Mise: nuovi incentivi per Blockchain, Intelligenza Artificiale e IoT

“Sosteniamo gli investimenti delle imprese in tecnologie all'avanguardia con l'obiettivo di favorire la modernizzazione dei sistemi produttivi attraverso modelli di gestione sempre più interconnessi, efficienti, sicuri e veloci”, dichiara il ministro Giancarlo Giorgetti

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Donatella Maisto

Esperta in digital trasformation e tecnologie emergenti

Dopo 20 anni nel legal e hr, si occupa di informazione, ricerca e sviluppo. Esperta in digital transformation, tecnologie emergenti e standard internazionali per la sostenibilità, segue l’Innovation Hub della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. MIT Alumni.

È stato pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico il decreto che rende note le modalità e i termini di presentazione delle domande per richiedere i finanziamenti del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di IA, Blockchain e IoT, istituito presso il Mise con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro.

Dal 21 settembre 2022 le imprese e i centri di ricerca pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro, potranno richiedere agevolazioni per realizzare progetti di ricerca e innovazione tecnologica legati al Programma transizione 4.0.

Per facilitare la predisposizione della domanda è stata inoltre prevista, dal 14 settembre, una fase di precompilazione che consentirà di avviare l’inserimento della documentazione sulla piattaforma online.

Con il fondo verranno agevolate spese e costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 2 milioni di euro nei seguenti settori strategici prioritari:

  • industria e manifatturiero
  • sistema educativo
  • agroalimentare
  • salute
  • ambiente ed infrastrutture
  • cultura e turismo
  • logistica e mobilità
  • sicurezza e tecnologie dell’informazione
  • aerospazio

Con il decreto interministeriale 6 dicembre 2021 sono stati stabiliti i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse del “Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things”, istituito dall’art. 1, comma 226 della legge di bilancio 2019, con una dotazione complessiva pari a 45 milioni di euro.

Con successivo decreto direttoriale 24 giugno 2022 sono, quindi, stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché i criteri per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni.

A chi si rivolge il Fondo per lo sviluppo delle tecnologie

Ai sensi dell’art. 3 del decreto possono beneficiare delle agevolazioni:

  • le imprese che esercitano le attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1) e 3), ivi comprese le imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;
  • le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  • le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’articolo 2195 del codice civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
  • i Centri di ricerca.

Le imprese possono presentare, anche congiuntamente tra loro e con gli Organismi di ricerca, purché in numero comunque non superiore a cinque, progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato.

È da tener presente che il contratto di rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto alla articolazione e agli obiettivi del progetto e deve emergere una chiara suddivisione delle competenze e devono essere definiti gli aspetti relativi alla proprietà, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto.

Il contratto deve, altresì, prevedere l’individuazione di soggetto capofila, che agisca in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il conferimento da parte dei medesimi, con atto pubblico o scrittura privata autenticata, di un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero ed Infratel.

Le imprese devono:

  • essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria e non sottoposte a procedure concorsuali;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata nel Regolamento GBER.

Le grandi imprese sono ammissibili alle agevolazioni, in qualità di capofila e/o di coproponenti, soltanto nell’ambito di un progetto che preveda una collaborazione effettiva con le PMI beneficiarie. Nel caso di progetti di “innovazione dell’organizzazione” e/o “innovazione di processo” che coinvolgono le grandi imprese, le PMI proponenti partecipano alla collaborazione effettiva per almeno il 30 per cento del totale dei costi ammissibili di progetto.

I progetti ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale”, “innovazione dell’organizzazione” e “innovazione di processo”, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things nei settori strategici prioritari.

Nel caso in cui un progetto coinvolga più di una tecnologia tra quelle indicate il soggetto proponente deve indicare nella domanda di agevolazione quella prevalente.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono:

  • essere presentati da un soggetto di cui all’art. 2 comma 1, nel caso di singolo proponente, ovvero coordinati da uno di essi, nel caso di progetti congiunti;
  • essere realizzati nell’ambito di una unità produttiva ubicata sul territorio nazionale;
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 2.000.000,00;
  • essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione
  • avere una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 30 mesi, decorrenti dalla data di avvio. Su richiesta motivata del beneficiario, il Ministero può concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 6 mesi;
  • prevedere che ciascun proponente, nel caso di progetti congiunti, sostenga almeno il 10 percento dei costi complessivi ammissibili;
  • prevedere il rispetto delle condizioni di cui all’articolo 3, comma 7, nel caso di partecipazione di grandi imprese

Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima.

La data di avvio deve essere espressamente indicata dal soggetto beneficiario, che è tenuto a trasmettere ad Infratel, entro 30 giorni dalla stessa data di avvio, una specifica dichiarazione.

In relazione all’attività prescelta, la proposta progettuale dovrà prevedere i seguenti output finali:

a) per le categorie “ricerca industriale” e “sviluppo sperimentale”, rispettivamente:
i. lo studio, la progettazione, la realizzazione e il test di un prototipo in ambiente di laboratorio o, in alternativa, in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota ai fini della convalida delle tecnologie previste dal Fondo;
ii. la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati;

b) per i progetti rientranti nelle categorie “innovazione dell’organizzazione” o di “innovazione di processo”, rispettivamente:
i. l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di un’impresa;
ii. l’applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software).

Termini e modalità di presentazione delle domande

La domanda di agevolazioni, unitamente alla documentazione elencata all’allegato n. 2, deve essere redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 1 e presentata in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 21 settembre 2022, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet di Infratel, mediante la piattaforma dedicata all’iniziativa.

Le attività inerenti alla predisposizione della domanda di agevolazione e alla documentazione da allegare alla stessa possono essere svolte dai soggetti proponenti anche prima dell’apertura del termine di presentazione delle domande di cui al comma 1.

A tal fine la procedura di compilazione guidata è resa disponibile nel sito internet di Infratel a partire dal 14 settembre 2022.

Le agevolazioni sono erogate da Infratel in non più di tre soluzioni, più l’ultima a saldo, in relazione a stati di avanzamento del progetto.