Mutuo, rate ancora in aumento: quanto cresceranno

La rata di un tasso fisso da 150mila euro per 25 o 30 anni è aumentata del 30% rispetto a un anno e mezzo fa

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

L’ottenimento di un mutuo per l’acquisto di una casa sta diventando sempre più difficile. L’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse rendono ottenere un finanziamento ipotecario un compito arduo. Anche le persone con un reddito medio stanno riscontrando difficoltà. Coloro che avevano scelto in passato un mutuo a tasso variabile stanno invece affrontando enormi sfide nel pagamento delle rate a causa degli aumenti stratosferici.

Rate aumentate del 30%

Secondo quanto riportato dal portale Telemutuo, nel periodo di meno di due anni, la rata di un mutuo a tasso fisso di 150.000 euro per 25 o 30 anni è aumentata del 30%. I dati delle simulazioni indicano che a novembre 2021, la rata per un mutuo di 25 anni con un tasso fisso dell’1,10% era di 572 euro, mentre per un mutuo di 30 anni era di 496 euro. Nel giro di un anno e mezzo, la rata è salita a 750 euro con un tasso fisso del 3,5%, e a 650 euro con un tasso fisso del 3,25%.

Di conseguenza, i futuri proprietari sono costretti a pagare 178 euro in più al mese nel primo caso e 154 euro in più nel secondo caso rispetto a quanto avrebbero pagato un anno e mezzo fa. A questo punto, gli stipendi diventano un problema e sembrano non essere più sufficienti. Le banche, infatti, si basano sul 30% delle entrate nette mensili come limite massimo per la rata di un mutuo, come sottolineato da Angelo Spiezia, amministratore delegato del comparatore di mutui.

Attualmente, per ottenere un mutuo di 150.000 euro per 25 anni, considerando tutti gli aumenti, è necessario avere uno stipendio medio di 2.300 euro al mese, mentre lo stipendio medio in Italia è di 1.800 euro al mese.

In sostanza, potrebbe diventare difficile ottenere un mutuo, soprattutto per i giovani e per le fasce medie dei lavoratori. Non sorprende che nei primi due mesi dell’anno siano state registrate un calo significativo delle richieste di mutui. La buona notizia è che la garanzia statale Consap è stata prorogata per i cittadini sotto i 36 anni, con una scadenza spostata dal 30 giugno al 30 settembre. Tuttavia, la scadenza effettiva per la concessione del contratto di mutuo è fissata per il 31 dicembre.

Mutuo, lo stipendio diventa insufficiente per farvi fronte

È corretto che il mutuo “under 36” prevede delle agevolazioni per i giovani a basso reddito. I beneficiari di questo tipo di mutuo sono i giovani con un ISEE fino a 40.000 euro che non hanno ancora compiuto 36 anni. Questo mutuo offre l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, dell’imposta ipotecaria e dell’imposta catastale per le compravendite che non sono soggette all’IVA. Inoltre, prevede un credito d’imposta pari all’IVA dovuta dal venditore per le compravendite soggette all’IVA.

Tuttavia, per coloro che devono acquistare una casa nel breve termine, è possibile trovarsi di fronte a mutui molto più costosi rispetto a un anno e mezzo fa. Allo stesso tempo, coloro che hanno già un mutuo a tasso variabile rischiano di avere difficoltà persino nel pagare le rate.

La situazione attuale dei tassi di interesse e dell’inflazione può rendere il finanziamento dell’acquisto di una casa un compito difficile, con l’incremento delle rate dei mutui e la pressione sugli stipendi. È importante valutare attentamente le opzioni e prendere decisioni informate sulla scelta del tipo di mutuo e delle relative condizioni.