Meta rileverà una quota pari al 4 o al 5% di EssilorLuxottica investendo circa 5 miliardi di euro. La bomba che riguarda le prossime mosse della holding di Mark Zuckerberg che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp è stata sganciata da sito dell’emittente francese Bfm Business. Il matrimonio non può che far correre la fantasia verso la nascita di nuovissime generazioni di smart glasses Ray-Ban/Meta.
Meta punta sulla tecnologia indossabile
Oggi per Meta, dalla sinergia industriale già in essere con EssilorLuxottica, si compie il salto di qualità con l’ingresso nel capitale sociale. Secondo Bfm Business, potrebbe inoltre essere possibile l’assegnazione di un posto in consiglio d’amministrazione a Meta. Bloomberg scrive che la holding di Zuckerberg avrebbe ha già ricevuto il nullaosta da parte delle autorità antitrust statunitensi.
Per Meta si tratta di cedere solo una minima frazione della propria ricchezza, che ammonta a una capitalizzazione da capogiro pari a circa 1.200 di miliardi di dollari.
In principio, a proposito di wearable technologies, furono i poco fortunati Google Glass, offerti al pubblico nel 2013. Ma a dirla tutta gli smart glasses hanno una storia ben più lunga: è del 1986 un prototipo di occhiale intelligente destinato alle persone audiolese in cui le lenti cambiavano colore a seconda della variazione del timbro vocale dell’interlocutore. Un altro strumento degno di nota è l’EyeTam del 1998, uno dei progenitori dei moderni smart glasses.
Oggi Mark Zuckerberg, già partner di EssilorLuxottica con gli occhiali smart Ray-Ban/Meta, punta a consolidare la propria leadership nel campo della tecnologia da indossare. Ma oltre agli smart glasses, Zuckerberg negli ultimi anni ha investito miliardi di dollari per rendere Meta leader nel mercato dei visori per la realtà virtuale.
Tecnologia e design
Francesco Milleri, amministratore delegato di EssilorLuxottica, d’altra parte aveva scelto di giocare a carte scoperte rilasciando una recente intervista al Financial Times. “Come prossimo passo nella nostra partnership con Meta puntiamo a diventare leader nel settore del computing indossabile“, creando “occhiali che un giorno sostituiranno la maggior parte dei dispositivi tecnologici”. Così aveva dichiarato aggiungendo che la fusione tra Luxottica ed Essilor è “stata l’evoluzione della nostra visione originaria, che poneva l’ottica al centro. Poi la tecnologia ha sconvolto positivamente i nostri piani”. Queste nuove tecnologie “un giorno prenderanno il posto degli smartphone, così come i servizi di streaming hanno rimpiazzato i cd e i veicoli elettrici rimpiazzeranno i motori a combustione”.
C’è poi spazio anche per un’autocritica: “L’errore che abbiamo commesso 15 anni fa, nelle prime fasi di sviluppo degli smart glasses è stato pensare che le persone avrebbero semplicemente acquistato questa tecnologia. La verità è che i consumatori vogliono sempre accessori esteticamente belli, ed è per questo che i brand iconici, al centro della nostra strategia, sono oggi più importanti che mai”.
Le reazioni in Borsa
A Parigi le azioni di Essilux sono salite fino a un massimo del 3,3%, a 224,2 euro, nuovo massimo storico del gruppo. Nulla di nuovo, invece, sul fronte delle azioni Meta che dopo la continua corsa al rialzo dal novembre 2022 vivono giornate di alti alternate a giornate di bassi. Il 4 ottobre il titolo ha segnato il -1,79% aprendo a 520,90 euro per poi cedere qualcosa.