Dall’accordo fra Parmacotto e Salumifici GranTerre nasce un colosso da 1,1 miliardi

Mancano solo alcuni passaggi formali affinché l'accordo fra Parmacotto e Salumifici GranTerre venga perfezionato. L'obiettivo è arrivare a 1,5 miliardi di fatturato in 5 anni

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 28 Ottobre 2024 17:32

L’accordo fra Salumifici GranTerre e Parmacotto è cosa fatta: dall’unione nascerà il più grande polo italiano dei salumi, un colosso da 1,1 miliardi di euro di fatturato. Il matrimonio è stato siglato fra GranTerre, la società a controllo cooperativo con sede a Modena, e Az, la finanziaria della Famiglia Zaccanti che controlla Parmacotto.

Dal sodalizio prenderà corpo una realtà forte di 2.500 dipendenti dislocati su 20 stabilimenti: 14 di Salumifici GranTerre e 6 di Parmacotto.

I progetti futuri

Ma il matrimonio fra colleghi è solo il primo passo di una strategia più ampia: l’obiettivo ultimo, viene reso noto, è quello di conquistare fette di mercato rafforzando la propria posizione in quelle aree in cui i marchi sono già presenti, ovvero i principali mercati dell’Unione europea e gli Stati Uniti. Ma si punta anche ad aprire nuovi sbocchi per i prodotti.

GranTerre e Az hanno annunciato l’obiettivo di superare 1,5 miliardi di fatturato nel giro di 5 anni.

Il ruolo di Intesa Sanpaolo

La fusione verrà perfezionata nei prossimi mesi, dopo avere superato il vaglio autorità competenti. Intesa Sanpaolo segue entrambe le società attraverso la direzione Agribusiness della Divisione Banca dei Territori e ha lavorato in qualità di Financial and M&A Advisor esclusivo dell’operazione attraverso la struttura Corporate Finance Mid Cap della Divisione Imi Corporate & Investment Banking.

GranTerre è assistita dall’avvocato Ettore Rocchi, mentre la posizione di Az è curata dallo studio legale Balossi e Quaglia con l’avvocato Giordano Balossi.

I marchi

Il gruppo GranTerre è nato cinque anni fa dall’unione fra Grandi Salumifici Italiani e Parmareggio. GranTerre propone salumi, formaggi stagionati, burro e piatti pronti a marchio Parmareggio, Casa Modena, Senfter e Teneroni.

Parmacotto Spa nasce nel 1978 come azienda specializzata nella produzione di prosciutti. Nel 2001 entra nel mercato degli affettati in vaschetta per poi espandersi negli anni successivi con nuove linee di prodotti e nuovi mercati, in particolare quello statunitense. Nel 2019 nasce Parmacotto Group grazie all’acquisizione di Fratelli Boschi. Nel 2023 l’acquisizione di New England Charcuterie da parte di Parmacotto Usa Holding.

I commenti

“GranTerre, dopo un significativo ma rapido percorso di aggregazione e crescita, con questa operazione è orgogliosa di completare la valorizzazione a livello italiano e mondiale di Parmacotto, uno dei Brand più prestigiosi e rinomati della salumeria italiana”, ha dichiarato Ivano Chezzi, presidente di GranTerre (capogruppo del Gruppo GranTerre). “Siamo sicuri che, grazie al commitment degli azionisti, le risorse di GranTerre e quelle di Parmacotto si integreranno creando valore e segnando una tappa importantissima per la nostra ulteriore crescita, cui ne potranno seguire altre ancora, facendo di Salumifici GranTerre la ‘casa comune’ della salumeria italiana”, ha aggiunto Chezzi.

“Dopo un importante fase di rilancio, Parmacotto – ha dichiarato Giovanni Zaccanti, presidente di Parmacotto – ha voluto subito raccogliere la maggiore delle sfide: divenire protagonista di un grande polo dei salumi italiano, dove una crescita forte e sostenibile, l’innovazione nei processi e nei prodotti, l’export di qualità, la centralità dei consumatori e dei territori saranno le ricette vere del successo che sicuramente questa operazione otterrà e rappresenteranno la vera conquista ottenuta da una grande azienda come Parmacotto”.