piano nazionale di ripresa e resilienza vale in totale 11 miliardi di euro, ovvero 400 milioni in più della richiesta fatta a dicembre. L’aumento è dovuto al fatto che l’Italia ha anticipato due obiettivi, facendone slittare un altro di più piccola misura. “È un’ottima notizia per l’Italia, è un’ottima notizia per i cittadini”, ha commentato la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni.

Approvata la quinta rata del Pnrr per l’Italia

Così come precisato in conferenza stampa dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, la Commissione europea approvando la quinta rata per l’Italia ha riconosciuto i due nuovi obiettivi aggiunti a maggio 2024. Il risultato è che l’importo della nuove tranche di fondi europei sarà più cospicuo, salendo a 11 miliardi di euro (400 milioni in più rispetto ai piani).

“I due obiettivi che abbiamo in aggiunta sono relativi al contrasto all’evasione fiscale – ha detto Fitto – Si riferiscono in modo particolare all’aumento del 40 per cento rispetto al 2019 delle lettere di conformità inviate dall’amministrazione fiscale ai contribuenti e all’aumento del 30 per cento rispetto al 2019 del gettito fiscale derivante da tali lettere di conformità”.

Oltre all’anticipazione di alcuni target, c’è da segnale anche il rinvio di un altro traguardo, ovvero il via libera al pagamento di 110 milioni sul valore complessivo richiesto con la quinta rata italiana del Pnrr. Fitto ha assicurato che “quanto prima sarà definito anche questo obiettivo”, con il maggior tempo che si è reso necessario per inquadrare meglio la misura “dal punto di vista tecnico”. “D’intesa con la Commissione europea – ha aggiunto il ministro – abbiamo ritenuto opportuno rivedere la parte relativa al criterio di misurazione, perché quanto previsto nella decisione del Consiglio non ci ha consentito comunemente di definire questo aspetto”.

Quinta rata del Pnrr, gli obiettivi

A chiarire quali sono stati gli obiettivi che hanno permesso all’Italia l’ottenimento della nuova rata del Pnrr è stata una nota della Commissione europea, nella quale si legge: “La quinta richiesta di pagamento riguarda passi importanti nella realizzazione di 14 riforme e 22 investimenti che stimoleranno cambiamenti positivi per i cittadini e le imprese in Italia in diversi settori, fra cui la legge sulla concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, la giustizia, il quadro di revisione della spesa pubblica come pure l’istruzione secondaria e terziaria. Tra le misure faro vengono indicati il programma nazionale per la gestione dei rifiuti che ha portato alla chiusura di 22 discariche irregolari e le riforme del sistema di istruzione”.

Meloni: “Un’ottima notizia per l’Italia”

Fiera del lavoro svolto è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che in un video ha sottolineato che si tratta di un’ottima notizia per l’Italia e per i cittadini, ricordando anche che “siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo maggiore, 113,5 miliardi di euro a fronte dei quasi 194,5 miliardi previsti, ovvero il 58,4 per cento del totale del nostro Pnrr”.

E poi sulla sesta rata: “Pochi giorni fa abbiamo inoltrato la sesta richiesta di pagamento da 8 miliardi e mezzo di euro e anche su questo siamo i primi in Europa. La messa a terra del Pnrr è, e rimarrà, una priorità assoluta dell’intero governo perché ogni obiettivo raggiunto è un passo avanti per rendere la nostra nazione più forte, più moderna, più attenta ai bisogni delle famiglie e delle imprese”.